Non solo dipinti, ma anche ceramiche, lapidi, monete. Grazie al nuovo percorso espositivo “Collezioni d’arte della città”, il museo di San Domenico può finalmente mettere in mostra centinaia di pezzi inediti. L’apertura alla cittadinanza, prevista per sabato 17 dicembre 2011, consentirà anche di vedere come sono stati recuperati parti importanti dello storico ex convento.
Il recupero. La storia della città raccontata in 600 pezzi che vanno dal Medioevo agli artisti contemporanei. Questo il primo elemento caratterizzante del nuovo spazio espositivo allestito al primo piano del primo chiostro, uno spazio questo rimasto diviso per più di due secoli dal resto del complesso da un muro eretto durante l’occupazione francese. Dal 2000 in poi, a seguito dell’acquisto del Comune dalla Curia, quei locali sono stati sistemati per ospitare in futuro le tante opere d’arte che “gridavano vendetta” nascoste nei depositi. I lavori di riadeguamento architettonico e del nuovo allestimento sono iniziati a febbraio e sono stati preceduti dai lavori di studio e riorganizzazione delle collezioni, con catalogazioni, manutenzioni e restauri condotti dallo staff tecnico-scientifico del museo con l’ausilio di alcuni specialisti esterni.
«Con l’apertura di questo percorso espositivo si chiude il cerchio della triade culturale fondamentale per una città: la biblioteca-archivio, il teatro e il museo - esordisce l’assessore Valter Galavotti -. Più che avere grandi eventi seguiti dai media nazionali, abbiamo preferito concentrarci nel recupero di queste tre funzioni basilari per una città, allocate in due luoghi carichi di storia così vicini tra loro come gli ex conventi di San Francesco e San Domenico».
Il percorso. Rispetto agli anni della Pinacoteca aperta nel 1988, che esponeva circa 100 dipinti, il nuovo percorso è decisamente più vario e ricco e comprende dipinti, sculture, ceramiche, disegni, arredi liturgici, monete e medaglie. Il percorso di visita si snoda all’interno dell’ex convento domenicano, che conserva punti di grande interesse come aperti per la prima volta al pubblico come l’antica sala del capitolo con affreschi del primo ’300, l’ex biblioteca cinquecentesca, il grande dormitorio e i granai. Il nuovo allestimento, costato circa 200mila euro, è stato realizzato dal Comune di Imola, con la collaborazione di Regione, Provincia, Fondazione della Cassa di Risparmio di Imola, e con il sostegno delle ditte imolesi Sacmi e 3Elle.
Per il pubblico l’appuntamento con il nuovo San Domenico è fissato per le 17 di sabato 17. Fino all’8 gennaio l’ingresso sarà gratuito.
Museo di San Domenico
Via Sacchi, 4
40026 Imola
E-mail: musei@comune.imola.bo.it
Tel: 0542602609
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