mercoledì 24 agosto 2016

"Vivere nel Medioevo" campus al Museo delle Terre Nuove

"Vivere nel Medioevo", Campus al Museo delle Terre Nuove a San Giovanni. Il progetto promosso dalla Regione Toscana, sostenuto da Unicoop Firenze e organizzato dall’associazione MUS.E in collaborazione con Casa Masaccio e il Museo della Basilica si terrà dal 5 al 9 settembre ed è rivolto ai bambini tra i 6 e i 10 anni.
Il Museo delle Terre Nuove anche quest'anno propone una settimana per immergersi nel mondo medievale e conoscere meglio la storia della propria città e dei luoghi simbolo che la caratterizzano.
Le giornate alternano visite animate, laboratori artistici, giochi tematici e letture interattive per prendere parte a un vero e proprio “viaggio nel tempo” fra XIII e XIV secolo. Le attività saranno a cura di Associazione Culturale Pandora e Itinera C.E.R.T.A.
L’orario di permanenza al Campus, che prevede un numero minimo di partecipanti, 10, e uno massimo, 25, è dalle 8.30 - 9.00 alle 16.30.
Il termine per l' iscrizione al campus è stato prorogato; c'è tempo fino al 2 settembre per prenotare.
Per informazioni e iscrizioni:
Mail info@museoterrenuove.it
Tel 055-9126213

martedì 23 agosto 2016

Mostra storica "Aquila Verbum Domini" edizione 2016

Martedì 23 agosto 2016 alle ore 18:00 presso Palazzo Fibbioni a L' Aquila inaugura la mostra storica a cura dell' associazione Uomini d'Arme della città di L' Aquila.
Orario al pubblico:
23 agosto 18:00 - 22:00
dal 24 fino al 27 agosto mattina: 10:30 - 12:00
pomeriggio 17:00 - 22:00
Per seguire la mostra su Facebook clicca qui !

sabato 20 agosto 2016

Incredible Florence

La navata della bellissima chiesa sconsacrata di Santo Stefano al Ponte ospita in anteprima mondiale l’allestimento di Incredible Florence, un’esperienza immersiva che è allo stesso tempo mostra e spettacolo. Musica ed effetti sonori, 11 schermi giganti che riproducono ad altissima definizione effetti speciali, ricostruzioni 3D, multiproiezioni d’immagini e parti originali filmate per entrare in un inedito viaggio nel tempo attraverso gli oltre 2000 anni della storia di Firenze.
Un’emozionante produzione multimediale di 45 minuti che regala ai visitatori il privilegio di poter assistere alla nascita della città romana e di quella medioevale delle case torri, del Battistero e dei capolavori di Michelangelo e Botticelli, di rivivere battaglie avvincenti, di conoscere da vicino grandi personaggi come Dante, Da Vinci, Galileo, Savonarola, Lorenzo il Magnifico, per poi ritrovarsi infine ad ammirare le creazioni dei grandi stilisti che hanno reso la Firenze contemporanea capitale mondiale dell’alta moda. Ora, e fino al 31 ottobre 2016, visitando Incredible Florence sarà anche possibile scoprire e toccare con mano delle opere uniche: sono infatti esposte al pubblico le riproduzioni a grandezza naturale di alcune macchine da guerra progettate da Leonardo da Vinci. I macchinari, perfettamente funzionanti, sono stati realizzati per mano degli artigiani della famiglia Martelli, che da generazioni si tramandano l’arte di spadai, fabbri e armaioli, seguendo passo passo gli studi dei prototipi fatti dal genio di Vinci. Quello tra i Martelli e Leonardo, è tra l’altro un incontro che sembra destinato ad essere ricorrente nel corso dei secoli. Pare infatti che nei primi anni del 1500 fossero stati i loro avi ad aver ospitato il genio presso la propria casa per un lungo periodo del suo soggiorno fiorentino. Fu così che, dopo la sua morte, la famiglia iniziò a raccogliere e conservare una parte dei suoi schizzi e appunti, gli stessi divenuti poi parte dei vari codici ora conosciuti in tutto il mondo.
Incredible Florence è ideata e prodotta dal Gruppo Crossmedia con il patrocinio del Comune di Firenze. La direzione artistica è di Sergio Risaliti, la regia di Vincenzo Capalbo e Marilena Bertozzi; realizzata da Art Media Studio, con la colonna sonora di Marco Lamioni, vanta la consulenza letteraria di Marco Vichi. Le aziende partner della mostra sono Viva Ticket, Scala Group, Alinari, Unicoop Firenze, Consorzio del Chianti Classico e Tu Mi Turbi.
Incredible Florence, Auditorium Santo Stefano al Ponte – p.zza Santo Stefano, 5 – Firenze: ORARIO: tutti i giorni dalle ore 10 alle ore 19; chiusura biglietteria ore 18.30 COSTO BIGLIETTI: intero 12 euro, studenti e over 65 10 euro; dai 6 ai 12 anni, 8 euro; ingresso gratuito per i minori di 6 anni. DURATA MULTIPROIEZIONE: 45 minuti c/a INFO E PRENOTAZIONI: tel. 055.217418; info@incredibleflorence.com; www.incredibleflorence.com.

mercoledì 17 agosto 2016

Memoriae Mathildis, mostra a San Benetto Po (MN)

La mostra Memoriae Mathildis a San Benedetto Po propone la rilettura del mito di Matilde di Canossa, signora del Medioevo, attraverso la preziosa e unica collezione di Giuliano Grasselli, precursore e cultore della storia del mito della Grancontessa. E’ la prima volta che la collezione viene esposta nel monastero fondato dai Canossa e caro a Matilde che qui volle essere sepolta.
Si tratta di un evento a livello nazionale frutto della collaborazione tra i comuni matildici di Emilia e Lombardia. Il percorso espositivo è allestito nel Refettorio Monastico di San Benedetto Po, sito cluniacense europeo per eccellenza. Al visitatore viene offerto un viaggio nel tempo attraverso un’ampia serie di immagini iconografiche riportate su stampe, incisioni, libri antichi inediti, quadri e oli. Testimonianze preziose che raffigurano Matilde dai mille volti e che si si sono succedute nei secoli nell’immaginario collettivo storico e letterario , dedicando spazio anche ai grandi personaggi storici con cui si relazionò la signora di Canossa, papa Gregorio VII e i papi suoi successori oltre all’imperatore tedesco Enrico IV, il grande antagonista dell’incontro epocale di Canossa. L’iconografia tedesca dell’800 che fa rinascere la memoria di questi luoghi e eventi è ampliamente documentata.
La mostra è stata curata da Donatella Jager Bedogni. E’ promossa dal comune di San Benedetto Po in collaborazione con l’Associazione Amici di Matilde di Canossa e del Castello di Bianello, con i patrocini dei comuni di Canossa, Correggio e Quattro Castella.
La mostra verrà inaugurata sabato 3 settembre 2016 alle ore 17.00 nel Ex Refettorio Monastico alla presenza delle autorità e sarà aperta fino a sabato 26 novembre 2016, aperture tutti i giorni da martedì alla domenica, orari 10.00-12.00 e 15.00-17.30.
Per informazioni: ufficio IAT Informazione e Accoglienza Turistica, tel. 0376/623036, e-mail: iat@oltrepomantovano.eu.

domenica 7 agosto 2016

La Pergamena di Montone

Nel 1216 il castello di Montone si sottomette al Comune di Perugia. Nei decenni successivi, la sottomissione fu rinnovata varie volte, dal momento che Montone rappresentava un luogo strategico per controllare l’Alta Valle del Tevere e le vie di comunicazione verso le Marche e la Romagna. Ottocento anni dopo il 1216, il Comune di Montone organizza una mostra nel Museo civico di San Francesco, nella quale verrà esposto il documento in pergamena che riporta le clausole del patto tra Perugia e Montone.
Questo documento è il più antico pezzo che si è conservato nell’archivio storico di Montone. Inoltre, esso conserva intatto il sigillo pendente, che raffigura un grifo: si tratta della più antica rappresentazione del grifo adoperato come simbolo del Comune di Perugia. Tali caratteristiche rendono la pergamena di Montone un documento unico dal punto di vista storico e culturale.
L’allestimento della mostra contempla, oltre alla pergamena, una suggestiva presentazione audiovisiva, nella quale sono illustrate le caratteristiche del prezioso documento. Il racconto è affidato al professore Attilio Bartoli Langeli, massimo specialista della storia medievale umbra nonché editore del testo della pergamena; attraverso la sua presentazione, il pubblico verrà condotto in un vero e proprio viaggio nel passato: saranno illustrati i modi che venivano utilizzati per preparare una pergamena, le tecniche adoperate per redigere un documento, il ruolo svolto dai notai nella società comunale.
In particolare, il racconto si concentra sulle numerose volte in cui, nel corso del XIII secolo, i patti tra Perugia e Montone vennero rinnovati, in occasione di specifiche contingenze politiche, come ad esempio quando si trattò di contrastare l’offensiva scatenata nelle terre della Chiesa dall’imperatore Federico II di Svevia. Sulla scorta dei documenti presentati dal professore Attilio Bartoli Langeli, si potrà così venire a sapere che, alla metà del Duecento, il comune di Montone risulta essere rappresentato da Fortebraccio di Oddone, esponente di primo piano della nobiltà locale e antenato del condottiero Braccio Fortebracci.
Il sigillo pendente con il grifo
L’esposizione, dunque, intende richiamare l’attenzione sul ricchissimo patrimonio conservato negli archivi comunali umbri, mediante la valorizzazione di un documento particolarmente significativo e delle vicende che lo hanno condotto integro fino a noi. La mostra sarà inaugurata domenica 14 agosto 2016 alle ore 10.30 con una conferenza svolta dal professore Attilio Bartoli Langeli dell’Università degli Studi di Perugia. L’esposizione rimarrà aperta fino al 31 dicembre 2016. Il progetto scientifico è curato dai professori Erminia Irace e Manuel Vaquero Piñeiro dell’Università degli Studi di Perugia; la sua realizzazione è curata dalle Associazioni locali “StoricaMente A.R.I.eS.” e “Pro Loco Montonese”.

venerdì 5 agosto 2016

I castelli di Serravalle in mostra a Castelgrande

Castelgrande è lieto di accogliere, per la prima volta, la storia di un altro castello, quello di Serravalle, creando così un ponte quasi fisico sul territorio ed un secondo ponte temporale tra passato e presente, dove i siti, magnificamenti valorizzati, rappresentano il segno tangibile del nostro passato.
L’esposizione “I castelli di Serravalle”, ideata e curata da Nicola Castelletti, Maruska Federici-Schenardi e Silvana Bezzola Rigolini e prodotta dall’Organizzazione Turistica Regionale Bellinzonese e Alto Ticino, sarà inaugurata sabato 6 agosto 2016 e resterà aperta fino a domenica 23 ottobre 2016. Aperta tutti i giorni nella splendida cornice di Castelgrande e della Sala Arsenale. Il legame dei curatori, sia in ambito professionale, sia in quello personale con il Castello di Serravalle ha dato spunto a questa meravigliosa esposizione, che porta a Castelgrande la sua storia e le sue trasformazioni, così come un’accurata selezione dei reperti archeologici più importanti.
Il filo conduttore della mostra è il progetto di valorizzazione e i risultati delle indagini archeologiche, concluse nel 2007. L’esposizione racconta la trasformazione della rocca di Serravalle all’imbocco della valle di Blenio, da centro nevralgico medievale a spazio contemporaneo di cultura e di aggregazione. Sono presentati i risultati inediti del progetto condotto dall’Accademia di architettura di Mendrisio in collaborazione con l’Università di Basilea, in un allestimento espositivo che intende stimolare il pubblico in modo accattivante con la messa in scena di specifici ambienti che invitano il visitatore ad immergersi emotivamente nei vari aspetti della storia delle fortezze. Il percorso espositivo prende inizio nella corte interna di Castelgrande, dove il visitatore è accolto da una replica in scala 1:1 di un trabucco. Questa macchina d’assedio è un’invenzione di origine bizantina che risale all’XI secolo, ed è la più grande arma a tiro indiretto, basata sul principio della leva e su quello della fionda, a disposizione degli eserciti medievali. Giunto in Europa durante le Crociate, il trabucco è attestato in Italia nel XII secolo. Il ritrovamento di proiettili di pietra riferibili all’assedio di Serravalle del 1180 costituisce la più antica testimonianza archeologica dell’impiego di tale arma nota finora in Europa. Questo elemento scenico di forte richiamo annuncia così, sin dall’entrata della mostra, l’importante capitolo degli assedi e delle distruzioni subiti dalle fortezze di Serravalle nel corso della loro storia. Nell’atrio della Sala dell’Arsenale due oggetti vogliono attirare una duplice attenzione sulla lunga storia della frequentazione dello sperone roccioso di Serravalle e su quella del suo abbandono.
Brevi testi di approfondimento accompagnano ognuno di questi ambienti. Un banchetto medievale fa così eco ad uno scorcio sulla cucina, l’equipaggiamento equestre all’abbigliamento di una dama. Alle varie forme di artigianato rispondono diverse attività di svago, mentre alle tecniche architettoniche replicano le strategie d’assedio e di distruzione. Il tema della valorizzazione passa per la presentazione degli scavi archeologici e del progetto di valorizzazione. Due filmati offrono infine un approfondimento sulle ricerche archeologiche condotte a Serravalle tra il 2002 e il 2006 e una riflessione più generale sull’importanza del patrimonio storico e archeologico del Canton Ticino.
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