sabato 22 dicembre 2012
giovedì 20 dicembre 2012
I Libri del Silenzio
L’Istituzione Biblioteca Classense di Ravenna partecipa alle celebrazioni per il Millenario della Fondazione dell’eremo di Camaldoli
(1012-2012), con una mostra bibliografica a cura di Claudia Giuliani
dal titolo I libri del Silenzio. Scrittura e spiritualità sulle tracce
della storia dell’ordine camaldolese a Ravenna, dalle origini al XVI secolo.
La mostra, verrà inaugurata giovedì 20 dicembre 2012 alle 17.30 presso l’aula magna della Biblioteca Classense. La
mostra è stata realizzata in collaborazione con l’Archivio di Stato di
Ravenna, che ha offerto il prestito di documenti straordinariamente
antichi ed importanti, e con il monastero di Camaldoli, che ha
consentito di riportare temporaneamente a Ravenna preziosi libri e anche
storiche reliquie come il braccio di Sant’Apollinare, patrono di
Ravenna, da secoli conservato a Camaldoli.
L’abbazia di Classe, situata
nella città natale del fondatore dell’ordine Romualdo, fu uno dei più
importanti cenobi dell’ordine camaldolese fra XII e XVI secolo. Il
monastero, collocato originariamente a Classe fuori accanto alla
basilica di Sant’Apollinare, si trasferì all’interno della città
all’inizio del XVI secolo. Nel grande complesso che i camaldolesi
edificarono nel corso di tre secoli si trova ora collocata la biblioteca
Classense, che certamente con la sua storia, la sua iconografia, la sua
architettura, ha conservato uno stretto legame con le proprie origini
monastiche, ancora leggibili fra le sue mura.
Qui, nell’aula magna, è visibile l’antica libreria camaldolese dei
monaci di Classe, che acquisì rilevanza sia quantitativa che qualitativa
nel XVIII secolo, grazie alle lungimiranti ed accorte competenze
dell’abate Pietro Canneti, perfettamente conservata nella sua prima
elaborazione progettuale, e che oggi fa da cornice ad un percorso
espositivo costituito da preziosi libri manoscritti e a stampa,
incisioni, documenti d’archivio, reliquie, testimonianze di importanti
eventi e assieme di una vita monastica ‘silenziosa‘, di letture, di meditazione, di preghiera, di studi umanistici.
I volumi e i documenti esposti, si riferiscono al periodo più antico di vita del monastero, a partire dall’XI secolo, fino al XVI e contribuiscono a ricostruire la dimensione culturale e spirituale dei libri prodotti, e letti, nell’ambito dell’ordine camaldolese dei primi secoli: regole e storie dell’ordine, preziosi libri di preghiera, codici ed incunaboli derivanti dal lavoro di studio degli umanisti camaldolesi, fra i quali ebbe grande rilevanza Ambrogio Traversari. Viene, inoltre, presentata una scelta dei libri della biblioteca cinquecentesca, costituita dall’abate di Classe nella seconda metà del Cinquecento, perfettamente conservati nelle originali rilegature.
I volumi e i documenti esposti, si riferiscono al periodo più antico di vita del monastero, a partire dall’XI secolo, fino al XVI e contribuiscono a ricostruire la dimensione culturale e spirituale dei libri prodotti, e letti, nell’ambito dell’ordine camaldolese dei primi secoli: regole e storie dell’ordine, preziosi libri di preghiera, codici ed incunaboli derivanti dal lavoro di studio degli umanisti camaldolesi, fra i quali ebbe grande rilevanza Ambrogio Traversari. Viene, inoltre, presentata una scelta dei libri della biblioteca cinquecentesca, costituita dall’abate di Classe nella seconda metà del Cinquecento, perfettamente conservati nelle originali rilegature.
Il titolo I libri del Silenzio si
riallaccia all’importanza del silenzio nell’esperienza monastica che
volle essere evidenziata dai camaldolesi di Classe, anche all’interno
del programma iconografico realizzato nel loro monastero. Nel XVII
secolo due grandi affreschi, l’uno raffigurante san Benedetto recante in
mano la regola aperta alla pagina ‘De Taciturnitate’,
l’altro san Romualdo intento a scrivere i salmi, vennero realizzati
sulle pareti del corridoio grande. Entrambi, sormontati da distici
latini, elogiano il silenzio e ne intimano la pratica ai monaci.
Ed è proprio fra le mura di quella che è oggi una prestigiosa
biblioteca in cui si conciliano la funzione di biblioteca storica,
tempio della conservazione e quella di biblioteca pubblica moderna,
vivace luogo d’informazione e di comunicazione in grado di soddisfare i
molteplici bisogni di un pubblico contemporaneo, che rimane immutato il
rapporto ‘silenzioso‘ tra libro e lettore.
Un legame intellettuale profondo, come testimonia l’illustrazione scelta ad identificare la mostra: un monaco camaldolese mentre studia sotto l’incombente invito al silenzio.
Un legame intellettuale profondo, come testimonia l’illustrazione scelta ad identificare la mostra: un monaco camaldolese mentre studia sotto l’incombente invito al silenzio.
Dal 21 dicembre 2012 al 1 aprile 2013.
Orari: dal martedì al sabato dalle 10 alle 17. Il 24 e 31 dicembre dalle
10 alle 13. Lunedì e festivi chiuso. Aperture straordinarie il 30
dicembre 2012, il 6 gennaio e il 1 aprile 2013 dalle 10 alle 13
Ingresso: libero. Visite guidate su prenotazione allo 0544-482116
Informazioni: www.classense.ra.it.
Ingresso: libero. Visite guidate su prenotazione allo 0544-482116
Informazioni: www.classense.ra.it.
giovedì 13 dicembre 2012
Evocando. 15 anni di Medioevo
L’Associazione Culturale Agresto di Monteriggioni
ha realizzato un evento speciale per celebrare i primi quindici anni di
percorso, attraverso una mostra fotografica ed espositiva a carattere
culturale che si terrà nel complesso monumentale di Abbadia Isola (SI) dal 22
dicembre 2012 al 6 gennaio 2013. Nella mostra ci sarà una rivisitazione per
immagini, oggetti e materiali delle attività rievocative e divulgative
dell’Agresto sulla storia medievale.
"L'Agresto - commenta il sindaco di Monteriggioni, Bruno Valentini - è un gruppo di straordinari ragazzi, compresi anche quelli più avanti negli anni, che con entusiasmo e competenza sviluppano e promuovono la cultura del medioevo e delle pagine più belle ed affascinati della storia della nostra terra. Sono ormai partners fissi della Festa Medievale e di tanti altri eventi grandi e piccoli, che arricchiscono l'offerta culturale e turistica del territorio. Sono stati spesso alfieri della senesità in Toscana e nel resto d'Italia, partecipando a varie feste, rievocazioni e manifestazioni a sfondo storico. Di recente stanno ulteriormente affinando la propria inventiva mettendo a punto nuove proposte legate all'accoglienza turistica, che consistono ad esempio in passeggiate accompagnate da animatori vestiti in abiti medievali. Visitare la mostra è un'occasione per vederli da vicino".
Nella parte espositiva sono stati allestiti: uno spazio con gli abiti e gli accessori di epoca medievale, ricostruiti dall'Associazione attraverso studi iconografici e storici, un'area dedicata agli strumenti medievali, ai materiali e ad alcuni manufatti realizzati in questi quindici anni, un’area multimediale con la proiezione di filmati e materiale fotografico esplicativo per le coreografie studiate per rappresentare la storia e le leggende. Presente in esposizione anche il modello del castello di Monteriggioni realizzato a cura della “Sangimignano 1300 srl". Per informazioni: Ufficio turistico di Monteriggioni tel/fax +39 0577 304834, info@monteriggioniturismo.it, oppure Associazione Culturale L’Agresto, info@agrestomonteriggioni.it.
"L'Agresto - commenta il sindaco di Monteriggioni, Bruno Valentini - è un gruppo di straordinari ragazzi, compresi anche quelli più avanti negli anni, che con entusiasmo e competenza sviluppano e promuovono la cultura del medioevo e delle pagine più belle ed affascinati della storia della nostra terra. Sono ormai partners fissi della Festa Medievale e di tanti altri eventi grandi e piccoli, che arricchiscono l'offerta culturale e turistica del territorio. Sono stati spesso alfieri della senesità in Toscana e nel resto d'Italia, partecipando a varie feste, rievocazioni e manifestazioni a sfondo storico. Di recente stanno ulteriormente affinando la propria inventiva mettendo a punto nuove proposte legate all'accoglienza turistica, che consistono ad esempio in passeggiate accompagnate da animatori vestiti in abiti medievali. Visitare la mostra è un'occasione per vederli da vicino".
Nella parte espositiva sono stati allestiti: uno spazio con gli abiti e gli accessori di epoca medievale, ricostruiti dall'Associazione attraverso studi iconografici e storici, un'area dedicata agli strumenti medievali, ai materiali e ad alcuni manufatti realizzati in questi quindici anni, un’area multimediale con la proiezione di filmati e materiale fotografico esplicativo per le coreografie studiate per rappresentare la storia e le leggende. Presente in esposizione anche il modello del castello di Monteriggioni realizzato a cura della “Sangimignano 1300 srl". Per informazioni: Ufficio turistico di Monteriggioni tel/fax +39 0577 304834, info@monteriggioniturismo.it, oppure Associazione Culturale L’Agresto, info@agrestomonteriggioni.it.
Etichette:
medievale,
medioevale,
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mostre
Ubicazione:
53035 Abbadia Isola SI, Italia
lunedì 3 dicembre 2012
Una Cattedrale rinnovata a Vercelli
Una Cattedrale rinnovata - Esposizione temporanea
Museo del Tesoro del Duomo, Vercelli - Dal 9 dicembre 2012 al 17 marzo 2013
Negli ultimi anni
l'Arcidiocesi di Vercelli si è impegnata nel rinnovamento strutturale e
liturgico della Cattedrale di Sant'Eusebio, per riportarla allo
splendore della ricostruzione settecentesca. La mostra, sulla scorta
dell’invito dell'Arcivescovo Masseroni nella Lettera Pastorale 2008-2009
"Pietre vive - Per la Chiesa Nostra Madre", vuole esplorare i segni
della Cattedrale come tempio di Dio e del suo popolo, celebrante gli eventi della storia salvifica e al contempo segnare le tappe della ricostruzione, cammino storico della Chiesa eusebiana.
Le sale del Museo del Tesoro del Duomo diventano così il luogo dove la
Cattedrale viene scrutata, esaminata e ricostruita nelle sue fasi più
antiche, oggi in gran parte illeggibili oppure radicalmente trasformate
nelle forme attuali, ma che possono diventare visibili grazie alle
importanti testimonianze esposte. In questo viaggio l’attenzione è
concentrata sui punti chiave: la Cattedrale antica, la devozione verso
S. Eusebio, l’altare, il battistero, l’organo, fino a giungere sul
sagrato della chiesa. L’esposizione, comprendente oggetti e
suppellettili ecclesiastiche, oltre a disegni e progetti in gran parte
inediti, è quindi un approfondimento volto a coronare il termine dei
lavori di ristrutturazione, ma anche a conoscere alcune delle
personalità che, nei secoli, hanno partecipato al cantiere della
Cattedrale di S. Eusebio.
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