venerdì 26 maggio 2023

Il magistero medievale di Margarito d’Arezzo

Margarito d'Arezzo, Madonna col Bambino,    
Un viaggio alla scoperta della pittura del Duecento, attraverso l’opera di uno dei massimi interpreti di quella stagione: da giovedì 25 maggio a sabato 29 luglio 2023, Museo Nazionale di Arte Medievale e Moderna di Arezzo (via San Lorentino, 8) ospita la piccola ma significativa esposizione Il magistero medievale di Margarito d’Arezzo – La ‘Madonna delle Vertighe’ e le opere del Museo Nazionale d’Arte Medievale e Moderna di Arezzo.

L’esposizione, curata da Luisa Berretti e Rossella Cavigli, riunisce parte del corpus delle opere di Margarito e rende omaggio al suo genio creativo: l’occasione dei lavori strutturali attualmente in corso al Santuario delle Vertighe che hanno comportato il ricovero delle opere esposte in chiesa nel deposito del convento annesso, rappresenta infatti un’opportunità unica per mettere a confronto diretto il dossale con la Vergine con il Bambino in trono e storie della Vergine con santi e sante, capolavoro su fondo oro di Margarito d’Arezzo (1240 ca.-1290) e Restoro d’Arezzo (ante 1239 – post 1282), con le opere di Margarito esposte al Museo Nazionale d’Arte Medievale e Moderna di Arezzo quali la Madonna col Bambino in trono di Montelungo e i due San Francesco, uno eseguito assieme ad un collaboratore e proveniente dalla Chiesa del Convento di Sargiano, l’altro opera della bottega dell’artista, proveniente dalla Chiesa del Convento di Ganghereto a Terranuova Bracciolini.
Il dossale delle Vertighe, opera tarda di Margarito d’Arezzo eseguita in collaborazione col monaco Restoro d’Arezzo, autore dell’opera di tema astronomico dal titolo La composizione del mondo (1282), rappresenta uno dei capisaldi della pittura italiana del Duecento. Il dipinto realizzato fra il 1280 e il 1285, è stato parzialmente esposto ad Arezzo (soltanto la tavola centrale senza i due laterali) nel 2011 in occasione della mostra Il Primato dei Toscani nelle Vite del Vasari, curata da Paola Refice. La difficoltà di ottenere il prestito dell’opera – poiché esposta al pubblico nella chiesa del Santuario di Santa Maria delle Vertighe, e oggetto di venerazione da parte dei fedeli da tempo immemore – è ovviata dal fatto che in questo periodo era ricoverata in deposito e quindi già non fruibile dalla collettività.
L’iniziativa consente pertanto al pubblico e agli studiosi di ammirare il dossale da una posizione più favorevole e ravvicinata e, nel contempo, di confrontarlo con gli altri dipinti dell’artista esposti in museo.
L’esposizione nasce all’interno del progetto MUAR – Musei di Arezzo grazie all’accordo siglato tra la Direzione regionale musei della Toscana del MiC, che gestisce in Toscana 46 siti museali statali, e la Fondazione Arezzo Intour, D.M.O. pubblico privata nata nel 2018 per promuovere la destinazione turistica. In occasione dell’iniziativa, che segna una tappa importante nel rilancio delle attività del Museo Nazionale di Arte Medievale e Moderna di Arezzo dopo il potenziamento dell’orario di apertura reso possibile nei mesi scorsi dalle nuove assunzioni del MiC, la Direzione regionale musei della Toscana ha istituito un biglietto di ingresso, pari € 6, per la tariffa intera, e a € 2, per quella ridotta. Restano valide tutte le agevolazioni e le gratuità previste per l’accesso nei musei nazionali.
All’esposizione che celebra il pittore aretino si affiancano una serie di iniziative di carattere scientifico e divulgativo. Fra queste è previsto un ciclo di conferenze (tutte con inizio alle ore 16.00 e a ingresso libero) che prenderà il via martedì 13 giugno con l’intervento di Fulvio Cervini (Università degli Studi Firenze) su Medioevo versatile e anacronistico. Margarito secondo Vasari. Si prosegue poi mercoledì 28 giugno con Sonia Chiodo (Università degli Studi Firenze) che offrirà un approfondimento su Margarito d’Arezzo: fama, fraintendimenti, riscoperta; e quindi mercoledì 12 luglio con Pierluigi Licciardello (Alma Mater Studiorum Bologna) che tratterà il tema Vita religiosa e culto dei santi ad Arezzo nel Duecento.
Nel periodo dell’esposizione saranno inoltre organizzati tour guidati ai luoghi di Margarito ad Arezzo che saranno condotti dalle guide turistiche cittadine.
In particolare le visite guidate avranno inizio a partire da venerdì 26 maggio e si svolgeranno ogni venerdì alle ore 10.00 e ogni sabato alle ore 10.30 e alle ore 11.00. Ogni tour avrà una durata di circa 2 ore e comprenderà la visita alle opere di Margarito che sono oggetto dell’esposizione e a quelle conservate nella Pieve di Santa Maria e presso il Museo Diocesano. Il luogo di incontro con la guida è piazza Duomo.
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mercoledì 5 aprile 2023

Riapre al pubblico la Cripta del Santo Sepolcro a Milano

Grandi novità in Ambrosiana! A partire da giovedì 6 aprile 2023, 𝗹𝗮 𝗖𝗿𝗶𝗽𝘁𝗮 𝗱𝗶 𝗦𝗮𝗻 𝗦𝗲𝗽𝗼𝗹𝗰𝗿𝗼 𝗿𝗶𝗮𝗽𝗿𝗲 𝗱𝗲𝗳𝗶𝗻𝗶𝘁𝗶𝘃𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗮𝗹 𝗽𝘂𝗯𝗯𝗹𝗶𝗰𝗼 negli stessi giorni e orari della Pinacoteca Ambrosiana: 𝗧𝗨𝗧𝗧𝗜 𝗜 𝗚𝗜𝗢𝗥𝗡𝗜, tranne il mercoledì, 𝗱𝗮𝗹𝗹𝗲 𝟭𝟬 𝗮𝗹𝗹𝗲 𝟭𝟴 (ultimo ingresso 17.30).
Dal 6, in Cripta sarà possibile visitare "Oliviero Rainaldi. 2023 AD", un'esposizione che sintetizza la vita di Cristo in cinque episodi: nascita, infanzia, martirio, morte e resurrezione. Ma non è finita qui! Nei giorni di Pasqua e Pasquetta, Pinacoteca e Cripta saranno aperte secondo i consueti orari del Museo. Il biglietto online è raccomandato.
Segnate sul calendario. Vi aspettiamo numerosi!
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lunedì 3 aprile 2023

Cherasco Solidarietà. Una comunità curante, dalle Confraternite ad oggi

Palazzo Salmatoris di Cherasco (CN) ospita una mostra dal titolo "Cherasco Solidarietà. Una comunità curante, dalle Confraternite ad oggi" dedicata a sette secoli di storia dell’aiuto offerto dalla comunità di Cherasco ai più deboli e ai più poveri. Poveri, malati, orfani, bambine alle quali insegnare a leggere e scrivere, condannati a morte: sono alcune delle categorie di persone che varie istituzioni create dai cheraschesi nel corso del tempo, dalla fondazione della città (1243) ai giorni nostri, hanno assistito.
Dal primo hospitalis, di cui si ha notizia nel Trecento, all’assistenza offerta dal volontariato ai giorni nostri: la rassegna cheraschese offre un’interessante panoramica sulle tante istituzioni, nate nel corso dei secoli per volontà della comunità o di singoli benefattori, che hanno caratterizzato la storia sociale cittadina.
La mostra nasce per iniziativa dell’Associazione Cherasco Cultura, in collaborazione con il Comune di Cherasco, il Museo Diocesano di Alba (Mudi) e il contributo della Fondazione Cassa di risparmio di Cuneo, oltre ad alcuni sponsor privati.
Dall’Ospedale degli infermi all’Ospizio di carità, dal Monte di Pietà all’Asilo infantile urbano, solo per citare alcuni degli istituti; gli oggetti più disparati raccontano le attività e la religiosità che caratterizzavano queste realtà, molte gestite da due confraternite di laici. La pietra del sepolcro che accoglieva i corpi dei condannati a morte (assisti nelle loro ultime ore dai Battuti neri), l’atto costitutivo del Ritiro figlie maestre creato nel Settecento per dare un’istruzione anche alle bambine, il quadro di grandi dimensioni raffigurante il beato Amedeo di Savoia che fa l’elemosina ai poveri, le ricevute emesse dal Monte di pietà (fino agli anni ’50 del Novecento) per i pegni depositati dagli indigenti per ottenere un prestito, ma anche progetti, mappe, fotografie: nelle sale di Palazzo Salmatoris si possono osservare secondo un criterio cronologico che segue l’evoluzione delle forme di assistenza nel rapporto tra la comunità locale e le istituzioni dello Stato centrale, fino ai giorni nostri.
L’esposizione è stata inaugurata in Palazzo Salmatoris sabato 25 marzo, alle ore 16, e rimarrà visitabile sino a domenica 4 giugno 2023 con il seguente orario: mercoledì, giovedì e venerdì 15-19; sabato, domenica e festivi 9.30-12.30 e 15-19. Ingresso libero.
Per maggiori informazioni scrivere a cherasco.cultura@comune.cherasco.cn.it.