sabato 23 settembre 2017

"Legati da una cintola" mostra a Prato

Il museo di Palazzo Pretorio ospita "Legati da una Cintola - L'Assunta di Bernardo Daddi e l'Identità di una Città". Anche grazie ai prestiti di importanti istituzioni, come il Metropolitan Museum di New York e i Musei Vaticani, è stato possibile realizzare un percorso espositivo che unisce storia e tradizione e che, soprattutto, intreccia il simbolo dell'identità della città con il motore delle vicende artistiche di Prato.
Un simbolo religioso e civile, fulcro delle vicende artistiche di Prato ed elemento cardine della sua identità: la Sacra Cintola, la cintura della Vergine custodita nel Duomo che per secoli è stata il tesoro più prezioso di Prato, sarà al centro del nuovo allestimento del Museo di Palazzo Pretorio.
Un tema, quello della reliquia pratese, che consente di accendere un fascio di luce intenso su un'età di grande prosperità per Prato, il Trecento, a partire dalle committenze ad artisti di primo ordine come lo scultore Giovanni Pisano e il pittore Bernardo Daddi, che diedero risonanza alla devozione mariana a Prato come vero e proprio culto civico. La mostra prende spunto da quel prezioso simbolo dall'innegabile valore identitario per intrecciare i fili di un racconto che parla della città e del suo ricco patrimonio di cultura e bellezza custodito sul territorio e riconoscibile al di fuori dei confini locali.
L'origine del culto della sacra cintola affonda le sue radici nel XII secolo, la leggenda vuole che la cintura, consegnata a San Tommaso dalla Madonna al momento dell'Assunzione, sia stata portata a Prato verso il 1141 dal mercante pratese Michele e da questi donata in punto di morte, nel 1172, al proposto della pieve. Fra Due e Trecento la reliquia assurse al ruolo di vero e proprio segno dell'elezione della città, santificata da una così preziosa vestigia miracolosamente giunta dalla Terra Santa, e divenne motore delle vicende artistiche pratesi.
Anche il Duomo di Prato sarà parte integrante di un percorso che permetterà ai visitatori di entrare nella cappella della Cintola, abitualmente preclusa alla visita, e ammirare il ciclo di affreschi realizzati da Agnolo Gaddi.
Da venerdì 8 settembre 2017 a domenica 14 gennaio 2018
Aperto tutti i giorni (eccetto il martedì non festivo) con orario continuato dalle 10.30 alle 18.30. Chiuso per la festività di Natale.

domenica 10 settembre 2017

L’alba delle autonomie. Statuti comunali piemontesi

Le origini di questi documenti affondano nel Medioevo e rappresentano un punto di partenza ideale della storia della normativa e della regolamentazione locale. Ecco perché il Consiglio regionale del Piemonte ha deciso di curare e promuovere la mostra itinerante "L’alba delle autonomie. Statuti comunali piemontesi" inaugurata a Sommariva del Bosco, all’Auditorium Vittorio Amedeo Seyssel d’Aix (piazza Caduti per la libertà). Saranno presentate al pubblico le riproduzioni di alcuni preziosi volumi di Statuti medievali, custoditi a Torino nella Biblioteca della Regione Piemonte, che testimoniano la nascita e lo sviluppo delle identità territoriali e della partecipazione dei cittadini alla vita pubblica.
Della collezione della Biblioteca regionale fanno parte, tra gli altri, le riproduzioni a stampa degli Statuti della città di Biandrate, Cannobio, Asti, Vercelli, Alessandria, Novara, Cuneo, Fossano, Novi Ligure.
Interverranno il professor Rinaldo Comba, ordinario dell’Università di Milano e presidente della Società degli Studi storici di Cuneo e il professor Francesco Panero, ordinario dell’Università di Torino.
La mostra è introdotta da dieci pannelli esplicativi – curati dal professor Comba – che illustrano l’importanza dei primi Statuti comunali: essi regolavano in autonomia la vita della popolazione in ogni suo aspetto (doveri e libertà, giustizia, ambiente, sanità pubblica).
Il percorso è completato da un video in cui esperti giuristi e docenti di storia medievale illustrano le origini e le caratteristiche della storia municipale piemontese: Rinaldo Comba, Alessandro Barbero, Elisa Mongiano, Francesco Panero, Gian Savino Pene Vidari, Alessandro Vitale Brovarone.
La mostra “L’alba delle autonomie” rimarrà aperta al pubblico fino al 24 settembre 2017 con il seguente orario:  sabato e domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18. Ingresso libero.
Info: Biblioteca della Regione Piemonte “Umberto Eco”: tel. 011.5757.844 E-mail: centro.autonomie@cr.piemonte.it

lunedì 4 settembre 2017

Longobardi. Un popolo che cambia la storia

Castello Visconteo di Pavia, dal 1 settembre al 3 dicembre 2017
Dopo la fine dell’Impero d’Occidente, l’Italia, sotto il dominio dei Goti, era rimasta il cuore economico, culturale e religioso dell’Europa. Tutti i tentativi di riunire l’antico Impero si infrangono nel 568 con l’arrivo di un popolo “invasore”: i Longobardi. Da quel momento la storia dell’Italia non sarà più la stessa.
Gli "uomini dalle lunghe barbe" danno il via a quel lunghissimo periodo di frammentazione politica della Penisola che si protrae sino al Risorgimento. Ma, la storia di questo Popolo è anche il racconto di grandi sfide economiche e sociali, di relazioni e mediazioni tra Mediterraneo e Nord Europa, di secoli di guerre e scontri, di alleanze strategiche e contaminazioni culturali tra differenti popolazioni, di grandi personalità. Un’epopea che ha visto Pavia diventare capitale del Regno Longobardo e il Sud Italia, con il Ducato di Benevento, memoria e retaggio sino a oltre metà del XI secolo del dominio pavese abbattuto da Carlo Magno nel 774.
Oltre 300 opere provenienti da più di 80 Musei ed enti prestatori italiani e stranieri sono pronte a svelare la grande storia dei Longobardi. Un viaggio attraverso i momenti cruciali della saga longobarda reso ancora più unico dagli approfondimenti multimediali che accompagnano il visitatore in mostra: ologrammi, video  e touchscreen.
Un grande evento internazionale in tre sedi, la cui prima tappa è proprio Pavia che torna ad essere idealmente capitale, per una delle più originali mostre mai realizzate sui Longobardi.
  • Pavia, Castello Visconteo: 1 settembre – 3 dicembre 2017
  • Napoli, Museo Archeologico Nazionale: 15 dicembre 2017 – 25 marzo 2018
  • San Pietroburgo, Museo Statale Ermitage: aprile – giugno 2018
Tutte le informazioni e il programma completo sul sito ufficiale della mostra !