In occasione dell'Ottavo Centenario della conferma della regola
dell'Ordine dei Predicatori (1216-2016), la nostra piccola esposizione,
curata da Ilaria Negretti e Paolo Cova: "San Domenico: il volto del Santo nei codici miniati del Museo Civico Medievale 1216-2016"
è dedicata allo studio iconografico delle miniature di Domenico
rintracciate nei codici Due-Trecenteschi conservati nella collezione del
Museo Civico Medievale.
“...era di statura media, di corporatura delicata, la faccia
bella e un poco rossa, i capelli e la barba leggermente rossi, belli gli
occhi. Dalla sua fronte, e fra le ciglia, irraggiava un certo
splendore, che attirava tutti a venerarlo e ad amarlo. Sempre ilare e
giocondo, se non mosso a compassione per qualche afflizione del
prossimo. Aveva le mani lunghe e belle. Aveva una grande voce bella e
risonante. Non fu affatto calvo, ma aveva la corona della rasura del
tutto integra, cosparsa di pochi capelli bianchi.”
In questa mirabile descrizione di Domenico di Guzmán la beata Cecilia
Cesarini, partecipe della prima esperienza del nuovo ordine, tratteggia
con realismo la sua fisionomia. E' interessante notare come le immagini
più antiche (Invv. 512-513-514-521-612), realizzate nella seconda metà
del XIII secolo, a qualche decennio di distanza dalla morte del Santo
(1221), paiono tramandare la memoria del suo vero volto.
Museo Civico Medievale di Bologna fino all'11 giugno 2017.
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