domenica 21 maggio 2017

"L'Inferno degli Italiani" mostra a Ravenna

Aprirà giovedì 25 maggio 2017 alle 18.30 la mostra che la Biblioteca Classense organizza in occasione della XXVIII edizione del Ravenna Festival.
In parallelo allo spettacolo “Inferno”, in coproduzione con Ravenna Teatro/Teatro delle Albe, ideato e diretto da Marco Martinelli ed Ermanna Montanari, viene presentata una selezione di edizioni illustrate moderne e contemporanee tratte dalle collezioni classensi, vera e propria ricostruzione dell’immaginario dantesco che dalla seconda metà dell’Ottocento ai nostri giorni ha ispirato artisti tra loro diversissimi per temperamento, formazione e percorsi biografici.
L’esposizione comprende opere di alcuni tra i più celebri artisti che dal XIX secolo si sono cimentati con l’iconografia dell’Inferno dantesco, quali Francesco Scaramuzza e Gustave Dor. e si snoda fino alle graphic novel e alle illustrazioni contemporanee, tra gli altri, del giapponese Gō Nagai e di Paolo Barbieri. Tutti gli artisti sono accomunati dalla sensibilità nei confronti delle infinite suggestioni della prima cantica della Commedia e con la loro produzione aggiungono elementi di riflessione al tema dell’edizione 2017 del Festival, “Il rumore del tempo”, che esplora il complesso e spesso drammatico rapporto tra intellettuale e potere e che trova in Dante e nel suo Poema un formidabile esempio.
La mostra: L’Inferno degli Italiani. L’immaginario dantesco nelle edizioni moderne della Classense dal 25 maggio al 3 luglio 2017.
Manica Lunga della Biblioteca Classense, via Baccarini 3/A tutti i giorni tranne il luned. e sabato 17/6 ore 17.30 – 19.30 dal marted. al venerd. ore 10 – 12 su richiesta Ingresso libero

martedì 16 maggio 2017

Antichi Erbari della Biblioteca di Trento in mostra a Castel Caldes

Un’interessante rassegna dedicata agli antichi erbari conservati nella Biblioteca Comunale di Trento, verrà proposta dal 20 maggio al 16 ottobre 2017 nella magnifica cornice di Castel Caldes. Rari e preziosi volumi dal XV al XVIII, saranno esposti nel maniero che domina l’imbocco della valle di Sole: un'occasione unica per scoprire volumi rari, illustrati da xilografie e incisioni su rame di grande pregio artistico, che hanno permesso di tramandare fino ad oggi antichi saperi e conoscenze su piante e fiori che in essi vengono accuratamente descritti. Sarà esposta anche una selezione di antichi strumenti da farmacia, provenienti da Casa de Gentili di Sanzeno, e cortesemente prestati dall'ente proprietario, ossia il BIM dell'Adige.
La proposta offre in visione al grande pubblico opere d'arte che rimarrebbero altrimenti accessibili solo a pochi intenditori, valorizzando così il patrimonio culturale cittadino. Alcuni tra i più bei codici miniati del Quattrocento e del Cinquecento, oggi conservati in alcune delle più importanti biblioteche europee, sono stati, almeno per qualche tempo, nelle mani dei principi vescovi di Trento che li hanno acquistati o posseduti.
Tra questi, ad esempio, il Tacuinum Sanitatis della fine del Trecento, oggi alla Österreichische Nationalbibliothek di Vienna, che appartenne al vescovo Giorgio di Lichtenstein. Le sue splendide miniature furono realizzate in ambiente veronese e si inquadrano chiaramente nell’ambiente del gotico internazionale che si manifestò a Trento negli affreschi dei Mesi di Torre Aquila del maestro Venceslao di Boemia. Presente in mostra vi è l’Erbario di Trento (esposto in fac-simile) un prezioso manoscritto della seconda metà del Quattrocento, che raccoglie tavole con illustrazioni di piante officinali e medicinali corredate da spiegazioni sul loro impiego e sui rimedi realizzabili. Si ammirano le rappresentazioni di note piante disegnate e colorate ad acquarello, bizzarre formule magiche, cabale, citazioni evangeliche, preghiere, vengono citate piante e animali i cui nomi sono talvolta inventati con etimologie assurde e ingenue. Il prezioso codice conservato nel Castello del Buonconsiglio realizzato da artisti di bottega veneta è un’opera in cui si sposano felicemente la finalità scientifica e la riuscita artistica, strumento di lavoro per botanici e medici, di guarigione per i malati, per noi di conoscenza della vita reale di quel tempo in cui si integravano gli apporti culturali più diversi. È coinvolgente e suggestivo osservare dall’interno un mondo lontano in parte scomparso (alcune piante non esistono più), in parte mai esistito (vegetali e animali fantastici), in parte tuttora attuale nella medicina alternativa. 
Inaugurazione: venerdì 19 maggio 2017 ore 17.30.

sabato 6 maggio 2017

Tra archeologia e antropologia nella Valle dei Monaci

L'inaugurazione della mostra “Tra archeologia e antropologia nella Valle dei Monaci. Lo scavo nella Chiesa dei Santi Filippo e Giacomo de Noseda (Nosedo, Milano)” si terrà martedì 9 maggio 2017 alle 16.00 presso l’Antiquarium Alda Levi, in Via De Amicis, 17 a Milano.
Verranno esposte monete del IV secolo, frammenti di anfore, ciotole, scodelle a partire dal primo secolo a.C., ma anche piccoli bottoni, aghi crinali, manufatti ornamentali rinvenuti nelle sepolture messe in luce durante la campagna di scavo del 2013 nella Chiesa dei Santi Filippo e Giacomo a Nocetum che rivelano affinità inaspettate tra centro città e periferia.
La mostra sarà visitabile fino al 30 novembre 2017
da martedì a sabato dalle 9,30 alle 14,00
Ingresso libero
. Chiuso il mese di agosto.
Per maggiori dettagli visita il sito www.nocetum.it.
Per informazioni: info@nocetum.it | 02 55230575