Giovedì 31 gennaio 2019 al Museo di Santa Giulia, Basilica di San Salvatore alle ore 11.00 si tiene l'inaugurazione della mostra "L'ideale guerriero".
La mostra, organizzata da Comune di Brescia, Fondazione Brescia Musei e Museo delle civiltà di Roma è parte del più ampio progetto "Longobardi in vetrina. Scambi e condivisioni tra musei per valorizzare il patrimonio longobardo", realizzato e coordinato dall'Associazione Italia Langobardorum, struttura di gestione del sito UNESCO Longobardi in Italia. I luoghi del potere (568-774 d. C.), con il patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali ed il contributo della Legge MIBAC 77/2006, dedicata ai siti UNESCO italiani.
Quello del guerriero longobardo è un luogo comune nella visione collettiva dell’altomedioevo, sia per l’importanza che questa figura rivestiva all’interno del proprio gruppo sociale, sia perché larga parte delle nostre conoscenze in merito ai Longobardi derivano dai ritrovamenti di necropoli, contesti nei quali emerge, con forza, la volontà della società del tempo di rappresentare la maggior parte della compagine maschile come guerrieri.
L’obiettivo dello scambio è quello di presentare nelle due sedi (Museo di Santa Giulia a Brescia e Museo delle civiltà di Roma) un ideale di guerriero longobardo più legato al modello germanico (il guerriero di Brescia) e un ideale di guerriero sempre germanico ma influenzato da elementi romano-bizantini (il guerriero di Castel Trosino).
La mostra, organizzata da Comune di Brescia, Fondazione Brescia Musei e Museo delle civiltà di Roma è parte del più ampio progetto "Longobardi in vetrina. Scambi e condivisioni tra musei per valorizzare il patrimonio longobardo", realizzato e coordinato dall'Associazione Italia Langobardorum, struttura di gestione del sito UNESCO Longobardi in Italia. I luoghi del potere (568-774 d. C.), con il patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali ed il contributo della Legge MIBAC 77/2006, dedicata ai siti UNESCO italiani.
Quello del guerriero longobardo è un luogo comune nella visione collettiva dell’altomedioevo, sia per l’importanza che questa figura rivestiva all’interno del proprio gruppo sociale, sia perché larga parte delle nostre conoscenze in merito ai Longobardi derivano dai ritrovamenti di necropoli, contesti nei quali emerge, con forza, la volontà della società del tempo di rappresentare la maggior parte della compagine maschile come guerrieri.
L’obiettivo dello scambio è quello di presentare nelle due sedi (Museo di Santa Giulia a Brescia e Museo delle civiltà di Roma) un ideale di guerriero longobardo più legato al modello germanico (il guerriero di Brescia) e un ideale di guerriero sempre germanico ma influenzato da elementi romano-bizantini (il guerriero di Castel Trosino).
Su tutto il territorio nazionale si tengono in contemporanea altre 14 mostre dedicate ai Longobardi, grazie a scambi tra musei della rete del sito UNESCO (Museo Archeologico Nazionale di Cividale del Friuli, l'antiquarium di Castelseprio, il Museo di Santa Giulia di Brescia, il Museo nazionale del Ducato di Spoleto, il tempietto di Campello sul Clitunno, il museo Diocesano di Benevento, i Musei TECUM di Monte Sant'Angelo) ed altri sette musei presenti sul territorio nazionale.
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