venerdì 28 ottobre 2022

Monterosso nel XV secolo


La mostra “Monterosso nel XV secolo”, accessibile online fino al 6 novembre 2022, presenta un itinerario attraverso le vicende del Quattrocento fra Levante ligure, Emilia occidentale e alta Toscana.
L’esposizione è curata da Davide Tansini ed è dedicata agli episodi vissuti dal celebre borgo delle Cinque Terre e dal suo circondario fra tardo Medioevo e Rinascimento. Lo storico descrive la fisionomia della comunità e del territorio monterossino: zona già rinomata all’epoca per il suggestivo paesaggio e per l’eccellente qualità del vini prodotti in loco, apprezzati ed esportati anche in Francia e in Inghilterra.
Lo studioso ricostruisce il turbolento susseguirsi di guerre, rivolte e complotti che tormentarono la Liguria per tutto il XV secolo e che portarono la Repubblica di Genova sotto varie egemonie e dominazioni (Valois, Paleologi, Fregoso, Visconti, Sforza, Fieschi).
Situato nel tratto di costa fra gli approdi fortificati di Levanto e di Porto Venere, Monterosso risentì delle tensioni che attraversavano la limitrofa area compresa fra Valtaro e Lunigiana: nevralgica per i commerci, dove transitavano i percorsi dall’Europa centrale e dalla Valpadana verso Roma e l’Italia peninsulare (come la Via Francigena).
Qui le rotte montane valicavano l’Appennino tramite i passi vicini alla Cisa e si raccordavano agli scali marittimi prossimi al Golfo dei Poeti e alla foce del fiume Magra.
Utilizzando fonti d’archivio conservate in varie città italiane (Firenze, Genova, La Spezia, Lucca, Massa, Milano, Parma, e Venezia), Davide Tansini tratteggia un panorama storico che non si limita alla cronologia politica.
Le schede della mostra (che affiancano l’apparato testuale a una serie di immagini) sono impostate su undici temi ricorrenti e trattano anche ambiente, architettura, cultura, curiosità, documenti, economia, società e vita quotidiana.
Diversi i casi affrontati: le regole dell’antica comunità monterossina per la cura della vegetazione e del suolo (aspro ma fragile); la nascita del primo arsenale marittimo alla Spezia (voluto dal duca di Milano Galeazzo Maria Sforza); gli episodi legati ai pirati e ai corsari attivi fra mar Ligure e Tirreno; le signorie Landi, Malaspina, Fieschi e Fregoso nell’Appennino settentrionale.
Accessibile sul sito www.inarce.com e patrocinata dal Comune di Monterosso al Mare, l’esposizione fa parte della rassegna «Percorsi nel tempo».

sabato 22 ottobre 2022

La città del leone. Brescia nell’età dei comuni e delle signorie

"La città del leone. Brescia nell’età dei comuni e delle signorie" da sabato 29 ottobre 2022 a domenica 29 gennaio 2023 al Museo di Santa Giulia di Brescia.
La mostra offrirà l’occasione per affrontare lo studio, finalmente in modo organico e approfondito, delle istituzioni civiche bresciane, degli uomini che ne diressero l’azione, delle forme di governo e degli strumenti di comunicazione, ma soprattutto per diffondere i risultati di queste ricerche presso un largo pubblico che, ad oggi, manca di una guida chiara, aggiornata e solidamente documentata per conoscere questa ricca pagina della storia locale. Per raggiungere questo obiettivo, i saggi in catalogo e le schede illustrative delle opere esposte saranno affidati a studiosi attivi non soltanto nel contesto locale, il cui approccio interdisciplinare è considerato come garanzia di una lettura dei reperti in un’ottica sovralocale. 
La mostra prenderà in esame un arco cronologico compreso tra la seconda metà del XII secolo, epoca nella quale compaiono le prime tracce delle istituzioni civiche comunali, e il 1426, anno della dedizione di Brescia alla Repubblica di Venezia. 
È tra il XII e il XV secolo, epoca segnata dalla comparsa dei Comuni e in seguito delle Signorie, che Brescia muta radicalmente il proprio volto per prendere la forma che ancora oggi la caratterizza. Le magistrature comunali e i signori che affermano il proprio dominio sulla città e sul suo territorio, oltre che all’origine di vasti interventi urbanistici e di grandi cantieri architettonici che ne ridefiniscono la struttura e l’aspetto, intervengono anche nella creazione tanto di nuovi strumenti di governo quanto delle immagini, dei simboli e dei rituali attraverso i quali si esprime tuttora l’identità civica. 
In quest’epoca nasce infatti lo stemma comunale col leone rampante, che Carducci renderà poi celebre associandolo all’eroismo della città martire delle Dieci giornate, e si sviluppano i culti civici dei patroni Faustino e Giovita e delle Sante Croci, che ritmano il calendario delle festività cittadine, allora come oggi coinvolgendo tanto la popolazione quanto l’amministrazione comunale.

giovedì 20 ottobre 2022

Roma Medievale. Il volto perduto della città

Dal 21 ottobre 2022 al 5 febbraio 2023 al Museo di Roma.

Una mostra per riscoprire il volto perduto della Roma fra VI e XIV secolo e il suo ruolo cardine nell’Europa cristiana e medievale sia per i semplici pellegrini sia per regnanti e imperatori.
Il percorso espositivo, articolato in 9 sezioni, con oltre 160 opere tra mosaici, affreschi e opere mobili, provenienti prevalentemente da raccolte e collezioni pubbliche romane e da luoghi di culto, oltre che da prestigiose istituzioni museali come i Musei Vaticani, nasce con lo scopo di far conoscere aspetti poco noti del patrimonio dell’Urbe. Parte, infatti, dalla scoperta della città medievale attraverso i suoi luoghi più iconici, quali basiliche e palazzi, ma anche dal contesto ambientale, oggi profondamente modificato, come il corso del Tevere con porti e ponti dove si svolgevano vita e attività urbane. L’immersione nella realtà del Medioevo romano si approfondisce poi esaminando le ricche committenze di papi e cardinali, l’attività di artisti e botteghe, il fascino della città come imprescindibile méta di pellegrinaggio anche per re e imperatori. Ricchi apparati didattici illustreranno in mostra i molteplici volti dell’indiscussa capitale dell’Europa medievale.
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