Bibbia di Borso d'Este |
Nella cornice del Festival del Libro e della Storia dell’Arte, il 18 settembre 2014 alle ore 12.00 aprirà al pubblico una mostra di straordinari capolavori. Si tratta dell’esposizione La scrittura splendente. Tesori manoscritti dalle biblioteche italiane, organizzata da Artelibro e dalla Biblioteca Comunale dell’Archiginnasio di Bologna, in collaborazione con la Biblioteca Estense Universitaria di Modena, con la Biblioteca Medicea Laurenziana di Firenze e con il sostegno di Franco Cosimo Panini Editore.
La mostra si terrà presso la Sala dello Stabat Mater della Biblioteca dell’Archiginnasio da venerdì 19 a giovedì 25 settembre 2014,
e presenterà al pubblico una selezione di manoscritti straordinari per
antichità, rarità di testimonianza storica e preziosità assoluta nel
campo della scrittura e della miniatura libraria. Un concentrato,
quindi, di valore eccezionale, che offrirà al pubblico la possibilità di
vedere quattro pezzi di valore, che per stato di conservazione ed
eccellenza sono normalmente esclusi dalla visione diretta.
Sarà possibile ammirare la Bibbia eseguita tra il 1455 e il 1461 per Borso d’Este, Duca di Ferrara, detta appunto Bibbia di Borso d’Este,
“il libro più bello del mondo”, che tra i preziosi codici della
Biblioteca Estense di Modena brilla di luce propria e si segnala per la
stupefacente bellezza delle sue “carte ridenti”, capolavoro assoluto
della miniatura italiana del Rinascimento realizzato da grandi nomi,
come Taddeo Crivelli e Franco dei Russi, che dipinsero ogni carta del
manoscritto nel recto e nel verso, guardando alle nuove regole della
prospettiva e creando una eccezionale galleria d’arte rinascimentale, la
cui ricchezza non trova paragone in nessuna altra testimonianza
artistica coeva.
La Bibbia di Marco Polo, proveniente dalla
Biblioteca Medicea Laurenziana di Firenze, realizzata in Francia nella
prima metà del Duecento (1230-1240), usata per la predicazione dai
missionari Francescani che nella seconda metà del XIII secolo
raggiunsero la Cina, rimasta in possesso di una famiglia di un eminente
personaggio di Cham Xo (i.e. Ch’ang-shu) nella provincia di Nanchino,
che la conservava dai tempi della dinastia Yuan e di Marco Polo, infine
donata nel corso del Seicento al Granduca Cosimo III de’ Medici.
La Vita Christi di Ludolfo di Sassonia, il più bello
tra i codici conservati nella Biblioteca dell’Archiginnasio grazie alle
numerosissime, splendide e delicate miniature, databili alla metà del
Quattrocento, attribuite a Cristoforo Cortese anche per la costante
raffigurazione di una fauna variata (aironi, pavoni conigli, faraone
ecc.) quasi una sigla di questo miniatore, che decorò il codice
trascritto dal copista Michele Salvatico per la biblioteca dei Gonzaga
di Mantova.
Sarà inoltre possibile sfogliare virtualmente il Codex Purpureus Rossanensis
(presente in versione digitale), in scrittura greca vergata in oro e in
argento su pergamena dalla colorazione porpora, datato alla metà del VI
secolo e probabilmente originario della Siria. L’originale è conservato
al Museo Diocesano di Rossano.
Accanto agli originali un tavolo interattivo multi-touch prodotto da Franco Cosimo Panini Editore, consentirà di sfogliare digitalmente i preziosissimi volumi, mentre la Fondazione per le Scienze Religiose Giovanni XXIII presenterà
a Palazzo Re Enzo (dal 18/21 settembre) una serie di nove pannelli
didattici espressamente dedicati alla Bibbia di Marco Polo.
Considerata la straordinarietà dell’evento, Artelibro organizzerà tre
conferenze che si terranno sempre alla Sala dello Stabat Mater della
Biblioteca dell’Archiginnasio, per permettere al pubblico di conoscere
la storia e il valore inestimabile dei manoscritti. Le descrizioni dei
codici saranno affidate ad insigni studiosi: il direttore della
Fondazione per le Scienze Religiose Giovanni XXIII, Alberto Melloni, il Prof. Fabrizio Lollini dell’Università di Bologna e l’ex direttore della Biblioteca Estense di Modena, Ernesto Milano.
Tutte le informazioni e la scheda tecnica della Mostra sono visibili qui !
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