venerdì 28 giugno 2019

"Barche et navili". Immagini, idee e scritti navali di Leonardo da Vinci

Al Museo della Marineria di Cesenatico, da sabato 29 giugno (inaugurazione alle ore 21,00) a domenica 8 settembre 2019, una mostra - 'Barche et navili' - racconta interessi e studi di Leonardo da Vinci in campo navale: rappresentazioni, disegni, studi riferiti a barche, navi e alle loro attrezzature. La mostra, a cura di Marco Bonino, permetterà di fare un viaggio nella storia della marineria italiana e negli studi di ingegneria militare che Leonardo fece in uno dei momenti più interessanti del Rinascimento a confine tra due mondi: quello medievale ormai alla fine e con lampi di modernità già alle porte. 
L'esposizione - che Cesenatico propone nel 500° della morte - inizia dalle raffigurazioni di navi nell'arte del 400 e dalla tradizione degli ingegneri civili e militari del tardo medioevo, che Leonardo arricchisce con le sue osservazioni sulle imbarcazioni incontrate e con studi originali. Anche in campo militare sono presenti innovazioni, come l'applicazione delle artiglierie e diversi mezzi d'assalto.

venerdì 21 giugno 2019

"Leonardo e la sua grande scuola" mostra a Venezia

Palazzo Giustinian Lolin, sede della Fondazione Ugo e Olga Levi onlus, ospita in collaborazione con la Fondazione Venezia 2000 dal 31 maggio al 25 agosto 2019 un importante tributo al genio di Leonardo Da Vinci, in occasione delle celebrazioni del cinquecentenario dalla scomparsa: la mostra “Leonardo e la sua grande scuola”, a cura di Nicola Barbatelli in collaborazione con altri studiosi internazionali. Con 24 opere esposte – di cui due disegni attribuiti al genio toscano – il progetto pone l’accento, non solo sull’opera del grande Maestro, ma soprattutto sulle straordinarie pitture dei suoi seguaci – tra cui Giampietrino, Marco d’Oggiono, Cesare da Sesto, Salaì, Bernardino Luini – e il loro dialogo con la poetica artistica di Leonardo.
La mostra costituisce inoltre la prima di un tour internazionale che porterà le opere in Cina, alla fine del periodo espositivo veneziano: il tour cinese della mostra aprirà al CAFAM di Pechino il 15 settembre e proseguirà con tappe a Shanghai e Shenzhen.
Giunto a Milano nel 1482 – spiega nel saggio presente nel catalogo della mostra la studiosa Giovanna Nepi Sciré - Leonardo impiegò aiuti nella sua bottega, arrivando ad una presenza molto numerosa soprattutto negli anni 1489-90 [...]. Essi contribuirono alla fortuna ed alla diffusione delle sue invenzioni, copiate talvolta nello stesso momento della loro creazione, anzi spesso egli delegava loro la traduzione pittorica di un’idea grafica, lasciando a disposizione schizzi e studi, cosicchè vano sarebbe cercarne il prototipo. E progressivamente si assiste al nascere di una generazione di artisti che domina la produzione pittorica dei primi decenni del nuovo secolo e il cui merito principale è stato quello di diffondere lo stile innovativo di Leonardo in molte aree italianeed europee: in Lombardia, prima di tutto, ma anche a Venezia, in Canton Ticino, in Valtellina, nelle Fiandre, in Francia e persino nella penisola iberica."
Potete trovare tutte le informazioni sul sito ufficiale della mostra !

giovedì 6 giugno 2019

Il Codex Astensis in mostra a Asti

Da giovedì 6 giugno a domenica 7 luglio 2019 la Fondazione Asti Musei, in collaborazione con il Comune di Asti, la Soprintendenza per i beni archivistici e librari e l’Archivio storico del Comune, espone nel salone d’onore di Palazzo Mazzetti il Codex Astensis, per farlo conoscere al maggior numero possibile di visitatori, astigiani e turisti. Un’occasione unica per ammirare il più importante documento storico della nostra città all’interno del palazzo barocco più rappresentativo della storia astigiana, sede della pinacoteca civica.
Il Codex Astensis, noto anche come Codice Malabayla, è una raccolta trecentesca splendidamente illustrata di cronache e documenti medievali che riguardano la città di Asti  dal 1065 al 1353, oggi conservato presso l’Archivio del Comune di Asti e normalmente visibile solo su prenotazione.
Il Codex, (380 carte legate in 45 fascicoli) è un vero e proprio liber iurium, un libro di leggi, raccolta di diritti della città di Asti, suddiviso in cinque parti: la Cronaca di Ogerio Alfieri, i privilegi e diplomi imperiali concessi al Comune, i documenti relativi ai territori ultra Tanagrum, quelli relativi alle terre citra Tanagrum e una quinta parte contenente diversi atti e scritture.
Il manoscritto, in elegante e professionale minuscola cancelleresca, presenta capilettera riccamente ornati ed è corredato da 105 miniature: le prime 6 raffigurano personaggi illustri della città e dell’impero, mentre le rimanenti 99 illustrano i territori intorno alla città.
Una prima esposizione astigiana del Codex Astensis risale al 1971, nell’ambito della manifestazione “Archivi e cultura in Asti”; più recentemente il documento è stato esibito nella mostra “Dai Visconti agli Sforza”, allestita a Palazzo Reale a Milano nel 2015.
I visitatori avranno la possibilità di esplorare l’intero repertorio delle 105 splendide miniature – attribuite in buona parte a Giovannino de’ Grassi, uno dei massimi esponenti del tardo gotico italiano – grazie alla proiezione su schermo delle immagini salvate su supporto digitale, strumento importantissimo a cui è ricorsa la Città nell’ottica della conservazione di un bene archivistico assai fragile.
Una breve introduzione storica e artistica su tre pannelli completerà l’esposizione, raccontando anche episodi curiosi e sconosciuti come le vicende legate al Codex e al suo arrivo ad Asti grazie a Quintino Sella.
La mostra sarà visitabile acquistando lo Smarticket nei consueti orari di apertura della Fondazione Asti Musei (da martedì a venerdì, 10-19)
Per informazioni: info@fondazioneastimusei.it;  0141.530403.