venerdì 20 febbraio 2015

“Bizantini e Longobardi, culture e territori in una secolare tradizione” a S. Giovanni di Persiceto

Sabato 21 febbraio 2015 alle ore 12.30 nella sala consiliare del comune di San Giovanni in Persiceto (BO) e nell’adiacente androne sarà inaugurata la mostra “Dal Baltico all’Emilia. Il Dna dei Partecipanti di San Giovanni in Persiceto rivela tracce di antiche migrazioni germaniche” con testi di Davide Pettener e Alessio Boattini dell’Università di Bologna (aperta fino al 18 aprile 2015 da lunedì a venerdì dalle 8.30 alle 19 e sabato dalle 8.30 alle 13). In questa sede sono esposti pannelli che illustrano le ricerche condotte negli ultimi quattro anni dall’Università di Bologna sul dna dei partecipanti di Persiceto unitamente alle indagini genealogiche curate dal Consorzio dei Partecipanti in collaborazione con l’Università. Da studi ed analisi sono emerse tracce di dna di probabile origine scandinava, giunto nei nostri territori con le migrazioni germaniche.
I dettagli di questa interessante scoperta saranno svelati dal professor Alessio Boattini durante l’incontro in programma sempre sabato mattina, prima dell’inaugurazione della mostra: alle ore 10 nelle Sala del Consiglio del Municipio di Persiceto si terrà infatti il primo dei due incontri del ciclo “Per conoscere i Bizantini” a cui interverranno Igor Santos Salazar (Università degli studi di Trento) che parlerà di “Beni fiscali e il castrum Persiceta nel secolo VIII” e Alessio Boattini (Università degli studi di Bologna) che presenterà “Dal Baltico all’Emilia. Il Dna dei Partecipanti di San Giovanni in Persiceto rivela tracce di antiche migrazioni germaniche”.
Successivamente ci si sposterà nella vicina Chiesa di Sant’Apollinare per l’inaugurazione della seconda mostra dal titolo “Segni sulle terre. Confini di Pianura tra Modena e Bologna” tesa ad illustrare i confini dei nostri territori di pianura, fra bolognese e modenese, attraverso pannelli storici esplicativi, materiale cartografico (XV-XIX), ma anche documenti rari e preziosi come il “Liber Pontificalis Ecclesiae Ravennatis” (830 o 846) di Andrea Agnello, sacerdote di Ravenna della metà del secolo IX, pervenuto in copia del XV secolo (e giunto a noi in due sole copie manoscritte). Anche questa mostra rimarrà aperta fino al 18 aprile il sabato dalle ore 16 alle 19 e la domenica e festivi dalle 10 alle 12.30 e dalle 16 alle 19.
Nell’ambito di “Bizantini e longobardi, culture e territori in una secolare tradizione” si susseguiranno poi tante altre conferenze che si terranno, oltre che a Persiceto anche a Modena, Nonantola, Sant’Agata Bolognese e Spilamberto.
“Bizantini e Longobardi, culture e territori in una secolare tradizione” è il titolo della seconda edizione del ciclo culturale triennale “Il confine che non c’è. Bolognesi e modenesi uniti nella terra di mezzo” promosso dall’Archivio di Stato di Modena, dal Comune di Persiceto e dal Consorzio dei Partecipanti del Comune di Persiceto. Dopo la prima edizione dello scorso anno, dedicata all’Inquisizione, si passa ora ad analizzare il rapporto tra Bizantini e Longobardi, le due etnie culturali che, fronteggiandosi per oltre un secolo sull’antico corso del Panaro (Scoltenna), attuale confine tra Modena e Bologna, hanno influito sulla fissazione di tale asse confinario, favorendo lo sviluppo di tradizioni culturali diverse sui due versanti, a est i Bolognesi in aree di tradizioni bizantine, a ovest i Modenesi in aree di tradizioni longobarde.
Info dettagliate sul programma completo: Archivio di Stato di Modena, tel. 059.230549, as-mo@beniculturali.it, oppure www.comunepersiceto.it, Urp del Comune di San Giovanni in Persiceto, n. verde 800.069678.

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