L’Istituzione Biblioteca Classense di Ravenna partecipa alle celebrazioni per il Millenario della Fondazione dell’eremo di Camaldoli
(1012-2012), con una mostra bibliografica a cura di Claudia Giuliani
dal titolo I libri del Silenzio. Scrittura e spiritualità sulle tracce
della storia dell’ordine camaldolese a Ravenna, dalle origini al XVI secolo.
La mostra, verrà inaugurata giovedì 20 dicembre 2012 alle 17.30 presso l’aula magna della Biblioteca Classense. La
mostra è stata realizzata in collaborazione con l’Archivio di Stato di
Ravenna, che ha offerto il prestito di documenti straordinariamente
antichi ed importanti, e con il monastero di Camaldoli, che ha
consentito di riportare temporaneamente a Ravenna preziosi libri e anche
storiche reliquie come il braccio di Sant’Apollinare, patrono di
Ravenna, da secoli conservato a Camaldoli.
L’abbazia di Classe, situata
nella città natale del fondatore dell’ordine Romualdo, fu uno dei più
importanti cenobi dell’ordine camaldolese fra XII e XVI secolo. Il
monastero, collocato originariamente a Classe fuori accanto alla
basilica di Sant’Apollinare, si trasferì all’interno della città
all’inizio del XVI secolo. Nel grande complesso che i camaldolesi
edificarono nel corso di tre secoli si trova ora collocata la biblioteca
Classense, che certamente con la sua storia, la sua iconografia, la sua
architettura, ha conservato uno stretto legame con le proprie origini
monastiche, ancora leggibili fra le sue mura.
Qui, nell’aula magna, è visibile l’antica libreria camaldolese dei
monaci di Classe, che acquisì rilevanza sia quantitativa che qualitativa
nel XVIII secolo, grazie alle lungimiranti ed accorte competenze
dell’abate Pietro Canneti, perfettamente conservata nella sua prima
elaborazione progettuale, e che oggi fa da cornice ad un percorso
espositivo costituito da preziosi libri manoscritti e a stampa,
incisioni, documenti d’archivio, reliquie, testimonianze di importanti
eventi e assieme di una vita monastica ‘silenziosa‘, di letture, di meditazione, di preghiera, di studi umanistici.
I volumi e i documenti esposti, si riferiscono al periodo più antico di vita del monastero, a partire dall’XI secolo, fino al XVI e contribuiscono a ricostruire la dimensione culturale e spirituale dei libri prodotti, e letti, nell’ambito dell’ordine camaldolese dei primi secoli: regole e storie dell’ordine, preziosi libri di preghiera, codici ed incunaboli derivanti dal lavoro di studio degli umanisti camaldolesi, fra i quali ebbe grande rilevanza Ambrogio Traversari. Viene, inoltre, presentata una scelta dei libri della biblioteca cinquecentesca, costituita dall’abate di Classe nella seconda metà del Cinquecento, perfettamente conservati nelle originali rilegature.
I volumi e i documenti esposti, si riferiscono al periodo più antico di vita del monastero, a partire dall’XI secolo, fino al XVI e contribuiscono a ricostruire la dimensione culturale e spirituale dei libri prodotti, e letti, nell’ambito dell’ordine camaldolese dei primi secoli: regole e storie dell’ordine, preziosi libri di preghiera, codici ed incunaboli derivanti dal lavoro di studio degli umanisti camaldolesi, fra i quali ebbe grande rilevanza Ambrogio Traversari. Viene, inoltre, presentata una scelta dei libri della biblioteca cinquecentesca, costituita dall’abate di Classe nella seconda metà del Cinquecento, perfettamente conservati nelle originali rilegature.
Il titolo I libri del Silenzio si
riallaccia all’importanza del silenzio nell’esperienza monastica che
volle essere evidenziata dai camaldolesi di Classe, anche all’interno
del programma iconografico realizzato nel loro monastero. Nel XVII
secolo due grandi affreschi, l’uno raffigurante san Benedetto recante in
mano la regola aperta alla pagina ‘De Taciturnitate’,
l’altro san Romualdo intento a scrivere i salmi, vennero realizzati
sulle pareti del corridoio grande. Entrambi, sormontati da distici
latini, elogiano il silenzio e ne intimano la pratica ai monaci.
Ed è proprio fra le mura di quella che è oggi una prestigiosa
biblioteca in cui si conciliano la funzione di biblioteca storica,
tempio della conservazione e quella di biblioteca pubblica moderna,
vivace luogo d’informazione e di comunicazione in grado di soddisfare i
molteplici bisogni di un pubblico contemporaneo, che rimane immutato il
rapporto ‘silenzioso‘ tra libro e lettore.
Un legame intellettuale profondo, come testimonia l’illustrazione scelta ad identificare la mostra: un monaco camaldolese mentre studia sotto l’incombente invito al silenzio.
Un legame intellettuale profondo, come testimonia l’illustrazione scelta ad identificare la mostra: un monaco camaldolese mentre studia sotto l’incombente invito al silenzio.
Dal 21 dicembre 2012 al 1 aprile 2013.
Orari: dal martedì al sabato dalle 10 alle 17. Il 24 e 31 dicembre dalle
10 alle 13. Lunedì e festivi chiuso. Aperture straordinarie il 30
dicembre 2012, il 6 gennaio e il 1 aprile 2013 dalle 10 alle 13
Ingresso: libero. Visite guidate su prenotazione allo 0544-482116
Informazioni: www.classense.ra.it.
Ingresso: libero. Visite guidate su prenotazione allo 0544-482116
Informazioni: www.classense.ra.it.
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