sabato 29 ottobre 2016

Lucca longobarda: alla scoperta dell’altomedioevo nel Museo di Villa Guinigi

Il primo mercoledì dei mesi di novembre e dicembre si terranno al Museo nazionale di Villa Guinigi due incontri dedicati all’età longobarda a Lucca. Partendo dalle testimonianze materiali altomedievali, in mostra nelle sale del Museo, si parlerà della storia, dei costumi e dell’arte longobarda e di un periodo in cui Lucca era la capitale della Tuscia settentrionale.
Le visite su prenotazione, a cura del dott. Francesco Mattei, si svolgeranno nei seguenti giorni:
mercoledì 2 novembre 2016 ore 15.30; 
mercoledì 7 dicembre 2016 ore 15.30;
Per le prenotazioni contattare Villa Guinigi al 0583 496033.
Le visite sono incluse nel costo del biglietto del Museo: intero € 4.00 - ridotto € 2.00 (biglietto cumulativo per i Musei nazionali di Villa Guinigi e Palazzo Mansi: intero € 6.50 - ridotto € 3.25, valido tre giorni; ingresso gratuito per i visitatori di età inferiore ai 18 anni; ulteriori facilitazioni secondo le norme vigenti).
Informazioni
Museo nazionale di Villa Guinigi
Via della Quarquonia 55100 Lucca, 0583496033

sabato 22 ottobre 2016

Inaugurazione del nuovo complesso Via Francigena Entry Point a Lucca

Dopo l’anteprima al pubblico nei fine settimana del mese di settembre, che ha registrato oltre 1.500 presenze, alle 16.30 di sabato 22 ottobre 2016 si terrà nella ex Casa del Boia di Lucca la cerimonia del taglio del nastro del Museum. Un luogo che, con l’attigua HOSPITALITY nella Casermetta San Salvatore (che offre un servizio di ristorazione e servizi per i pellegrini in passaggio a Lucca), propone un viaggio immersivo e didattico lungo la Via Francigena.
Il programma della giornata prevede il ritrovo alle 16.30 presso l’Hospitality e la presentazione degli allestimenti e della gestione; a seguire il taglio del nastro presso la passerella di ingresso alla casa del Boia lato Mura.
Alle 17.30 nella sala polifunzionale del Museum ci saranno i saluti del sindaco della città di Lucca Alessandro Tambellini, del presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca Arturo Lattanzi, del presidente dell'Opera delle Mura Alessandro Biancalana, del presidente dell’Associazione Europea delle Vie Francigene Massimo Tedeschi e del Raggruppamento Temporaneo di Imprese che ha curato l’allestimento e che gestirà il nuovo polo musale e ristorativo; dalle 19,00 alle 21,00 subito dopo sarà possibile visitare gratuitamente il Museum.
L’apertura al pubblico è domenica 23 ottobre 2016 alle ore 10: il Museum sarà visitabile con una tariffa promozionale fino al 31 dicembre, mentre sarà sempre prevista la riduzione per i residenti nel Comune di Lucca. Inoltre, sono state realizzate speciali riduzioni junior per i ragazzi e il pubblico scolastico.
L’esperienza fortemente immersiva, “Francigena Emotion. IL VIAGGIO, LA FEDE, LA BELLEZZA”, integrata nella struttura architettonica magnificamente restaurata della cannoniera della Casa del Boia, introdurrà IL VIAGGIO lungo la Via Francigena attraverso sette secoli, dall’anno Mille fino alla fine del ‘600, attraversando luoghi, paesi e culture diverse e raccontando le storie di viaggiatori immaginari. La Via Francigena, infatti, rappresenta uno dei tracciati dell’evoluzione della cultura europea. La multiproiezione è stata realizzata da ETT S.p.A.
Al piano superiore, abbiamo curato gli exhibit multimediali che introdurranno grandi e bambini alla scoperta di tematiche ancora oggi attuali e fonte di sviluppo turistico e culturale, presentando con tecnologie innovative e metodologie ludiche e didattiche lo sviluppo del tracciato della Via Francigena, la storia della città di Lucca, il mangiare in viaggio e l’esperienza del viaggiatore.
Per approfondimenti e informazioni su orari, biglietti e iniziative del complesso Via Francigena Entry Point:
tel. 0583496554

martedì 18 ottobre 2016

Il Medioevo religioso del Garda

Da venerdì 21 ottobre a domenica 13 novembre 2016, con il patrocinio e la collaborazione della Fondazione Civiltà Bresciana e del Museo Diocesano, presso la sede della Fondazione Civiltà Bresciana in vicolo San Giuseppe 5, vi sarà l’esposizione della mostra sul Medioevo religioso del Garda.
“Durante la mostra sono previste tre conferenze, tra i relatori il prof. Gian Pietro Brogiolo, le professoresse Monica Ibsen e Teresa Delfino; sarà presente un book shop sulla cultura locale. Gli orari di apertura della mostra sono: dal lunedì al giovedì dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18, il venerdì e il sabato dalle 15 alle 18; all’inaugurazione parteciperà anche la Strada dei Vini e dei Sapori del Garda, che offrirà una degustazione di vini gardesani”.
“L’esposizione itinerante di immagini relative ai beni culturali medievali ecclesiastici del Garda bresciano è un evento che mira a valorizzare i secoli in cui il cristianesimo ha avuto un ruolo fondamentale, non solo dal punto di vista religioso ma anche culturale, politico e sociale. Il materiale fotografico riguarda i Beni culturali medievali religiosipresenti sul territorio del Garda bresciano; quaranta immagini, definite con il criterio della rappresentatività, sia territoriale, sia per l’importanza storica”.
Gli itinerari sono nove: Sirmione, Desenzano, Lonato, Valtenesi: Padenghe – Polpenazze – Manerba– San Felice, Salò, Toscolano Maderno, Gargnano, Tignale e Tremosine-Limone.

lunedì 17 ottobre 2016

Il borgo medievale di Certaldo alto in un plastico

Giampiero D’Amico con il suo plastico
Un plastico custodito nel sottosuolo dell'ex convento degli Agostiniani a Certaldo alto e che raffigura lo stesso borgo medievale. Curato in ogni minimo dettaglio e che consente di rivedere un paese come era nello splendore del suo passato, con parti oggi non più visibili. Una opera che ha impegnato ben tre anni e mezzo di tempo per Giampiero D'Amico, certaldese e custode, assieme e Patrizia Pepe con la cooperativa Girasole, del museo di arte sacra da 5 anni.
Un’opera che adesso servirà a far conoscere il borgo medievale ai turisti e agli studenti che in migliaia visitano il museo. Tutto comincia il 23 luglio 2013 quando Giampiero, grande appassionato di modelli e miniature, decide di gettarsi in questa avventura che lo vede impegnato nella ricerca di documenti, cartine e mappe dall'alto per avere una fotografia più chiara e completa possibile della Certaldo ai tempi del medioevo, nel massimo dello splendore.
Una ricerca lunga ed affannosa come il tempo speso per dar vita a un plastico che è composto di cartapesta, colla, oltre 100 litri di vernici e colori acrilici, polvere di mattone e gesso. E' lui stesso a scherzarci sopra: «Se lo mettessimo sotto l'acqua, starebbe in piedi». Una riproduzione perfetta e fedele di Certaldo alto che è cominciata in casa per poi spostarsi nei cunicoli dell'ex convento degli Agostiniani, dove potrebbero esservi al di sotto, tombe delle suore che in passato vi vivevano.
Il sito dove si trova il plastico, già visitabile, è lo stesso dove avvengono alcuni spettacoli a numero limitato di Mercantia, e vi si accede una discesa che conduce a una sala dove sono conservati anche in alcune bacheche gufi reali e barbagianni impagliati. Il plastico così appare tutto nella sua grandezza e fedeltà nei dettagli, dando la possibilità di cogliere sfumature e punti di vista che nella Certaldo alto di oggi non si possono cogliere. Da un lato il borgo, con le sue parti, che erano assai complicate da espugnare, dall'altra una parte più fragile, facile preda per l'assalto dei nemici. Si può girare attorno al plastico e vederlo così in ogni sfaccettatura: «Sono innamorato di questo paese e quando ho visto lentamente i frutti di questa idea ho pensato di non fermarmi più. Ho speso 3 anni e mezzo in questo plastico ma adesso è giunto il momento di mostrarlo ai tanti turisti che vengono a vedere le nostre ricchezze».

sabato 15 ottobre 2016

"Mulier Capitanate" mostra al Museo Civico di Foggia

MULIER CAPITINATE - Abbigliamento ed oggettistica di uso quotidiano della donna in epoca sveva.
Da sabato 15 a domenica 30 ottobre 2016 presso il Museo Civico di Foggia - Piazza Nigri 1.
INAUGURAZIONE Sabato 15 Ottobre 2016 alle ore 18:00.
La Capitanata durante l’epoca sveva era una regione del Regno di Sicilia molto particolare, poiché vedeva all’interno del suo territorio la stabile coesistenza di sudditi di culture, estrazione sociale e religioni molto diverse tra loro. La contemporanea convivenza, non sempre facile, di occidentali, saraceni ed ebrei, ha reso tale territorio un banco di prova nel panorama del Duecento. La continua presenza della corte itinerante dell’imperatore Federico II di Svevia testimonia la sua predilezione per la provincia di Capitanata, da lui amata così tanto da appellarla “pupille dei nostri occhi”.
Scopo della presente mostra è illustrare la figura della donna e la sua condizione in epoca sveva. Per condizione femminile si intende il complesso di norme, costumi e visioni del mondo che riguardano il ruolo della donna nella società duecentesca.
Numerose e diverse culture hanno riconosciuto alla donna capacità e ruoli limitati alla procreazione e alla cura della prole e della famiglia; è con le “canzoni”, proprie del Duecento, che la donna venne angelicata e considerata un tramite tra Dio e l’uomo. Questa esposizione vuole quindi rivalutare la donna medievale dandole il giusto spazio e il riconoscimento che merita.
Nel quotidiano la donna ha sempre espresso la sua femminilità, il proprio status e le condizioni in cui ha vissuto attraverso la cura del corpo, l’abbigliamento, i gioielli, gli oggetti utilizzati per lavoro o per diletto. Pudica o peccatrice, ricca o povera, integrata o discriminata, ha contribuito in maniera decisiva alla costruzione della società odierna e alla sua emancipazione, che ha rappresentato, negli ultimi secoli, la ricerca di un’uguaglianza formale e sostanziale tra lei e l’uomo.
L’esposizione racconta la moda, come specchio della società, e alcuni degli oggetti della vita quotidiana dal punto di vista femminile ricreando lo “spirito del tempo” attraverso un’analisi della cultura materiale, espressione con la quale si indicano tutti gli aspetti visibili e concreti di una cultura. L’abbigliamento costituisce uno stato culturale. È una manifestazione di cultura, non meno dell’arte, dell’architettura, della letteratura e della musica. Come tutti i fenomeni culturali, esso comunica una grande quantità di informazioni, sia a livello fisico che simbolico, sulla società di cui fa parte. Le mode, o i modi di vestire, riflettono non solo il gusto estetico di una società particolare, ma anche i suoi costumi sociali e i suoi valori. L’abito, inoltre, è spesso un chiaro indicatore economico: il tessuto, la qualità del taglio e gli ornamenti di un indumento sono comunemente distintivi dello status socio-economico. Più sottilmente, e spesso simbolicamente, l’abbigliamento è un riflesso delle norme politiche e religiose.
A cura dell'Associazione Storico Culturale IMPERIALES FRIDIERICI II di Foggia.

sabato 1 ottobre 2016

Romani e Longobardi inquilini in una villa rustica

Il Comune di Spilamberto, il Gruppo Naturalisti di Spilamberto e la Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le provincie di Modena, Reggio Emilia e Ferrara promuovono all’interno del Museo Antiquarium di Spilamberto la mostra “Romani e Longobardi inquilini in una villa rustica”. La mostra sarà inaugurata sabato 1 ottobre 2016, alle ore 16,00 e resterà allestita fino al 6 gennaio 2017. Saranno esposti i corredi di quattro tombe e si potranno scoprire alcuni reperti mai visti, appena restaurati.
A SEGUIRE PRESSO CORTE D’ONORE ROCCA RANGONI
Conferenza sul tema dell’alimentazione con la dott.ssa Campanini “Culture alimentari del Medioevo: qualche assaggio”
Il progetto espositivo, curato da Paolo De Vingo dell’Università di Torino, presenta una selezione di materiali provenienti dalla cava di Ponte del Rio, nel territorio di Spilamberto, a seguito degli scavi archeologici preventivi effettuati dalla Soprintendenza che hanno riguardato, in particolare, le strutture di una villa rustica romana e un contesto cimiteriale longobardo, non molto distante.
I materiali dall’edificio rustico consistono in una selezione di oggetti in ferro e in bronzo di tradizione romana (congegno di serratura, chiave domestica, utensili agricoli e da cucina, una fibbia ed una armilla decorata) volta a ricostruire il quadro economico-sociale in cui si inseriva la vita di questa comunità, con particolare attenzione per gli attrezzi agricoli (una falce messoria, due tipi distinti di zappe per dissodare il terreno). Una serie di lame in ferro verranno poste in relazione sia con tutte le attività della cucina finalizzate alla preparazione del cibo, sia ad un loro impiego pratico nella vita quotidiana. Una semplice armilla in bronzo, a capi aperti e decorati alle due estremità, in associazione con una fibbia con ardiglione in ferro offrono un ulteriore scorcio della cultura materiale degli individui maschili e femminili della comunità. Una testa di ascia “barbuta” in ferro, di tradizione tardoantica-altomedievale, in ottime condizioni di conservazione, rappresenta un elemento-ponte che collega due culture: la componente agricola originaria e le consuetudini del nuovo gruppo demografico, facilmente distinguibile dal substrato autoctono, identificabile come ‘longobardo’ e cioè con i nuovi dominatori della parte centro-settentrionale della penisola italiana dopo la seconda metà del VI secolo. A questa nuova fase si ricollega una selezione dei materiali presenti in quattro tombe della necropoli longobarda Particolarmente significativi in riferimento al ruolo rivestito all’interno della comunità.
Antiquarium di Spilamberto
Sala "del pozzo", piano terra del Torrione Medievale
Corso Umberto I
Spilamberto (MO)
aperta dal 1 ottobre 2016 al 6 gennaio 2017
nei seguenti orari:
Sabato 15,30 - 18,30 / 20,30 - 22,30
Domenica 10,00 - 13,00 / 15,30 - 18,30 / 20,30 - 22,30
E tutti i giorni su prenotazione scrivendo a antiquarium.spilamberto@gmail.com.
Per informazioni:
Comune di Spilamberto
Struttura Cultura, Turismo, Sport e Biblioteca, tel. 059.789.965 oppure 059.789.969
info@comune.spilamberto.mo.it - www.comune.spilamberto.mo.it