RavennAntica arricchisce l’offerta culturale cittadina con il nuovo evento espositivo Tesori ritrovati. Il banchetto da Bisanzio a Ravenna, allestito presso il Museo Classis Ravenna
La mostra temporanea TESORI RITROVATI. IL BANCHETTO DA BISANZIO A RAVENNA, approfondisce il tema del banchetto tardoantico e presenta alcuni oggetti da mensa in argento scoperti a Cesena e nell’area archeologica dell’Antico Porto di Classe.
La narrazione prende avvio dalla documentazione del loro ritrovamento: nell’immaginario collettivo, il tema del tesoro nascosto e ritrovato per caso è al centro di numerosi rinvenimenti archeologici. In antico, molti occultamenti venivano fatti intenzionalmente per proteggere beni preziosi a fronte di una minaccia imminente (guerre, lotte civili, epidemie). Il sotterramento, nelle intenzioni di chi lo ha fatto doveva essere provvisorio e con la speranza del recupero. In realtà, come nel caso degli oggetti in mostra, spesso si rivela definitivo perché per molte ragioni non è stato possibile recuperarli: da qui il titolo Tesori ritrovati.
I ceti dirigenti della tarda antichità hanno molti modi per autorappresentarsi. Uno dei principali è commissionare oggetti preziosi ad artigiani specializzati. Un settore di grande prestigio è quello dell’argenteria: coppe, boccali, posate e grandi piatti sono tra gli oggetti più richiesti dalle aristocrazie. Spesso questi oggetti recano delle raffigurazioni di miti antichi o scene agresti e di banchetto. Il senso di queste rappresentazioni si giustifica nei modelli della loro committenza. Importanti personaggi vogliono comunicare il loro status symbol, le loro radici culturali. In molti casi si tratta di prodotti di alta qualità realizzati nei più importanti centri culturali dell’Impero.
La mostra, promossa e organizzata dalla Fondazione Parco Archeologico di Classe – RavennAntica, dal Comune di Ravenna – Assessorato alla Cultura e dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Ravenna, Forlì – Cesena e Rimini, si inserisce perfettamente nel percorso espositivo del Classis Ravenna approfondendone alcuni aspetti: attraverso la selezione degli oggetti esposti, fornisce un focus ed una riflessione sulla ritualità del banchetto tardoantico. Inoltre, grazie al confronto tra i piatti provenienti dal Museo Archeologico di Cesena e il Tesoretto di Classe, composto da sette cucchiai e una patera, è possibile tracciare la storia e l’evoluzione del simposio, comprenderne la ritualità, valorizzando e mettendo in dialogo le diverse realtà museali del territorio, favorendo uno scambio di saperi e conoscenze sul nostro passato.
L’esposizione sarà aperta al pubblico fino al 20 settembre 2020 con i seguenti orari: tutti i giorni 10.00 – 19.00
Per informazioni: 0544 473717 oppure www.ravennantica.it.
La mostra temporanea TESORI RITROVATI. IL BANCHETTO DA BISANZIO A RAVENNA, approfondisce il tema del banchetto tardoantico e presenta alcuni oggetti da mensa in argento scoperti a Cesena e nell’area archeologica dell’Antico Porto di Classe.
La narrazione prende avvio dalla documentazione del loro ritrovamento: nell’immaginario collettivo, il tema del tesoro nascosto e ritrovato per caso è al centro di numerosi rinvenimenti archeologici. In antico, molti occultamenti venivano fatti intenzionalmente per proteggere beni preziosi a fronte di una minaccia imminente (guerre, lotte civili, epidemie). Il sotterramento, nelle intenzioni di chi lo ha fatto doveva essere provvisorio e con la speranza del recupero. In realtà, come nel caso degli oggetti in mostra, spesso si rivela definitivo perché per molte ragioni non è stato possibile recuperarli: da qui il titolo Tesori ritrovati.
I ceti dirigenti della tarda antichità hanno molti modi per autorappresentarsi. Uno dei principali è commissionare oggetti preziosi ad artigiani specializzati. Un settore di grande prestigio è quello dell’argenteria: coppe, boccali, posate e grandi piatti sono tra gli oggetti più richiesti dalle aristocrazie. Spesso questi oggetti recano delle raffigurazioni di miti antichi o scene agresti e di banchetto. Il senso di queste rappresentazioni si giustifica nei modelli della loro committenza. Importanti personaggi vogliono comunicare il loro status symbol, le loro radici culturali. In molti casi si tratta di prodotti di alta qualità realizzati nei più importanti centri culturali dell’Impero.
La mostra, promossa e organizzata dalla Fondazione Parco Archeologico di Classe – RavennAntica, dal Comune di Ravenna – Assessorato alla Cultura e dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Ravenna, Forlì – Cesena e Rimini, si inserisce perfettamente nel percorso espositivo del Classis Ravenna approfondendone alcuni aspetti: attraverso la selezione degli oggetti esposti, fornisce un focus ed una riflessione sulla ritualità del banchetto tardoantico. Inoltre, grazie al confronto tra i piatti provenienti dal Museo Archeologico di Cesena e il Tesoretto di Classe, composto da sette cucchiai e una patera, è possibile tracciare la storia e l’evoluzione del simposio, comprenderne la ritualità, valorizzando e mettendo in dialogo le diverse realtà museali del territorio, favorendo uno scambio di saperi e conoscenze sul nostro passato.
L’esposizione sarà aperta al pubblico fino al 20 settembre 2020 con i seguenti orari: tutti i giorni 10.00 – 19.00
Per informazioni: 0544 473717 oppure www.ravennantica.it.