mercoledì 28 marzo 2018

"I misteri della Cattedrale. Meraviglie nel labirinto del sapere" mostra a Piacenza

Nell’anno europeo della cultura, la diocesi propone dal 7 aprile al 7 luglio 2018 una mostra di straordinari codici miniati piacentini che mettono in luce l’importanza ricoperta nel medioevo da Piacenza quale straordinario crocevia tra centro-nord Europa e Mediterraneo. La presenza di strade e la vicinanza al Po favorirono una vivace attività culturale con conseguente diffusione di idee e di libri. Nei secoli XII e XIII, tra le istituzioni ecclesiastiche, spiccavano per prestigio e potere la chiesa Cattedrale e la basilica di S. Antonino, alle quali sono da riferirsi le biblioteche e gli archivi più antichi e prestigiosi della città. Altrettanto può dirsi per Bobbio.  Dopo l’arrivo nel  VII secolo di Colombano e dei monaci irlandesi, il  monastero cresce fino ad estendere la propria giurisdizione ad un territorio vastissimo.  Gli scriptoria di Piacenza e Bobbio arrivano in tal modo a svolgere un ruolo rilevante nelle vicende culturali europee e grazie alla loro attività è stato tramandato un sapere antico fino ai giorni nostri.
La mostra è parzialmente allestita in luoghi segreti della cattedrale, una sorta di labirinto medievale entro il quale alla fatica concettuale del comprendere si aggiunge quella fisica di esplorare una biblioteca “impossibile”, in luoghi fantastici da secoli dimenticati. Il labirinto è così abitato dai libri: la sapienza tramandata nella carta prova a dare soluzione alla sete di conoscenza dell’uomo.
Nell’anticamera delle sagrestie superiori, un’ intervista a Valerio Massimo Manfredi, testimonial d’eccezione dell’evento, introduce alle cinque sezioni della mostra.
La prima tappa è nella sala dell’Archivio Storico Capitolare. Questo ambiente che sormonta la cappella del battistero, è caratterizzato dalla presenza di straordinari armadi lignei del XVIII sec., ed ospita la sezione musicale. Attraverso il sussidio di i-pad sarà possibile ascoltare la riproduzione di brani contenuti negli antifonari.
La visita alle restanti sezioni continua nelle sagrestie superiori; qui si potranno ammirare antichi libri provenienti da alcuni dei principali archivi e biblioteche italiane e del territorio piacentino organizzati nelle seguenti sezioni: economia e società, cultura scolastica, cultura del clero e la fede, vita nella diocesi, liturgia.
In un piccolo vano, prima di salire lungo la scala che introduce al Libro del Maestro, è riprodotto uno scriptorium dotato di tutti gli strumenti che i monaci utilizzavano per la produzione dei libri e un video che racconta le principali fasi di lavorazione, dalla preparazione della pergamena alla rilegatura finale.
Lungo il percorso di salita, l’ultima sezione è interamente dedicata al Libro del Maestro (o Codice 65), che dal XII secolo è stato modello e tesoro per la liturgia e che costituisce una summa culturale medievale. Il Libro del Maestro è il volume più importante e misterioso dell’archivio della Cattedrale nonché il più rilevante della città, la cui stesura ebbe inizio al principio del XII secolo. Nelle sue pagine sono contenute nozioni di astronomia e astrologia, indicazioni sui cicli lunari e sul modo in cui questi incidono sulla vita dell’uomo e l’agricoltura, consigli e rimedi contro malattie per ogni stagione dell’anno. Il codice illustra, attraverso splendide miniature e formule melodiche (dette tropi), i primi drammi teatrali liturgici medievali, rappresentati in chiese e conventi come primi strumenti di comunicazione delle storie della Bibbia.  I visitatori accedono nella penombra di una prima sala, accolti da una voce e da immagini che illustrano la genesi del Libro; successivamente si varca la soglia della “Macchina del Tempo”: una experience room creata da Gionata Xerra, che grazie ad un integrale coinvolgimento dei sensi, proietta il visitatore in un fantastico viaggio nel Medioevo, in una biblioteca virtuale da cui prende vita il racconto. Schermi touch-screen consentiranno di sfogliare virtualmente le pagine del Libro ad altissima risoluzione e alcune applicazioni permetteranno, attraverso il gioco, di interagire con varie sezioni del codice, tra cui le tabelle medievali per il calcolo delle feste mobili.
Tutte le informazioni sul sito della Cattedrale di Piacenza

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