Un’eccezionale mostra di arte medievale si inaugura domenica 30 settembre 2012
alle ore 17.00 a Cerveteri (Roma) in occasione delle Giornate Europee del
Patrimonio, iniziativa che coinvolge 50 Paesi europei tra cui in nostro
nel quale il Mibac (Ministero per i Beni e le Attività Culturali)
organizza oltre 1500 appuntamenti in tutte le Regioni.
A Cerveteri l’Amministrazione comunale ha messo a disposizione i locali di Case Grifoni, in Piazza Santa Maria, dove sarà allestita fino al 30 novembre 2012 la mostra “Cerveteri tra medioevo e rinascimento. Frammenti di vita quotidiana da un butto antico”. La mostra, curata dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Etruria Meridionale e dal Nucleo Archeologico Antica Caere (NAAC) in collaborazione col Museo Nazionale Cerite resterà visitabile tutti i giorni dalle 8.30 alle 19.30 (ultimo ingresso ore 18,30).“Si tratta di una eccezionale esposizione di ceramiche e materiali che raccontano la storia di Cerveteri nell’età medievale e rinascimentale – ha spiegato Lorenzo Croci, Assessore allo Sviluppo Sostenibile del Territorio del Comune di Cerveteri – che deve essere visitata assolutamente. La mostra si compone di materiali archeologici unici, ancora poco conosciuti e poco studiati che possono raccontarci molto sulla storia medievale delle nostra Città. Cerveteri non è solo storia etrusca, ci sono mille anni di storia medievale ancora da studiare e capire grazie ai reperti scoperti nel nostro territorio”.
In tempi recenti, lungo la parete occidentale del pianoro su cui sorge Caere Vetus, è stata rinvenuta una "discarica" di materiale ceramico basso-medievale e rinascimentale, che appare di particolare rilievo per la ricostruzione dell'insediamento urbano di quel periodo. “La ricerca effettuata fino ad oggi su questi materiali – ha spiegato la dot.ssa Paola Quaranta della Soprintendenza per i Beni Archeologici – ha fornito ben pochi dati. I materiali archeologici rinvenuti costituiscono un documento unico sulle produzioni, i commerci e sullo status sociale della popolazione e, in questo caso, il dato archeologico individua un luogo in particolare, interno alla cinta urbana, su cui focalizzare la ricerca documentaria e delle fonti notarili. Abbiamo intenzione di proseguire questi studi ed approfondire la ricerca storica sulla Cerveteri medievale. È nostra intenzione fare anche delle pubblicazioni in merito perché l’archeologia può dare ancora tantissimo alla valorizzazione dei nostri patrimoni”.
A Cerveteri l’Amministrazione comunale ha messo a disposizione i locali di Case Grifoni, in Piazza Santa Maria, dove sarà allestita fino al 30 novembre 2012 la mostra “Cerveteri tra medioevo e rinascimento. Frammenti di vita quotidiana da un butto antico”. La mostra, curata dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Etruria Meridionale e dal Nucleo Archeologico Antica Caere (NAAC) in collaborazione col Museo Nazionale Cerite resterà visitabile tutti i giorni dalle 8.30 alle 19.30 (ultimo ingresso ore 18,30).“Si tratta di una eccezionale esposizione di ceramiche e materiali che raccontano la storia di Cerveteri nell’età medievale e rinascimentale – ha spiegato Lorenzo Croci, Assessore allo Sviluppo Sostenibile del Territorio del Comune di Cerveteri – che deve essere visitata assolutamente. La mostra si compone di materiali archeologici unici, ancora poco conosciuti e poco studiati che possono raccontarci molto sulla storia medievale delle nostra Città. Cerveteri non è solo storia etrusca, ci sono mille anni di storia medievale ancora da studiare e capire grazie ai reperti scoperti nel nostro territorio”.
In tempi recenti, lungo la parete occidentale del pianoro su cui sorge Caere Vetus, è stata rinvenuta una "discarica" di materiale ceramico basso-medievale e rinascimentale, che appare di particolare rilievo per la ricostruzione dell'insediamento urbano di quel periodo. “La ricerca effettuata fino ad oggi su questi materiali – ha spiegato la dot.ssa Paola Quaranta della Soprintendenza per i Beni Archeologici – ha fornito ben pochi dati. I materiali archeologici rinvenuti costituiscono un documento unico sulle produzioni, i commerci e sullo status sociale della popolazione e, in questo caso, il dato archeologico individua un luogo in particolare, interno alla cinta urbana, su cui focalizzare la ricerca documentaria e delle fonti notarili. Abbiamo intenzione di proseguire questi studi ed approfondire la ricerca storica sulla Cerveteri medievale. È nostra intenzione fare anche delle pubblicazioni in merito perché l’archeologia può dare ancora tantissimo alla valorizzazione dei nostri patrimoni”.
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