lunedì 22 luglio 2013
venerdì 19 luglio 2013
Da Donatello a Lippi. Officina pratese
Nel Quattrocento a Prato accade qualcosa di miracoloso: i migliori artisti dell'epoca si
riuniscono tra le sue mura, realizzando capolavori insuperati del primo Rinascimento e gettando le basi per
i grandi maestri del Cinquecento.
Donatello, Michelozzo, Maso di Bartolomeo, Paolo Uccello e Filippo Lippi trasformano Prato in un vero e proprio
laboratorio artistico: la gloriosa Officina pratese. I bravi maestri sperimentano nuove idee e soluzioni,
sviluppando un innovativo stile scenico, teatralizzante e spettacolare che farà scuola nei secoli a venire.
La grande mostra 'Da Donatello a Lippi. Officina pratese', in programma dal 13 settembre 2013 al 13 gennaio 2014 al Museo di Palazzo Pretorio, fa rivivere questa magica atmosfera cittadina, riunendo
per la prima volta oltre sessanta opere provenienti da tutto il mondo, chiamate a testimoniare uno dei momenti più
alti della storia dell'arte di tutti i tempi. L'esposizione è una lente d'ingrandimento ideale per cogliere le ricerche
degli artisti visionari del laboratorio pratese, e per apprezzare al meglio i capolavori racchiusi nei più bei
monumenti di Prato.
La mostra è dunque un percorso affascinante in quest'Officina artistica del Quattrocento, alla scoperta dei suoi maestri,
dei loro capolavori e di come questi decenni hanno influenzato la storia dell'arte, per sempre.
Aperto tutti i giorni dalle 10 alle 19Chiuso il martedì e il 25 dicembre
La biglietteria chiude un'ora prima
Informazioni e prenotazioni: Tel. 0574 - 193499.
martedì 9 luglio 2013
Il Tesoretto di Montecassino esposto a Roma
Prosegue fino al 30 settembre 2013 la mostra del "Tesoretto di Montecassino".
Il Museo Nazionale dell'Alto Medioevo espone per la prima volta il c.d. "Tesoretto di Montecassino".
Costituito da una fibula aurea a disco ornata da gemme e da 29 monete d’oro databili tra i secc. XI-XII proviene dal Lazio meridionale, ove fu rinvenuto nel 1898, presso la Badia di Cassino. Successivamente il complesso venne separato: le monete furono depositate presso il Medagliere del Museo Nazionale Romano, mentre la fibula fu affidata al Museo Nazionale dell’Alto Medioevo. Il recente accorpamento tra le Soprintendenze archeologiche di Roma e Ostia offre l'occasione per la riunificazione di questa importante e preziosa testimonianza del periodo medievale.
Costituito da una fibula aurea a disco ornata da gemme e da 29 monete d’oro databili tra i secc. XI-XII proviene dal Lazio meridionale, ove fu rinvenuto nel 1898, presso la Badia di Cassino. Successivamente il complesso venne separato: le monete furono depositate presso il Medagliere del Museo Nazionale Romano, mentre la fibula fu affidata al Museo Nazionale dell’Alto Medioevo. Il recente accorpamento tra le Soprintendenze archeologiche di Roma e Ostia offre l'occasione per la riunificazione di questa importante e preziosa testimonianza del periodo medievale.
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Ubicazione:
Viale Lincoln, 3, 00144 Roma, Italia
venerdì 5 luglio 2013
La scrittura. Mostra di manoscritti e arte antica
Dal
13 luglio al 29 settembre 2013 negli splendidi spazi della Rocca
Ubaldinesca a Sassocorvaro (Pu) sarà esposta la mostra “La scrittura”.
L'esposizione, organizzata da Ernesto Paleani Editore in collaborazione
con la Pro Loco, il Comune e la Biblioteca di Sassocorvaro (Fondo
Battelli), e con l’Archivio di Stato di Pesaro, proporrà al pubblico una
selezione di importanti documenti e manoscritti antichi in varie
lingue: arabo, turco, ebraico yemenita, copto, giapponese, sanscrito,
tibetano, latino, greco, antico irlandese, albanese e mongolo. La
rilevanza scientifica dell'evento è data anche dal fatto che in
quest'occasione sarà presentato, per la prima volta, un corposo nucleo
di documenti inediti dell’Archivio di Stato di Pesaro su Sassocorvaro,
alcuni dei quali contenenti interessanti scoperte compiute dallo
studioso ed editore Ernesto Paleani. La rassegna si chiude con i
manoscritti del Fondo Battelli custoditi nell’Archivio comunale di
Sassocorvaro. Ad inaugurare l'evento sarà, sabato 13 luglio alle ore
9,30, l'omonimo convegno che si terrà in Rocca presso il Teatro.
La mostra, curata da Ernesto Paleani con la collaborazione di Daniela Renzi, Emanuele Fabbri, Fabio Fraternali, Roberto Brugnettini, Giorgio Marinelli e Gildardo Rengucci, è realizzata grazie all'intervento di vari studiosi e specialisti: per l'Ogam irlandese la dott.ssa Elena Percivaldi (storica medievista), per l'epigrafia paleocristiana la dott.ssa Maria Teresa Paleani (archeologa del Pontificio Istituto di Archeologia cristiana), per la toponomastica locale il dott. Ernesto Paleani (archivista, storico della archeologia e della cartografia), Salvatore Fiori (storico), Roberto Bernacchia (archivista e storico) per un manoscritto inedito templare in latino con sigillo inedito templare (collezione privata), Marco Meccarelli per la scrittura cinese, Shri Rajanji per il sanscrito.
La mostra, curata da Ernesto Paleani con la collaborazione di Daniela Renzi, Emanuele Fabbri, Fabio Fraternali, Roberto Brugnettini, Giorgio Marinelli e Gildardo Rengucci, è realizzata grazie all'intervento di vari studiosi e specialisti: per l'Ogam irlandese la dott.ssa Elena Percivaldi (storica medievista), per l'epigrafia paleocristiana la dott.ssa Maria Teresa Paleani (archeologa del Pontificio Istituto di Archeologia cristiana), per la toponomastica locale il dott. Ernesto Paleani (archivista, storico della archeologia e della cartografia), Salvatore Fiori (storico), Roberto Bernacchia (archivista e storico) per un manoscritto inedito templare in latino con sigillo inedito templare (collezione privata), Marco Meccarelli per la scrittura cinese, Shri Rajanji per il sanscrito.
L'esposizione è così strutturata:
presso la Torre Battelli
a) documenti, disegni, mappe e cabrei scoperti dell’Archivio di Stato di Pesaro;
c) scultura del X secolo (collezione Paleani) con iscrizione;
d) Madonna del Buon Consiglio (scrittura su tela);
e) Stampa di Loreto (scrittura su veduta).
Presso il Torrione Rocca
selezione di manoscritti (Fondo Battelli, Collezione Paleani, et alia) in:
1) arabo;
2) turco;
3) ebraico yemenita;
4) copto;
5) giapponese;
6) sanscrito;
7) tibetano;
8 ) latino;
9) ogam irlandese;
10) albanese
11) mongolo;
12) altre lingue
presso la Torre Battelli
a) documenti, disegni, mappe e cabrei scoperti dell’Archivio di Stato di Pesaro;
c) scultura del X secolo (collezione Paleani) con iscrizione;
d) Madonna del Buon Consiglio (scrittura su tela);
e) Stampa di Loreto (scrittura su veduta).
Presso il Torrione Rocca
selezione di manoscritti (Fondo Battelli, Collezione Paleani, et alia) in:
1) arabo;
2) turco;
3) ebraico yemenita;
4) copto;
5) giapponese;
6) sanscrito;
7) tibetano;
8 ) latino;
9) ogam irlandese;
10) albanese
11) mongolo;
12) altre lingue
Sassocorvaro (Pu), Rocca Ubaldinesca (Via Crescentini)
Info: Tel. 0722 76177, http:// www.comune.sassocorvaro.pu. it/
Orari: tutti i giorni, 9.30-12.30 / 15.00–19.00
Ingresso: intero € 4.00 / ridotto € 2.50 (con ingresso al Museo Arca dell'Arte)
Info: Tel. 0722 76177, http://
Orari: tutti i giorni, 9.30-12.30 / 15.00–19.00
Ingresso: intero € 4.00 / ridotto € 2.50 (con ingresso al Museo Arca dell'Arte)
giovedì 4 luglio 2013
Tabulæ Pictæ. Pettenelle e Cantinelle. A Cividale tra Medioevo e Rinascimento
Cividale del Friuli, la città longobarda per eccellenza ospita dal 13
luglio al 29 settembre 2013, negli spazi di Palazzo de Nordis, la
mostra “Tabulæ Pictæ. Pettenelle e Cantinelle. A Cividale tra Medioevo e
Rinascimento”, evento atteso da anni e promosso dall’Accademia
culturale musicale Harmonia. Oltre a presentare per la prima volta al
pubblico alcuni fra i più pregevoli cicli pittorici di ambiente
friulano, per la varietà dei soggetti illustrati e per l’assoluta
fedeltà di rappresentazione presente in molte iconografie, l’esposizione
consentirà di far conoscere alcuni aspetti della cultura materiale
cividalese fra Medioevo e Rinascimento. I diversi argomenti saranno
affrontati prendendo spunto dalle raffigurazioni presenti nelle
pettenelle, che fungono da prezioso fil rouge dell’intera mostra,
integrando l’esposizione con esemplari originali, ricostruzioni,
fotoriproduzioni e modelli. Per questo motivo, saranno coinvolti esperti
di differenti settori: studiosi della storia e della società
cividalesi, storici dell’arte, della cultura materiale, di araldica,
iconologia, dell’abbigliamento, delle produzioni artigiane, delle armi,
della musica e degli strumenti musicali.
Il percorso espositivo è articolato in sezioni. “Cividale fra la fine
del XIV secolo e la prima metà del XVI”: vita politica, civica e
amministrativa, sviluppo urbano, nobili, imprenditori, artigiani, l’arte
e la musica. “Le pettenelle dipinte”: risultanze tecniche, proposte di
lettura dei cicli pittorici, araldica, abbigliamento, armi e armati,
strumenti musicali, fisiognomica, confronti con realizzazioni analoghe
nell’immediato Veneto, in Slovenia, in Carinzia. “Le cantinelle
dipinte”: risultanze tecniche, tipologie d’ornato.
Aperture: giovedì, venerdì, sabato e domenica dalle ore 11 alle 19 con
orario continuato e ingresso libero. All’inaugurazione, che si terrà il
13 luglio 2013, alle ore 17, negli spazi di Palazzo de Nordis saranno
presenti, tra gli altri, il curatore Grattoni D’Arcano, il
sovrintendente regionale Luca Caburlotto, il presidente di Harmonia
Paola Gasparutti, i rappresentanti del Comune di Cividale del Friuli,
della Fondazione Crup, della Banca di Cividale, della Provincia di Udine
e della Regione Fvg. Informazioni www.accademiaharmonia.org,
info@accademiaharmonia.org; +39 347 1031738.
In questi ultimi anni, nel corso dei numerosi interventi di restauro
condotti in Cividale del Friuli a séguito dei danni patiti nei terremoti
del 1976, sono riemersi alcuni importanti soffitti lignei dipinti
databili, a seconda dei casi, a un periodo compreso fra l’inizio del XV
secolo e i primi decenni del XVI. Le strutture, spesso rimaste occultate
per secoli da controsoffittature seriori in arelle intonacate,
generalmente sono costituite da travi squadrate in larice sostenute da
travi di banchina su mensoline in pietra sagomata, con soprastante
tavolato ornato da cantinelle – strette assicelle che chiudevano le
fughe fra le tavole – decorate a tempera. Lo spazio fra trave e trave è
ornato da pettenelle dipinte, sempre a tempera, con soggetti diversi:
scene di vario genere, stemmi, racemi, ritratti.
Le pettenelle dei diversi cicli, parte ancora in situ, parte tolte
dalla collocazione originaria e ora in collezioni private, si
inseriscono in quel composito filone ampiamente documentato in Friuli;
in certi casi, strette assonanze fra esempi cividalesi e altri esistenti
(o provenienti) da altre zone del Friuli, ne fanno addirittura
ipotizzare identità di botteghe, in particolare per quelle realizzazioni
di più alta resa qualitativa, aggiornata su quanto andava maturando nel
resto dell’Italia, massimamente in area venetopadana. La mostra
consentirà di fare il punto sui cicli cividalesi, per la maggior parte
inediti e rintracciati nel corso di recentissime indagini sul
territorio. Vuole anche approfondire il contesto storico, sociale e
artistico cittadino del periodo compreso tra la fine del XIV secolo e
gli inizi del XVI.
Comitato scientifico
Luca Caburlotto (Soprintendenza per i beni storici, artistici, etnoantropologici del Friuli Venezia Giulia); Maria Grazia Cadore (Soprintendenza per i beni storici, artistici, etnoantropologici del Friuli Venezia Giulia); Paolo Casadio (Soprintendenza per i beni storici, artistici, etnoantropologici del Friuli Venezia Giulia); Maurizio d’Arcano Grattoni (Dipartimento di storia e tutela dei beni culturali – Università degli studi di Udine); Caterina Furlan (Dipartimento di storia e tutela dei beni culturali – Università degli studi di Udine).
Luca Caburlotto (Soprintendenza per i beni storici, artistici, etnoantropologici del Friuli Venezia Giulia); Maria Grazia Cadore (Soprintendenza per i beni storici, artistici, etnoantropologici del Friuli Venezia Giulia); Paolo Casadio (Soprintendenza per i beni storici, artistici, etnoantropologici del Friuli Venezia Giulia); Maurizio d’Arcano Grattoni (Dipartimento di storia e tutela dei beni culturali – Università degli studi di Udine); Caterina Furlan (Dipartimento di storia e tutela dei beni culturali – Università degli studi di Udine).
mercoledì 3 luglio 2013
Nuovo allestimento per il Museo del Castello di Piombino
Dal 13 luglio 2013 il Museo del Castello e delle
Ceramiche Medievali di Piombino apre le porte al pubblico in una veste
rinnovata, che insieme valorizzerà il monumento e racconterà la storia
della città in epoca medievale, esponendo i frutti delle ultime scoperte
archeologiche sul territorio. L'inaugurazione si svolgerà sabato 13
luglio alle ore 18,00 presso il museo.
Con questo nuovo allestimento il Castello non
sarà più semplicemente il museo di se stesso, ma racconterà la storia
della Piombino medievale, attraverso un nastro rosso su cui si
distendono ricostruzioni, testi, reperti, dispositivi interattivi,
immagini, video e suoni. Saranno così comprensibili i risultati di scavo
archeologico della volta dell’abside della chiesa di Sant’Antimo sopra i
Canali che hanno messo in luce oltre seicento esemplari di ceramiche
medievali; proprio dal ritrovamento di queste ceramiche, effettuato nel
2003 in concomitanza con i lavori di restauro della chiesa, il nuovo
progetto di allestimento museale trae la sua origine.
Il progetto, curato da Giovanna Bianchi dell’Università di Siena, Dipartimento di Archeologia e Storia delle Arti in collaborazione con i progettisti Giuseppe Bartolini e Simonetta Fiamminghi, si basa su una rilettura complessiva del precedente museo del castello e della città.
Al suo interno, articolato in tre livelli e in tre diversi percorsi espositivi, si snoderanno in un unico racconto il museo del Castello (al piano terra), la mostra permanente delle ceramiche di Sant’Antimo (al primo piano) e il museo della storia della città -sulla formazione e sullo sviluppo di Piombino dall’epoca medievale fino all’età moderna- (al secondo piano).
La cronologia delle ceramiche esposte, compresa nella prima metà del XIII secolo, la loro provenienza e tipologia (maioliche arcaiche di produzione pisana, ceramiche prodotte a Savona, ceramiche di importazione da varie parti del Mediterraneo) rendono questo uno dei ritrovamenti più importanti a livello nazionale nel campo dello studio della ceramica medievale. In occasione del restauro della chiesa furono inoltre rimossi dalla torre campanaria i bacini ceramici apposti come originaria decorazione architettonica, anch’essi testimonianza, nel XIII secolo, di una circolazione di prodotti ceramici relativa a più contesti del Mediterraneo.
I successivi studi di tali reperti e della stessa chiesa, confluiti nel 2007 in una pubblicazione a cura di Giovanna Bianchi e Graziella Berti, hanno evidenziato come le vicende della chiesa di S. Antimo sopra i Canali e delle sue ceramiche fossero collegate alla storia di Piombino nella prima metà del 1200. Il cantiere della chiesa fu, infatti, una sorta di baricentro di riferimento rispetto ad una più ampia e coeva progettazione.
Negli anni passati anche un altro monumento importante della Piombino medievale, come la Fonte ai Canali, è stato sottoposto a restauro e, in tale occasione, per decisione della stessa Soprintendenza ai Beni Artistici, sono state rimosse le teste zoomorfe della fonte da cui scaturisce l’acqua. Tali teste, restaurate da Luca Giannitrapani su incarico della Soprintendenza stessa, troveranno la loro giusta collocazione in questo nuovo percorso museale.
Per consentire una lettura unica di queste sezioni il progetto propone un sistema di allestimenti e di esposizione nuovo e adatto alla valorizzazione dei reperti e dei materiali, ricco anche di arredi tecnologici, schermi, punti informativi.
Il progetto, curato da Giovanna Bianchi dell’Università di Siena, Dipartimento di Archeologia e Storia delle Arti in collaborazione con i progettisti Giuseppe Bartolini e Simonetta Fiamminghi, si basa su una rilettura complessiva del precedente museo del castello e della città.
Al suo interno, articolato in tre livelli e in tre diversi percorsi espositivi, si snoderanno in un unico racconto il museo del Castello (al piano terra), la mostra permanente delle ceramiche di Sant’Antimo (al primo piano) e il museo della storia della città -sulla formazione e sullo sviluppo di Piombino dall’epoca medievale fino all’età moderna- (al secondo piano).
La cronologia delle ceramiche esposte, compresa nella prima metà del XIII secolo, la loro provenienza e tipologia (maioliche arcaiche di produzione pisana, ceramiche prodotte a Savona, ceramiche di importazione da varie parti del Mediterraneo) rendono questo uno dei ritrovamenti più importanti a livello nazionale nel campo dello studio della ceramica medievale. In occasione del restauro della chiesa furono inoltre rimossi dalla torre campanaria i bacini ceramici apposti come originaria decorazione architettonica, anch’essi testimonianza, nel XIII secolo, di una circolazione di prodotti ceramici relativa a più contesti del Mediterraneo.
I successivi studi di tali reperti e della stessa chiesa, confluiti nel 2007 in una pubblicazione a cura di Giovanna Bianchi e Graziella Berti, hanno evidenziato come le vicende della chiesa di S. Antimo sopra i Canali e delle sue ceramiche fossero collegate alla storia di Piombino nella prima metà del 1200. Il cantiere della chiesa fu, infatti, una sorta di baricentro di riferimento rispetto ad una più ampia e coeva progettazione.
Negli anni passati anche un altro monumento importante della Piombino medievale, come la Fonte ai Canali, è stato sottoposto a restauro e, in tale occasione, per decisione della stessa Soprintendenza ai Beni Artistici, sono state rimosse le teste zoomorfe della fonte da cui scaturisce l’acqua. Tali teste, restaurate da Luca Giannitrapani su incarico della Soprintendenza stessa, troveranno la loro giusta collocazione in questo nuovo percorso museale.
Per consentire una lettura unica di queste sezioni il progetto propone un sistema di allestimenti e di esposizione nuovo e adatto alla valorizzazione dei reperti e dei materiali, ricco anche di arredi tecnologici, schermi, punti informativi.
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Ubicazione:
Viale del Popolo, 57025 Piombino LI, Italia
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