Albrecht Dürer. La collezione Remondini propone, per la prima
volta in modo integrale, da sabato 20 aprile a lunedì 30 settembre 2019 a Bassano del Grappa (VI), il tesoro grafico di Albrecht Dürer
(1471-1528), patrimonio delle raccolte museali bassanesi. Un corpus di
214 incisioni che, per ampiezza e qualità, è classificato, con quello
conservato all'Albertina Museum di Vienna, il più importante e completo
al mondo.
La Città di Bassano del Grappa ha scelto questo straordinario omaggio al
genio di Dürer per celebrare la riapertura di Palazzo Sturm, a
conclusione dell’ultima campagna di restauro che ha integralmente
restituito alle visite il magnifico gioiello di architettura e arte,
sede ideale per l’esposizione delle opere grafiche di Albrecht Dürer.
Palazzo Sturm accoglie, infatti, il Museo dell’Incisione Remondini che
conserva e presenta, in modo estesamente suggestivo, le creazioni della
mitica dinastia di stampatori bassanesi, specializzati in raffinate
edizioni e in stampe popolari che, tra ‘600 e ‘700, hanno saputo
diffondere in tutto il mondo.
Ma i Remondini furono anche attenti collezionisti d’arte. Nelle loro
importantissime raccolte, oggi patrimonio dei Civici Musei, si trovano
ben 8500 opere di grafica tra le quali spiccano i nomi dei grandi
maestri europei del Rinascimento e dell’epoca moderna.
Tra loro Albrecht Dürer, presente nelle Collezioni Remondini con 123
xilografie e 91 calcografie. Dürer realizzò 260 incisioni e di esse ben
214 sono a Bassano del Grappa.
Dürer inizia la sua carriera come incisore di legni (xilografie) nel
1496. Dal 1512 al 1519 lavora per l’imperatore Massimiliano I per il
quale realizza L’Arco di trionfo e La processione trionfale,
quest’ultimo nelle collezione di Bassano del Grappa. Molto
probabilmente passò per la città sul Brenta. Lo si vede nei paesaggi e
nelle vedute di sfondo di opere come La Grande Fortuna. I temi
trattati da Dürer sono mitologici, religiosi, popolari, naturalistici,
ritratti, paesaggi e nelle collezioni bassanesi sono incluse le serie
complete dell’Apocalisse, della Grande Passione, della Piccola Passione e della Vita di Maria.
Per l’Imperatore Massimiliano realizza anche una delle sue incisioni più popolari, il “Rinoceronte”.
A ricordo dell’esotico animale che l’Imperatore aveva destinato al Papa
ma che non arrivò mai a Roma, vittima di un naufragio di fronte alle
coste liguri. Intorno a questa famosissima opera, Chiara Casarin ha
voluto offrire ai visitatori della mostra un focus che, da un lato
rievoca la vicenda e dall’altro percorre la fortuna che nei secoli ebbe
quell’incisione. Il tema del Rinoceronte ha infatti affascinato molti
artisti, da Raffaello a Stubbs, a Salvador Dalì sino a Li-Jen Shih, il
cui King Kong Rhino è stato voluto a Bassano per testimoniare quanto ancor oggi quel soggetto e la lezione dureriana siano attuali e universali.
Li-Jen Shih, tra i massimi artisti contemporanei cinesi, presente nelle
più importanti collezioni private e pubbliche del mondo, lavora da
quarant’anni sul tema del Rinoceronte. A Bassano, il suo King Kong Rhino
sarà, per l’intera durata della mostra di Dürer, esposto nel belvedere
di Palazzo Sturm.
Albrecht Dürer. La collezione Remondini è accompagnata da un
video di raffinata qualità artistica che rivive l’atelier di Albrecht
Dürer e illustra la tecnica dell’incisione. La mostra, a cura di Chiara
Casarin in collaborazione con Roberto Dalle Nogare, sarà accompagnata da
un catalogo con testi di Chiara Casarin, Bernard Aikema, Giovanni Maria
Fara, Elena Filippi e Andrea Polati.
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