martedì 22 ottobre 2013

Strumenti musicali tra XI e XVII secolo a Rovigo

Una panoramica sul mondo degli strumenti musicali in uso nei secoli tra il Basso Medioevo e il primo Barocco  (tra l’XI ed il XVII secolo). E’ la mostra, realizzata dal Dramsam Centro Giuliano di Musica Antica di Gorizia, su iniziativa della Fondazione Rovigo Cultura e del Comune di Rovigo, che si terrà da venerdì 25 ottobre a domenica 3 novembre 2013 in Pescheria Nuova.
La mostra, a cura di Giuseppe Paolo Cecere, si propone sia come percorso didattico informativo sugli strumenti in uso in quel periodo, sia come spazio di riflessione sui problemi della ricostruzione degli strumenti per la musica antica. 
Il percorso didattico, organizzato storicamente per “famiglie” organologiche, prevede l’esposizione di accurate ricostruzioni, su precise basi organologiche, di strumenti musicali in uso nel periodo citato, affiancate da materiale iconografico relativo ai singoli strumenti, didascalie sintetiche di descrizione storica e funzionale degli strumenti esposti, nonché tabelle riassuntive e di confronto.
La mostra sarà “animata” dalla presenza di un monitor sul quale scorreranno le immagini di riferimento iconografico ed il cui audio esemplificherà le musiche eseguite con gli strumenti stessi.
“Ancora una volta – ha detto il sindaco Bruno Piva -, ci proponiamo ai nostri cittadini con un’esposizione originale e bella. Rovigo, attraverso la Fondazione Rovigo Cultura, ci pregia di un bell’evento”.
Una iniziativa di spessore già annunciata dal titolo, ha sottolineato l’assessore alla Cultura Anna Paola Nezzo. “Sarà possibile avere una ricostruzione visiva di tanti strumenti che hanno accompagnato l’evoluzione della musica in tutti questi secoli. Ci saranno anche dei momenti musicale a cura del Canto delle muse, per dare risalto a questa particolarità”.
Claudio Sartorato, membro regionale della Fondazione Rovigo Cultura, ha spiegato che ne era rimasto affascinato ammirandola all’interno del Castello di Gorizia. “Con piacere ho saputo che era una mostra itinerante e mi sono interessato per poterla organizzare a Rovigo”.
Infine, Vittorio Zanon, grande studioso di musica barocca e presidente del Canto delle muse, ha evidenziato l’importanza di far vedere anche ai bambini gli strumenti reali del passato, facendo sentire anche il suono per conoscer il linguaggio sonoro del passato.

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