Le carte della Chiesa pavese: con questo titolo l’Università e la Diocesi di Pavia hanno scelto di inaugurare sabato 11 maggio 2024, dalle ore 18, nel Museo diocesano, la mostra Una Pavia medievale inedita. Chiesa e città tra XI e XV secolo, che rimarrà aperta nei fine settimana dello stesso mese, seguendo gli orari del Museo.
La mostra è il risultato della collaborazione tra l’Archivio diocesano e i Dipartimenti di Giurisprudenza e Studi umanistici dell’Ateneo. Lavorando nel ricco Fondo pergamene dell’Archivio, le ricercatrici e i ricercatori hanno allestito un percorso suddiviso in sette pannelli, seguendo la traccia che il titolo della mostra lascia intravedere. La Pavia medievale che i visitatori si troveranno di fronte termina con alcuni magnifici capolettera miniati dell’età di Gian Galeazzo Visconti, inseriti in un registro di decreti promulgati tra il 1385 e il 1396, e inizia con un privilegio di papa Pasquale II del 1105, che è il più antico documento apostolico custodito dall’Archivio diocesano. Tra questi due pezzi si collocano i restanti cinque pannelli dell’itinerario, che riempiono le nicchie dell’ottagono bramantesco, al centro del quale verranno collocati gli originali dei pezzi riprodotti e commentati lungo l’esposizione.
Lo scopo della mostra è quello di mostrare le ricchezze edite e inedite dell’Archivio e ricordare che esse sono vive, tanto per la Diocesi, quanto per la città di Pavia.
La mostra è il risultato della collaborazione tra l’Archivio diocesano e i Dipartimenti di Giurisprudenza e Studi umanistici dell’Ateneo. Lavorando nel ricco Fondo pergamene dell’Archivio, le ricercatrici e i ricercatori hanno allestito un percorso suddiviso in sette pannelli, seguendo la traccia che il titolo della mostra lascia intravedere. La Pavia medievale che i visitatori si troveranno di fronte termina con alcuni magnifici capolettera miniati dell’età di Gian Galeazzo Visconti, inseriti in un registro di decreti promulgati tra il 1385 e il 1396, e inizia con un privilegio di papa Pasquale II del 1105, che è il più antico documento apostolico custodito dall’Archivio diocesano. Tra questi due pezzi si collocano i restanti cinque pannelli dell’itinerario, che riempiono le nicchie dell’ottagono bramantesco, al centro del quale verranno collocati gli originali dei pezzi riprodotti e commentati lungo l’esposizione.
Lo scopo della mostra è quello di mostrare le ricchezze edite e inedite dell’Archivio e ricordare che esse sono vive, tanto per la Diocesi, quanto per la città di Pavia.