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sabato 20 gennaio 2024
giovedì 27 maggio 2021
giovedì 19 novembre 2020
Al via i lavori del Monumento Fieschi al Museo Diocesano a Genova
Si avvicina un appuntamento online, come si conviene in tempi da
contenimento e prevenzione dal Covid-19, venerdì 20 novembre 2020 alle ore 15:30
sulla Pagina Facebook del Museo Diocesano oppure su YouTube al link https://youtu.be/d4yVL9djXJg
(streaming a cura dell’Ufficio Comunicazioni Sociali della Diocesi e de
Il Cittadino di Genova) dal titolo “Rinasce un capolavoro. Il monumento
Fieschi al Museo Diocesano”. Già da qui si intuisce l’intento di
riscoperta dell’arte trecentesca e di valorizzazione della casata
Fieschi come protagonista nella storia della città, nell’ambito di uno
studio attento e in itinere promosso dall’Arcidiocesi di Genova e dalla
Fondazione Compagnia di San Paolo come maggior sostenitore,sponsor Coop
Liguria, redatto nella sua veste finale da Paola Martini (Direzione del
Museo Diocesano) con l’architetto Giovanni Tortelli (Studio Tortelli
Frassoni) per la progettazione e l’allestimento museografico. Si avvale
del supporto scientifico di Clario Di Fabio, uno tra i più importanti
studiosi del medioevo genovese e in particolare del Monumento Fieschi e
di un comitato consultivo delle più autorevoli istituzioni culturali
della città andando a ricreare un vero e proprio spazio apposito al
Museo Diocesano di Genova, che cambierà dunque connotazione
arricchendosi di un altro punto chiave nel percorso espositivo. Un
avvio lavori in questo periodo di chiusure che connota come il Museo
Diocesano non si fermi e come riesca ad attrarre pubblici diversi
attraverso apposite modalità comunicative, coaugulando dagli studiosi
agli appassionati e del resto è stato anche uno dei primi ad aderire a
Lilliput, progetto per rendere i poli museali della Liguria a misura di
famiglie e di bambini.
Il monumento Fieschi era già stato allestito temporaneamente al Museo
Diocesano con la direzione di Giulio Sommariva, attuale conservatore
del Museo dell’Accademia Ligustica, ora, dopo ulteriori indagini, con la
speranza di rievocarne il gigantismo e l’importanza nonostante la
dispersione di molti frammenti architettonici, consci dell’avvincente
sapore della conquista e di una sorta di “giallo” storico, si riescono a
ritrovare ulteriori elementi all’estero o in collezioni private.
L’intento non è quello di una semplice riproposizione, che non sarebbe possibile con una ricostruzione archeologica completamente fedele, ma di restituire la centralità e l’emozione originaria, riparando anche a quella cancellazione della storia dell’influenza della casata Fieschi, dopo il colpo di Stato naufragato di Gianluigi Fieschi.
L’intento non è quello di una semplice riproposizione, che non sarebbe possibile con una ricostruzione archeologica completamente fedele, ma di restituire la centralità e l’emozione originaria, riparando anche a quella cancellazione della storia dell’influenza della casata Fieschi, dopo il colpo di Stato naufragato di Gianluigi Fieschi.
Questo evento, che sarà altresì trasmesso da emittenti televisive e
rimarrà sul canale de Il Cittadino, vedrà alternarsi alla presenza di
Sua Eccellenza Mons. Marco Tasca, Arcivescovo di Genova, Giovanni Toti,
Presidente Regione Liguria, Ilaria Cavo, Assessore alla Cultura
regionale, Marco Bucci, Sindaco di Genova, Barbara Grosso, Assessore
alla Cultura del Comune di Genova, Nicoletta Viziano, ingegnere,
Comitato di Gestione della Fondazione Compagnia di San Paolo per il
versante istituzionale, mentre come relatori Paola Martini, Conservatore
Museo Diocesano, responsabile del progetto, storica dell’arte,
Gianluca Ameri, ricercatore di Storia dell’Arte Medievale presso
l’Università degli Studi di Genova, Clario Di Fabio, docente di Storia
dell’Arte Medievale dell’Università degli Studi di Genova, supporto
scientifico del progetto, Giovanni Tortelli, architetto, progettazione e
allestimento del progetto. Saranno presenti alla conferenza con
dibattito moderato dalla giornalista Giulia Cassini, Manuela Salvitti,
Architetto e Soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio della
Liguria, Massimo Bartoletti, Storico dell’arte, funzionario
Soprintendenza della Liguria, Antonio Quarta, Ten.Col. Carabinieri
Tutela Patrimonio Culturale.
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giovedì 21 gennaio 2016
Genova nel Medioevo. Una capitale del Mediterraneo nell'età degli Embriaci
Genova nel Medioevo. Una capitale del Mediterraneo nell'età degli Embriaci, che si svolge al Museo di Sant'Agostino da sabato 19 marzo a domenica 26 giugno 2016.
Una rassegna articolata a tappe per mostrare l'apertura della città al
mondo orientale. Una storia che sarà ripercorsa attraverso quegli
oggetti e quelle famiglie di mercanti, in questo caso gli Embriaci, che
hanno intessuto rapporti con l'Oriente. In esposizione ci sarà anche il Sacro Catino,
divenuto uno dei simboli della città. All'interno della Chiesa di
Sant'Agostino ci saranno 200 opere orientali e occidentali, tra cui
sculture, dipinti, manoscritti miniati, avori, tessuti, ceramiche,
metalli e monete, per rivelare il complesso intreccio di rapporti
culturali, politici e commerciali instaurati tra la Liguria, Bisanzio e i
territori del mondo islamico tra XI e XIII secolo, che hanno reso la
Repubblica una vera porta tra Oriente e Occidente.
Torre degli Embriaci nel centro storico di Genova |
La Genova medievale, al tempo degli Embriaci, è al centro della mostra
che espone documenti, oggetti-simbolo, pitture e sculture databili tra
XII e XIII secolo. Troviamo presentati oltre cinquanta reperti
provenienti dallo scavo della “Curia Embriacorum”, ma anche oggetti in
avorio, manoscritti miniati, ceramiche, tessuti e arredi preziosi
provenienti dal Mediterraneo e dal Mar Nero, a testimonianza dei fitti
rapporti intessuti tra la Repubblica e il mondo islamico. La
straordinaria ricchezza di apporti culturali che animavano la vita
cittadina medievale, in uno dei periodi più emblematici della sua
storia, è così presentata attraverso i manufatti e le opere d’arte. La
mostra mette anche in evidenza gli influssi “esterni” sulla cultura
artistica locale, sulla tipologia architettonica degli edifici e sulla
struttura urbanistica della città di Genova, ma anche sulla vita
quotidiana.
Ubicazione:
Piazza di Sarzano, 35, 16128 Genova, Italia
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