giovedì 29 novembre 2018

Leonardo da Vinci: la Vita i codici, le opere e le Macchine

A 500 anni dalla morte di Leonardo Da Vinci, l’amministrazione comunale di Circello (BN) ha deciso di celebrare il Genio Toscano con una mostra allestita presso la Rocca Medievale.
“Leonardo da Vinci: la Vita i codici, le opere e le Macchine” rimarrà aperta al pubblico per tutto il mese di dicembre 2018 e gennaio 2019. Curata dall’associazione culturale “Il Genio di Leonardo” la mostra ha riscosso già grande successo per i percorsi didattici proposti agli istituti scolastici del territorio Tammaro/Fortore.
Lo scenario suggestivo della Rocca Medievale di Circello e la presenza di un esperto permetterà al visitatore di entrare nello straordinario mondo di Leonardo, affascinato dal racconto dell’evoluzione della sua arte e del suo sguardo sul futuro. Visionando i pezzi della mostra risulta evidente l’importante lavoro eseguito con molta minuzie dei particolari dall’associazione, al fine di riprodurre in scala opere e macchine funzionanti partorite dalla mente del Genio Rinascimentale. L’interattività delle macchine ha un ruolo fondamentale, offrendo al visitatore la possibilità di toccarle con mano e quindi capire il loro funzionamento e comprendere fino in fondo quanto furono straordinari intuito e abilità di Leonardo nel concepire studi e sviluppi tutt’ora alla base della fisica e della scienza.
“Fondamentale per la crescita di una comunità come quella di Circello – afferma il sindaco Gianclaudio Golia – puntare sulla cultura; nel 2019 saranno 500 anni esatti dalla morte di Leonardo e ci è sembrato doveroso celebrarlo con una mostra tutta incentrata sulle sue scoperte e opere. Insomma, il mondo celebrerà Leonardo Da Vinci e noi non volevamo essere da meno”.
L’amministrazione di Circello ha ritenuto opportuno allestire la suddetta mostra, convinta che si riveli un Evento culturale capace di attrarre turisti e curiosi sul proprio territorio. Durante i giorni della mostra saranno allestiti mercatini del gusto e dell’artigianato locale al fine di promuovere le tipicità che caratterizzano il territorio circellese.

mercoledì 28 novembre 2018

Mostra documentaria "I manoscritti e i libri di Fernand Brisset nelle collezioni dell'Accademia Petrarca"

Mostra documentaria "I manoscritti e i libri di Fernand Brisset nelle collezioni dell'Accademia Petrarca" (Arezzo, Casa del Petrarca, 30 novembre 2018 - 28 aprile 2019).
La mostra intende mette in rilievo, forse la prima volta, la figura di Fernand Brisset come traduttore del Petrarca, ma anche il patrimonio bibliografico donato dallo studioso francese all’Accademia Petrarca. Si affronterà dunque il tema del ‘valore’ delle traduzioni del Brisset in rapporto al fenomeno delle traduzioni in lingua francese delle opere del Petrarca fra XIX e XX secolo, evidenziando al tempo stesso il contributo dato dal Brisset all'accrescimento della Biblioteca Petrarchesca, la raccolta permanente di edizioni a stampa legate alla figura e all'opera di Francesco Petrarca, promossa e inaugurata dal prof. Guido Paliotti nel 1928 .

giovedì 15 novembre 2018

Tabula Picta. Dipinti tra Tardogotico e Rinascimento

La mostra “Tabula Picta. Dipinti tra Tardogotico e Rinascimento”, aprirà presso la Galleria Salamon, in Palazzo Cicogna a Milano, venerdì 23 novembre 2018 per concludersi venerdì 1 febbraio 2019. Curata da Matteo Salamon, presenterà 15 dipinti su tavola, tutti databili tra l’ultimo quarto del Trecento e l’inizio del Cinquecento.
Quello che si svelerà agli occhi del visitatore di Palazzo Cicogna sarà un percorso articolato lungo la nostra penisola che parte dal Lazio e dalle Marche, e attraversando la Toscana, approda nel nord est senza tralasciare la Lombardia. Non la tradizionale mostra di fondi oro di area toscana, quindi.
Le tavole documentano un’Italia chiaramente di territori, in cui tutti gli artisti cercano di parlare una stessa lingua pur con inflessioni e sostrati originali e diversi. Ne risulta un importante confronto fra civiltà, che percorrere l’intero Quattrocento: un’epoca che, come sosteneva Roberto Longhi, non vede l’irradiazione di una temperie formale da un ‘centro’ verso tante "periferie” come accade ad esempio in Francia nello stesso periodo – quanto piuttosto la simultanea espressione di lingue differenti.
Ciascuna delle 15 tavole rappresenta un capitolo mai secondario della storia dell’arte nell’Italia del ‘400. Tra i Maestri presenti, il fiorentino Niccolò di Pietro Gerini, formatosi alla bottega dell’Orcagna e riferimento, a partire dagli anni ’70 del ‘300, della grande committenza fiorentina. Testimone della maggiore bottega attiva a Roma nella seconda metà del secolo fu invece Antoniazzo Romano, presente in mostra con un capolavoro della fase tarda della sua folgorante carriera. Allievo tra i più dotati del Ghirlandaio, il cosiddetto Maestro dell’Epifania di Fiesole è eccezionalmente presente con dipinto espressione di un linguaggio autonomo, che coglie con straordinaria capacità i dettami del suo maestro insieme al nuovo portato da Botticelli e Jacopo del Sellaio. Allievo, verosimilmente, del Perugino è il Maestro della Lamentazione di Scandicci, qui presente con un capolavoro che si evidenzia per la finezza del brano paesistico.
Maestro dell'Epifania di Fiesole

“Le opere, tutte di autori italiani, - osserva Matteo Salamon - sono accomunate anche da uno straordinario stato di conservazione, il che in un certo senso rappresenta una felice anomalia nell’ambito del collezionismo italiano. Fino a pochi anni fa, a differenza di quanto accadeva nel Regno Unito o negli USA, in Italia si privilegiava la suggestione del nome del grande artista rispetto alla qualità conservativa del dipinto”. L’autore dunque veniva considerato più importante dell’opera stessa, in ossequio a una tradizione critica che in Italia ha la sua origine nei volumi di biografie di pittori, scultori e architetti.
Un altro, e non secondario, elemento connota le opere selezionate per questa raffinatissima esposizione ed è la certezza dell’autografia: le attribuzioni, precise e inappuntabili, nascono dalle ricerche e dal contributo degli esperti di riferimento per ciascun ambito culturale e spesso dal rilievo delle pubblicazioni in cui le opere sono state inserite. Ad introdurre autorevolmente il catalogo è un saggio di Mauro Minardi mentre le schede delle opere, che per dimensioni e profondità delle ricerche occorse, assumono il carattere di brevi saggi, sono redatte da Federico Giannini. Ciascuna opere, inoltre, viene accompagnata dalla scheda di conservazione redatta da Carlotta Beccaria.
Info
Galleria Salamon,
Palazzo Cicogna, I° piano, via San Damiano 2, 20122 Milano
Tel. 02 7602 4638; Email: info@salamongallery.com.
Orario: dal lunedì al venerdì, 10 – 13 e 15 - 19
Ingresso libero
Catalogo disponibile in galleria