giovedì 4 febbraio 2021

«… a riveder le stelle»: Dante negli esemplari della Biblioteca Civica Angelo Mai di Bergamo

All’inizio del 2021, rievocare il verso conclusivo della Commedia di Dante Alighieri ha una doppia valenza: augurio per un anno di rinascita e introduzione alle celebrazioni dei settecento anni dalla morte del Poeta, al quale sono dedicate molteplici eventi a livello sia nazionale sia internazionale.
La Biblioteca Mai di Bergamo partecipa alla ricorrenza con l’inizitiva «… a riveder le stelle»: Dante negli esemplari della Biblioteca Civica Angelo Mai, una mostra virtuale di 50 esemplari tra le centinaia di opere dantesche conservate. 
La selezione spazia tra manoscritti, quali l’importantissimo Codice Grumelli con il testo della Commedia e il commento di Jacopo della Lana tradotto dal volgare in latino da Alberico da Rosciate, pubblicazioni a stampa del ‘400 e del ‘500, edizioni splendidamente allestite ed illustrate dal Settecento al Novecento, stampe popolari celebrative del ‘900, e le più recenti edizioni critiche.
Ogni domenica sul sito della Biblioteca e sulla pagina facebook sarà possibile incontrare un esemplare speciale corredato da una breve scheda illustrativa. Un percorso virtuale – che muove dallo scorrere delle oltre 1600 schede manoscritte raccolte nei cassettini dedicati all’Alighieri nello storico catalogo ligneo e giunge alle centinaia di descrizioni reperibili nei cataloghi on line (opac) – mostra la fortuna editoriale delle opere e degli studi su Dante: nella Biblioteca Mai la bibliografia dantesca – critico-filologica e testuale – potrebbe infatti occupare, se fosse collocata unitariamente, una quantità considerevole di metri lineari di scaffalatura, verosimilmente tutto il Salone Furietti. 
Tuttavia, se l’ampiezza di una bibliografia è un elemento da non sottovalutare, la qualità lo è ovviamente ancor di più, a maggior ragione se si riferisce all’autore ‘sommo’ della storia della letteratura italiana e alla sua fortuna, testimoniata da una ampia diffusione delle molte copie manoscritte della Commedia e dal rapido successo di poemi allegorico-didattici liberamente ispirati all’esempio dantesco.
Con l’avvento della stampa a caratteri mobili, a partire dal secondo Quattrocento, il poema viene offerto ai lettori sia nelle edizioni commentate, ricche di apparati storico-filologici ed interpretazioni filosofico-religiose, sia in quella poetica delle eleganti edizioni tascabili, spoglie e prive di commentari, inaugurate dall’aldina del 1502. Anche le altre opere dantesche conoscono una speciale attenzione e iniziano ad essere edite già nel secolo quindicesimo. 
Di questo e di molto altro racconteremo nel corso di questo 2021 settecentenario.

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