“Arriva” a Fermo la Cappella degli Scrovegni. Una grande mostra su
Giotto. A Fermo dal 14 al 28 aprile 2012. Il titolo è già
significativo: “L'Avvenimento secondo Giotto”. Si tratta di 40 immagini
che il grande pittore dipinse nella chiesa padovana. Nella Cappella
degli Scrovegni, Giotto ha messo in scena l'Avvenimento: quello di cui
la cristianità aveva fatto “giubilare memoria” nel 1300.
La grande mostra, curata dal prof. Roberto Filippetti, verrà allestita nel suggestivo Oratorio di san Domenico. Saranno 74 i pannelli che consentiranno di vedere a distanza ravvicinata l'opera del massimo pittore medievale. L'iniziativa ha visto il coinvolgimento di dodici universitari della facoltà di Beni Culturali che ha sede a Fermo.
Sette secoli fa, fra il 1303 e il 1305, Giotto, su commissione del banchiere padovano Enrico Scrovegni, affresca la Cappella intitolata a Santa Maria della carità.
Questa piccola chiesa romanico-gotica, concepita inizialmente per accogliere lui stesso e i suoi discendenti dopo la morte, è oggi considerata un capolavoro della pittura del Trecento italiano ed europeo e una delle massime espressioni dell'arte occidentale. Nella pittura di Giotto tutto – dalle corrispondenze verticali e orizzontali alle prospettive architettoniche, dal simbolismo dei colori a quello dei numeri – partecipa dell'avvenimento di Dio che si fa uomo.
La grande mostra, curata dal prof. Roberto Filippetti, verrà allestita nel suggestivo Oratorio di san Domenico. Saranno 74 i pannelli che consentiranno di vedere a distanza ravvicinata l'opera del massimo pittore medievale. L'iniziativa ha visto il coinvolgimento di dodici universitari della facoltà di Beni Culturali che ha sede a Fermo.
Sette secoli fa, fra il 1303 e il 1305, Giotto, su commissione del banchiere padovano Enrico Scrovegni, affresca la Cappella intitolata a Santa Maria della carità.
Questa piccola chiesa romanico-gotica, concepita inizialmente per accogliere lui stesso e i suoi discendenti dopo la morte, è oggi considerata un capolavoro della pittura del Trecento italiano ed europeo e una delle massime espressioni dell'arte occidentale. Nella pittura di Giotto tutto – dalle corrispondenze verticali e orizzontali alle prospettive architettoniche, dal simbolismo dei colori a quello dei numeri – partecipa dell'avvenimento di Dio che si fa uomo.
Un fatto storico che Giotto ha messo in scena perché
attraverso i colori e le immagini i fedeli potessero meditare sulla
vita di Maria e di Gesù, sulla Sua morte e resurrezione e sul proprio
destino di libertà in vista del Giudizio Universale.