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sabato 13 aprile 2024

Nuove storie, antiche meraviglie al Museo della Città di Rimini

Sabato 13
e domenica 14 aprile 2024, il Museo della Città “Luigi Tonini” a Rimini celebra un importante momento di rinnovamento con la riapertura delle sezioni dall’Alto Medioevo al Quattrocento. Questo evento segna un punto di svolta per il museo, coincidendo con il centenario della sua Pinacoteca, originariamente istituita presso l’ex convento di San Francesco. Dopo il duro colpo dei bombardamenti del 1943-44, il museo si è gradualmente ricostituito, arrivando a questa completa rigenerazione espositiva che coinvolge oltre un quarto del percorso museale.

Le nuove sezioni includono quattordici aree tematiche e quattro stazioni multimediali, arricchendo l’esperienza dei visitatori con più di 170 opere tra sculture, dipinti, medaglie e ceramiche. Queste collezioni raccontano la storia delle chiese paleocristiane locali, la Rimini della Pentapoli e della Signoria Comunale, nonché la vivace era artistica del Trecento fino al Quattrocento malatestiano.
Alcuni dei pezzi più notevoli sono il sarcofago di Martino e del figlio Agnello, il Pluteo con croci del VI secolo, e capolavori di artisti come Giovanni, Giuliano e Pietro da Rimini, e la grande tavola di Ghirlandaio. Inoltre, sarà possibile ammirare il Giudizio Universale di Giovanni da Rimini, ora oggetto di uno studio diagnostico approfondito in collaborazione con l’Università Ca’ Foscari.
Per tutte le informazioni clicca qui !

giovedì 17 novembre 2022

Apre al pubblico il cantiere del restauro dell'Allegoria e Effetti del Buono e Cattivo Governo


Nell'ambito del programma L’arte illumina il Natale: a Siena tra emozioni e sostenibilità, organizzato dal Comune di Siena per il Natale 2022, il cantiere del restauro dell'Allegoria e Effetti del Buono e Cattivo Governo di Ambrogio Lorenzetti verrà infatti aperto al pubblico. A partire da giovedì 1 dicembre 2022 e fino a martedì 31 gennaio 2023, sarà possibile prendere parte a visite guidate approfondite condotte da personale specializzato; i biglietti sono acquistabili sul sito ufficiale del Comune. La formula messa a punto intende garantire la piena sicurezza dei visitatori: per questa ragione, saranno ammessi gruppi limitati di persone a ciascun appuntamento. Le guide proporranno sia un'analisi storica e artistica degli affreschi, illustrando anche i significati dei numerosi soggetti raffigurati e delle complesse scene presenti, sia una digressione sul restauro conservativo in corso.
Per rendere possibile il restauro dell'Allegoria e Effetti del Buono e Cattivo Governo è stato posizionato un particolare tipo di ponteggio: in grado di alzare il piano di calpestio di circa 2 metri e mezzo rispetto al pavimento, permette ai tecnici di avere una visione diretta a 360 gradi dei dipinti, senza mai perderne la lettura complessiva e assicurando nello stesso tempo la necessaria possibilità di osservazione a distanza ridotta. Questo ciclo di affreschi costituisce uno dei gioielli del Palazzo Pubblico di Siena, che è anche sede del Museo Civico.

mercoledì 27 gennaio 2021

I Musei Civici di Monza a casa tua

Lezioni di storia dell’arte, mini visite guidate, laboratori a tema per i più piccoli: ecco le proposte dei Musei civici di Monza in tempo di pandemia. Visto il grande successo riscosso dalle proposte virtuali organizzate durante il periodo natalizio, la pinacoteca cittadina replica con una rassegna di attività pensate sia per i grandi sia per i piccini.
Tutti, comodamente seduti a casa a scoprire i tesori custoditi nella ex Casa degli Umiliati.
Omaggio a Teodolinda con una serie di video lezioni live dal titolo “Da Teodolinda al Novecento. Arte e storia a Monza e nella Brianza”. I percorsi proposti partiranno dalle collezioni dei Musei Civici e proseguiranno in un viaggio virtuale fra opere d’arte, monumenti e luoghi di Monza e della provincia. Gli incontri si svolgeranno dal vivo dando la possibilità al pubblico di interagire in diretta con i relatori. Sarà possibile seguire l’intero corso oppure una o più lezioni. Gli incontri si terranno il giovedì pomeriggio alle 15.,00.
Ecco date e argomenti: 4 febbraio l’età antica altomedioevale; l’11 febbraio la Monza medioevale; il 18 febbraio il periodo degli Spagnoli e dei Borromeo; il 25 febbraio l’Ottocento; il 4 marzo il Novecento.
Per chi non ha mai visitato i Musei civici è l’occasione giusta. In programma quattro video pillole a distanza (la domenica) alla scoperta di quattro dipinti carichi di mitologia e simboli illustrati dalla storica dell’arte Francesca Milazzo. Quattro pillole di arte disponibili sui canali social del museo e sul sito. In programma anche due visite guidate a tema: il 14 febbraio alle 15 Un amore di Museo, e il 7 marzo alle 15 visita guidata in inglese.
Laboratori per i bambini e visite guidate per gli studenti Infine una serie di attività per i più piccoli. Prosegue il progetto GiocaMuseo da casa: grazie all’ausilio di una piattaforma digitale di videoconferenze, verranno proposte, partendo dalle opere esposte al Museo, attività creative a distanza: il 6 febbraio alle 15 tutti i colori della neve; il 13 febbraio alle 15 storie in maschera; il 27 febbraio alle 15 c’è un gatto nel museo. Per gli studenti delle superiori sono già partite le attività didattiche a distanza, per continuare a “vivere” il museo e la città, sebbene in modo virtuale.
Per informazioni e prenotazioni consultare il sito www.museicivicimonza.it oppure telefonare allo 039.2307126.

sabato 23 febbraio 2019

"Animali fantastici e dove trovarli" alla Capitolare di Verona

La Biblioteca Capitolare di Verona, in collaborazione con Fondazione Discanto e con il patrocinio del Comune di Verona, organizza nelle giornate di sabato 23 e domenica 24 febbraio 2019 un’esposizione temporanea sul tema “Animali Fantastici e dove trovarli”.
Perché il pavone e il pellicano sono simboli di Cristo? Come nasce un Basilisco? Chi può catturare un unicorno? In un viaggio tra le figure zoologiche ed i loro simboli, i visitatori potranno scoprire molte curiosità sulle fitte connessioni che anticamente si pensava unissero inscindibilmente il mondo concreto ed il soprannaturale, connessioni che spesso erano coperte di squame, piume o pelliccia.
Il mondo antico, e quello medievale in particolare, era infatti pensato come popolato di creature fantastiche o mostruose, specchio di paure ancestrali e riflesso di mondi ultraterreni. Il percorso proposto sarà un viaggio zoologico che spazierà dalle antiche leggende alle simbologie cristiane, tra miniature variopinte e folklore locale, alla scoperta di alcune di queste straordinarie creature, ma anche dei significati allegorici degli animali “reali”, in un universo dove il confine tra vero e immaginario è molto labile, se non superfluo.
Verranno esposti una copia manoscritta del XIV secolo del Livre du Trèsor di Brunetto Latini, la prima enciclopedia in lingua volgare che contiene un esteso Bestiario degli animali ritenuti esistenti all’epoca, alcuni splendidi codici musicali di varie epoche storiche che riportano illustrazioni e miniature di soggetto mostruoso, e altri testi che permetteranno di ammirare chimere, draghi, sirene e altre creature leggendarie.
In entrambe le giornate sono previsti un turno di visite guidate al mattino, alle ore 11:30, e un turno il pomeriggio, alle ore 16.00, al prezzo di 10 euro. Nelle fasce orarie 10:30-11:30 e 12:30-16:00 sarà invece possibile accedere all’esposizione senza guida al prezzo di 5 euro.
Sabato pomeriggio, alle ore 16:00, parallelamente alla visita guidata si terrà un laboratorio didattico per bambini, nel quale i piccoli partecipanti di età compresa fra i 6 e i 12 anni potranno, proprio come gli antichi miniatori del Medioevo, liberare la loro fantasia nel creare la propria personale creatura fantastica. Il laboratorio avrà la durata di un’ora, al costo di 10 euro a bambino. Attive numerose promozioni per famiglie.

mercoledì 23 agosto 2017

Voci dalle Pietre

VOCI DALLE PIETRE
Abbazia di Pomposa
18 agosto - 17 settembre 2017
Epigrafi funerarie variamente decorate, lastre con fregi floreali, un clipeo con il busto di una divinità classica e altro ancora, proveniente dai territori ravennati e veneti, che furono murati nella fabbrica della Cattedrale, dove, successivamente, furono trasferiti da Voghenza arredi sacri di manifattura orientale e dove alcuni sarcofagi ravennati divennero arche per illustri personaggi della comunità locale.
Il numero delle "antichità" ferraresi si accrebbe poi con arrivi più recenti, quali il sarcofago portato dalla capitale nel palazzo delle Poste Italiane e il cippo funerario donato all'Università di Ferrara.
Un'esposizione fotografica che mira a presentare e far conoscere le "antichità" romane e bizantine conservate nel territorio ferrarese.
L’esposizione – curata da Fede Berti, Franco Cazzola, Francesco Guaraldi, Michele Pastore e Aniello Zamboni –  con le fotografie e con il commento che accompagna queste “pietre”, spesso parlanti in virtù delle epigrafi che le corredano, intende rinnovare l’interesse su “pezzi” dal complesso e forse oggi da troppo tempo dimenticato significato storico e culturale.
Abbazia di Pomposa - Refettorio
Orario: martedì-domenica dalle 8.30 alle 19.30. Chiuso lunedì.
Sabato 9 settembre 2017 alle ore 17,00 presso il Palazzo della Ragione gli autori illustreranno la mostra. Seguirà visita guidata.
Brindisi offerto da Corte Madonnina.

martedì 20 giugno 2017

"Nel solco di Pietro" a Pisa

Nata da un’idea del Centro Europeo per il Turismo, Cultura e Spettacolo di Roma, e organizzata dall’Opera della Primaziale Pisana in collaborazione con la Reverenda Fabbrica di San Pietro a Roma sarà aperta fino a domenica 23 luglio 2017 nel Palazzo dell’Opera e nel Salone degli Affreschi contiguo al Camposanto Monumentale a Pisa la Mostra “NEL SOLCO DI PIETRO. LA CATTEDRALE DI PISA E LA BASILICA VATICANA”. Il tema principale consiste nel confronto tra l’edificio moderno della Basilica Vaticana e la medievale Cattedrale di Pisa, manifestazione della Chiesa universale la prima e della Chiesa locale la seconda. L’arco cronologico di appartenenza degli oggetti esposti va dall’età di San Pietro all’Ottocento e tramite precise griglie tematiche si restituisce un coerente percorso espositivo che attraversa quasi due millenni di storia religiosa ed artistica.
Importanti testimonianze artistiche pisane mostrano fin dal Medioevo un intenso legame con Roma, legame che vede nella figura di San Pietro e nel suo culto un elemento fondamentale. A Roma, dove Pietro fu sepolto, nel 320 venne costruita la prima basilica vaticana, voluta dal primo imperatore cristiano, Costantino il grande. Questo edificio, distrutto nel corso del Cinquecento per far posto alla basilica attuale, divenne un faro per l’architettura medievale e influenze evidenti si trovano nella Cattedrale di Piazza dei Miracoli.
La Mostra, attraverso cinque sezioni, intende quindi illustrare il forte legame tra queste due città tramite la figura di Pietro e l’influenza della Basilica Vaticana sulla Cattedrale pisana.
La mostra, curata da Marco Collareta, si è avvalso di un prestigioso comitato scientifico, composto da Sua Eccellenza il Cardinale Angelo Comastri, il Presidente dell’Opera della Primaziale Pisana Pierfrancesco Pacini, Maria Grazia Bernardini, Antonino Caleca, Stefano Casciu, Marco Collareta, Andrea Muzzi, Antonio Pinelli, Pietro Zander.
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domenica 19 marzo 2017

"Haveria carissimo vedervi in questo habito"

Come si vestivano nel 1300 e nel 1400 gli abitanti e i frequentatori del Castello Visconteo di Pavia? Quali abiti, calzature e copricapi, quali accessori e tessuti indossavano i cavalieri e gli umanisti, le dame di corte e i castellani, i duchi e i loro ospiti illustri? Sono domande che sorgono spontanee percorrendo i loggiati e le immense sale del trecentesco castello.
La mostra "Haveria carissimo vedervi in questo habito – dettagli di moda alla corte dei Visconti e degli Sforza" in programma da domenica 19 marzo a lunedì 19 giugno 2017 prova a rispondere a queste domande, proponendo al visitatore un itinerario attraverso tre sezioni dei Musei Civici di Pavia: Bibliothec@ di corte, Pinacoteca Malaspina e Quadreria dell’Ottocento.
Questa mostra, che si disloca in tre sezioni dei nostri Musei Civici, si presenta come un percorso per suggestioni, dove lo spettatore è guidato alla scoperta di oggetti, provenienti direttamente da un passato affascinante e remoto, quali dipinti, miniature, incisioni, illustrazioni e carte da gioco, che descrivono abitudini e occasioni della vita di corte, racconti di un mondo di sfarzo e attenzione al dettaglio pregiato. Tra gli oggetti, spicca una minuscola scarpetta ritrovata durante i lavori di ristrutturazione del Castello, preziosa per la rarità del reperto, molto ben conservato, e documenti solo apparentemente aridi, come i lunghi elenchi di capi d’abbigliamento e biancheria registrati nei corredi nuziali delle spose legate alla famiglia ducale, dichiara Giacomo Galazzo, Assessore alla Cultura del Comune di Pavia.
Le tre sezioni museali corrispondono alle tre parti in cui è suddivisa la mostra: Tesori raccoglie, nell’antica sala che ospitò per più di un secolo la ricchissima Biblioteca visconteo-sforzesca, una minuscola scarpetta ritrovata durante i lavori di ristrutturazione del Castello, preziosa per la rarità del reperto, molto ben conservato, e insieme, alcuni pezzi notevoli come un tessuto con il celebre emblema del biscione visconteo, miniature francesi e un esempio dei Tarocchi cosiddetti del Mantegna.
Fonti presenta dettagli di moda come le pale d’altare, i dipinti, gli affreschi della Pinacoteca Malaspina e, oltre le opere della collezione permanente, esemplari di pregio come una copia quattrocentesca delle Cronache di Norimberga.
Visioni illustra, nella Quadreria dell’Ottocento, come i miti, le vicende, i protagonisti della storia milanese e pavese rivivano attraverso il recupero romantico, intriso di implicazioni risorgimentali. Pittori come Hayez, Faruffini, Massacra si misurano con il passato medievale e rinascimentale e ricostruiscono l’apparenza di un mondo fatto di architetture, gesti, fogge di abiti e accessori. La messa in scena richiede una regia efficace e un’attenta resa dei costumi, attraverso un linguaggio, che migra anche sulle pagine dei libri, nelle illustrazioni di romanzi storici e fiabe, e che va ad arricchire il nostro immaginario.
In occasione della mostra sono previste iniziative collaterali, quali itinerari guidati, conferenze e visite guidate gratuite per le scolaresche, che si possono prenotare presso Decumano Est: decumanoest@yahoo.it; tel. 3480624218.

sabato 29 ottobre 2016

Lucca longobarda: alla scoperta dell’altomedioevo nel Museo di Villa Guinigi

Il primo mercoledì dei mesi di novembre e dicembre si terranno al Museo nazionale di Villa Guinigi due incontri dedicati all’età longobarda a Lucca. Partendo dalle testimonianze materiali altomedievali, in mostra nelle sale del Museo, si parlerà della storia, dei costumi e dell’arte longobarda e di un periodo in cui Lucca era la capitale della Tuscia settentrionale.
Le visite su prenotazione, a cura del dott. Francesco Mattei, si svolgeranno nei seguenti giorni:
mercoledì 2 novembre 2016 ore 15.30; 
mercoledì 7 dicembre 2016 ore 15.30;
Per le prenotazioni contattare Villa Guinigi al 0583 496033.
Le visite sono incluse nel costo del biglietto del Museo: intero € 4.00 - ridotto € 2.00 (biglietto cumulativo per i Musei nazionali di Villa Guinigi e Palazzo Mansi: intero € 6.50 - ridotto € 3.25, valido tre giorni; ingresso gratuito per i visitatori di età inferiore ai 18 anni; ulteriori facilitazioni secondo le norme vigenti).
Informazioni
Museo nazionale di Villa Guinigi
Via della Quarquonia 55100 Lucca, 0583496033

giovedì 22 settembre 2016

"Barbare Presenze" al Museo dei Grandi Fiumi di Rovigo

Il Museo dei Grandi Fiumi aspetta numerosi visitatori in occasione delle giornate del patrimonio. Sabato 24 e domenica 25 settembre 2016 alle 10.30 e alle 16.30, si terranno le consuete visite guidate alle 5 sezioni museali. Il costo per la visita guidata è di 3 euro a persona (oltre al biglietto d’ingresso).
Le attività proseguiranno anche per la Notte europea dei ricercatori. Il Comune di Rovigo-Museo Grandi Fiumi e Aqua organizzano per venerdì 30 settembre 2016 alle 21.30, “Barbare presenze”. Valeria Cobianchi condurrà i visitatori in un coinvolgente percorso all’interno della sezione medievale del Museo dei Grandi Fiumi, tra dati archeologici, living history e archeologia sperimentale, alla scoperta della cultura barbara nell’Altomedioevo.
La visita guidata propone ad un pubblico, massimo 25 partecipanti, un nuovo percorso che, partendo dai materiali presenti nelle teche, intreccia i dati archeologici e storici con quelli dell’archeologia sperimentale e della living history. Saranno allestiti all’interno della sezione Medioevo del Museo dei Grandi Fiumi quattro punti focali relativi a un preciso aspetto della vita e della cultura barbara nell’Altomedioevo. 
In particolare due manichini illustreranno l’abbigliamento maschile e femminile concentrandosi sulla foggia degli abiti, il tipo di tessitura e le fibre vegetali utilizzate; i colori, la tipologia dei tessuti e gli oggetti appartenenti al corredo completano la ricostruzione di un abito altomedievale, inteso anche come indicatore di status sociale e benessere economico.
Il terzo punto focalizzerà l’attenzione sull’alimentazione altomedievale: dalla lista della spesa alle diverse modalità di preparazione e cottura dei cibi, dalle stoviglie utilizzate al nuovo modo di stare a tavola.
Il quarto e ultimo punto riguarda l’artigianato nell’Altomedievo e mette in luce gli aspetti tecnici riguardanti la lavorazione della ceramica, il vetro e l’oreficeria.
Il biglietto d’ingresso è gratuito fino ai 6 anni, ridotto a 2 euro dai 6 ai 18 anni, over 65 e gruppi di almeno 20 persone, intero 4 euro dai 18 ai 65 anni. Per i gruppi familiari composti da uno o due genitori con figli fino a 18 anni l'ingresso per i figli è gratuito.

lunedì 19 settembre 2016

Matilda di Canossa. La donna che mutò il corso della storia

Presso Casa Buonarroti a Firenze rimarrà aperta fino a lunedì 10 ottobre 2016 una mostra che illustra, in occasione della ricorrenza del nono centenario della morte di Matilde di Canossa (1046-1115), gli eventi straordinari della lunga vita di questa figura di donna. E’, nell’immaginario collettivo, la protagonista della così detta “Umiliazione di Canossa” del 1077, quando, nel traumatico scontro della “lotta per l’investitura”, lo scomunicato Enrico IV è rimasto in lunga attesa, nelle vesti di penitente, inginocchiato e a piedi nudi nella neve davanti all’entrata del suo Castello di Canossa, implorante il perdono del Papa Gregorio VII, alleato di Matilde.
E’ significativo che questo evento culturale si svolga a Firenze, città a lei molto cara, dove abitò dagli 8 ai 22 anni e nel 1078 fece costruire la “cerchia antica” delle sue mura di dantesca memoria. La fama di Matilde ha contagiato lo stesso Michelangelo, poiché in una sua leggendaria biografia del 1553 si legge: “Michelangiol Buonarroti, pittore e scultore singolare, ebbe l’origin sua da’ conti da Canossa, nobile e illustre famiglia di Reggio si per virtù propria e antichità, si per aver fatto parentado col sangue imperiale…donde ne nacque Matilda, donna di rara e singular prudenza et religione” E’ una leggenda alla quale Michelangelo ha sempre prestato fede, convincendo non pochi suoi contemporanei e tra questi il conti Alessandro Canossa, che in una sua lettera dell’ ottobre 1520 definiva l’artista fin dall’indirizzo “parente onorando”. L’esposizione vuole inoltre dimostrare quanto Metilde sia ricordata ancora oggi, non solo nei luoghi canossiani, ma anche nelle altre città dove aveva donato fondi e terreni per la costruzione e il rinnovamento di “cento chiese”, tra cui Lucca, Mantova, Pisa, Volterra e Modena, quest’ultima con le famose sculture di Wiligelmo. Teologi, giuristi, poeti, chierici e artisti, frequentavano la corte di Metilde, certamente la più importante del suo vasto territorio che si estendeva dal Tirreno all’Adriatico da Mantova a Tarquinia. A Canossa Matilde creò un’officina di artigiani, scribi e miniatori. Lo testimonia in mostra alcuni pregevoli esempi, tra i quali il “Psaterium Davidicum” databile 1090-1100 e le “Orationes sive meditationes” di Anselmo d’Aosta, contenenti un ritratto della Contessa. La vitalità della corte metilica è dimostrata tra l’altro dalla splendida “Croce astile” in oro, cristalli e gemme proveniente dal Museo Civico di Modena. Si possono ammirare numerosi capolavori d’arte medioevale e documenti originali prestati da musei e istituzioni italiane e straniere; antiche miniature contenute in manoscritti dell’epoca, ma anche opere più vicine ai nostri tempi come il bozzetto per la tomba della Contessa in San Pietro e una sua graziosa statuetta bronzea del Bernini.

venerdì 16 settembre 2016

“Le confraternite di Misericordia” Mostra diffusa

La Diocesi di Tortona, in collaborazione con il Gruppo FAI di Novi Ligure ed il SIPBC delegazione del Tortonese e con il patrocinio del Comune di Novi Ligure, propone l’evento “Le confraternite di Misericordia”.
Partendo dal tema dell’anno giubilare della Misericordia l’evento culturale sarà occasione per raccontare la storia di alcune Confraternite diocesane, valorizzandone il ruolo che le ha caratterizzate sin dalle origini come prime dispensatrici di opere di misericordia.
L’iniziativa si inserisce all’interno del più ampio progetto, denominato ‘Città e Cattedrali’, che vede la partecipazione di diversi soggetti: la Consulta Regionale per i Beni Culturali Ecclesiastici del Piemonte e della Valle d’Aosta, la Fondazione CRT, la direzione Regionale Mibact, la Società Arcus, la Regione Piemonte e le Diocesi delle due regioni coinvolte. Obiettivo comune è la valorizzazione del patrimonio ecclesiastico delle regioni Piemonte e Valle d’Aosta tenendo aperti i beni, garantendone la fruibilità e l’accoglienza.
Sabato 17 settembre 2016, alle ore 11, nel settecentesco Oratorio della Misericordia di Novi Ligure sarà inaugurata la mostra temporanea “Le Confraternite di Misericordia”, mostra diffusa che già dallo stesso pomeriggio vedrà in contemporanea l’apertura di diversi luoghi: il Museo Diocesano di Tortona, gli Oratori di San Rocco e San Carlo a Tortona, l’oratorio della Maddalena a Novi Ligure, gli Oratori dei Bianchi e dei Rossi di Serravalle Scrivia, il Museo d’Arte Sacra di Rocchetta Ligure, l’Oratorio di San Rocco a Casalnoceto.
All’inaugurazione saranno presenti mons. Mario Bonati, Vicario della Diocesi di Tortona; Rocchino Muliere, Sindaco di Novi Ligure; Massimo Bianchi Consigliere della Fondazione CRT; Maria Cattaneo Leonetti, Presidente Regionale FAI Piemonte; don Gianluca Popolla, Delegato per i Beni Culturali Ecclesiastici del Piemonte e della Valle d’Aosta; Fulvio Cervini, professore di Storia dell’Arte Medievale presso l’Università di Firenze (già funzionario di zona della Soprintendenza Piemonte).
L’Oratorio della Misericordia, chiuso al pubblico da tempo, è stato riaperto solo quest’anno per la prima volta durante le Giornate FAI di Primavera, grazie alla collaborazione tra la Diocesi e il Gruppo FAI di Novi Ligure; era sede della Confraternita Orazione e Morte, che aveva come compito quello di dare sepoltura a coloro che non potevano essere tumulati nei cimiteri consacrati.
Oggi spoglio di ogni arredo (le tele recuperate sono custodite presso i locali della Diocesi di Tortona per motivi di sicurezza) diventa oggetto di valorizzazione e luogo espositivo temporaneo in questa parte del Piemonte, appartenente alla Diocesi tortonese, ma storicamente e culturalmente ligure anche nelle sue tradizioni, come quelle legate alle confraternite.
In questa occasione, all’interno dell’Oratorio della Misericordia saranno esposti alcuni abiti delle confraternite, stendardi e bastoni processionali; saranno ricollocate nelle loro sedi originarie le riproduzioni di alcune tele facenti parte dell’arredo originario della chiesa; attraverso dei pannelli didattici verrà ricostruita la storia e l’attività delle Confraternite diocesane, in qualità di primi enti dediti alle opere di misericordia.
Nel periodo di apertura della mostra, dal 17 settembre al 30 ottobre 2016, le scuole saranno coinvolte attraverso visite guidate, svolte dai volontari del FAI, e laboratori didattici gratuiti appositamente studiati.
In contemporanea la Diocesi propone un’esposizione temporanea, all’interno del suo percorso permanente presso i locali del Museo Diocesano di Tortona, di documenti provenienti dall’Archivio Storico Diocesano e dagli archivi delle confraternite.
La mostra sarà aperta al sabato e alla domenica sino al 30 ottobre con orari differenti nei diversi siti.
Per informazioni si può visitare il sito (www.cittaecattedrali.it) e per le prenotazioni si può contattare l’Ufficio Beni Culturali Diocesano di Tortona, dal lunedì al venerdì mattina, (tel. 0131.816609; mail: beniculturali@diocesitortona.it).
Nella giornata di sabato 17 settembre, inoltre, si terrà anche una lezione del Corso di Formazione per Volontari Diocesani dei Beni Culturali Ecclesiastici che si sta svolgendo dallo scorso aprile e che si concluderà in ottobre.
Alle ore 15 i volontari parteciperanno alla conferenza sul tema “L’Oratorio della Maddalena come mecenate d’arte” presso l’Oratorio della Maddalena.
Relatrice sarà la restauratrice Silvia Balostro.

venerdì 2 settembre 2016

L'arte di danzare al Museo Civico Medievale di Bologna

Nel Quattrocento viene scritto il primo trattato di danza dal maestro italiano Domenico da Piacenza. Ricco di immagini poetiche e con il gusto umanistico della citazione dotta, il trattato dà, per la prima volta nella storia, dignità alla danza troppo spesso considerata «venerea e de perdizione de tempo».
L’evento di musica e danze rinascimentali che si terrà al Museo Civico Medievale di Bologna sabato 3 settembre 2016 alle ore 16,00, presenta alcune coreografie prese dal repertorio di Domenico da Piacenza, alternate a momenti di lettura del testo.
La manifestazione, che rientra nelle celebrazioni del Concives 1116-2016, si svolge in collaborazione con l'Istituzione Bologna Musei ed il Comune di Bologna e vede la presenza di danzatori dell'associazione 8cento in abiti rinascimentali.
La direzione artistica è a cura di Alessia Branchi.
Visita guidata a cura di Paolo Cova.
L'intero evento prevede la traduzione dei testi nella lingua dei segni con la presenza dell'interprete Agnese Michelini.
Ingresso con biglietto del Museo.

mercoledì 24 agosto 2016

"Vivere nel Medioevo" campus al Museo delle Terre Nuove

"Vivere nel Medioevo", Campus al Museo delle Terre Nuove a San Giovanni. Il progetto promosso dalla Regione Toscana, sostenuto da Unicoop Firenze e organizzato dall’associazione MUS.E in collaborazione con Casa Masaccio e il Museo della Basilica si terrà dal 5 al 9 settembre ed è rivolto ai bambini tra i 6 e i 10 anni.
Il Museo delle Terre Nuove anche quest'anno propone una settimana per immergersi nel mondo medievale e conoscere meglio la storia della propria città e dei luoghi simbolo che la caratterizzano.
Le giornate alternano visite animate, laboratori artistici, giochi tematici e letture interattive per prendere parte a un vero e proprio “viaggio nel tempo” fra XIII e XIV secolo. Le attività saranno a cura di Associazione Culturale Pandora e Itinera C.E.R.T.A.
L’orario di permanenza al Campus, che prevede un numero minimo di partecipanti, 10, e uno massimo, 25, è dalle 8.30 - 9.00 alle 16.30.
Il termine per l' iscrizione al campus è stato prorogato; c'è tempo fino al 2 settembre per prenotare.
Per informazioni e iscrizioni:
Mail info@museoterrenuove.it
Tel 055-9126213

mercoledì 4 maggio 2016

“Si dia Inizio al Torneamento – Giostre, Quintane e Palii d’Italia” a Calvi dell'Umbria (TR)

Sarà inaugurata venerdì 6 maggio 2016 alle ore 18,00 nella “Sala del Coro” del Monastero del Convento delle Suore Orsoline a Palazzo Ferrini di Calvi dell’Umbria (TR) l’edizione 2016 della mostra “Si dia Inizio al Torneamento – Giostre, Quintane e Palii d’Italia”, ideata e curata dall’aretino Roberto Parnetti, che mette in esposizione 28 tra le più importanti manifestazioni storiche cavalleresche italiane.
Allestita con la collaborazione della Pro Loco di Calvi, del Palio delle Contrade e con la collaborazione del Comune di Calvi, l’iniziativa aprirà i festeggiamenti per la Festa di San Pancrazio che avranno il loro culmine con la disputa della 34ma edizione del Palio delle Contrade che si correrà domenica 15 maggio.
La mostra, unica nel suo genere in ambito nazionale, giunge all’ottava edizione e nella sala allestita per l’occasione il visitatore potrà fare un vero e proprio tour delle Giostre, Quintane e Palii che ogni anno animano le piazze delle città sedi di rievocazioni cavalleresche: da Piazza Armerina a Feltre, da Ascoli ad Oristano passando per Arezzo, Foligno, Sulmona.
Il programma delle cerimonia di inaugurazione prevede alle ore 18:00, nella sala consiliare del Comune di Calvi, i saluti e gli interventi del Sindaco Guido Grillini e dei massimi responsabili della Pro Loco e del Palio delle Contrade. Seguirà la proiezione di un filmato celebrativo quindi il taglio del nastro, con una rappresentanza in costume del Palio delle Contrade di Calvi e della Giostra dei Rioni di Olmo, e la visita guidata.
Alle ore 20 si svolgerà infine un banchetto medievale alla “Taverna del Monastero”.
La mostra resterà aperta fino al 29 maggio 2016.

giovedì 10 marzo 2016

Dentro il cantiere con gli studiosi e i restauratori di Lorenzetti

L'allestimento al Santa Maria della Scala del cantiere di restauro di alcune opere di Ambrogio Lorenzetti rappresenta un'occasione unica di conoscenza della pittura dell'artista da parte del pubblico, ma è anche un ideale “cantiere di ricerca” per gli studiosi del settore. Accanto ai restauratori, è stato infatti istituito un gruppo di lavoro formato da giovani studiosi di storia dell’arte medievale dell'Università di Siena, coordinati dai curatori scientifici del progetto su Ambrogio Lorenzetti.
Il gruppo di lavoro ha il compito di studiare le opere di Ambrogio Lorenzetti da molteplici punti di vista (linguaggio figurativo, iconografia, committenza, ricostruzione di contesti perduti, conservazione delle opere, loro fortuna storiografica, periodizzazione dell’attività dell’artista, ecc.) e, al termine del lavoro di ricerca, redigerà i testi del catalogo scientifico che accompagnerà la mostra programmata per il 2017.
Tutti i sabati, alle ore 10.30, dal 12 marzo al 25 giugno 2016 il Santa Maria della Scala intende offrire ai visitatori l’opportunità di incontrare i restauratori degli affreschi di Ambrogio Lorenzetti che illustreranno al pubblico i risultati del lavoro in corso e lo accompagneranno nella visita al cantiere alla scoperta delle opere.
Ingresso € 10.00; rersidenti a Siena e bambni fino a 11 anni di età € 5.00.
Gli eventi sono promossi dal Santa Maria della Scala con l’organizzazione di Opera – Civita Group. Per informazioni e prenotazioni 0577/286300 oppure ambrogiolorenzettisms@operalaboratori.com dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle ore 17.00.