Nell’ambito dell’anno trasversale Italia-Russia dedicato alla collaborazione dei musei italiani e russi, la Direzione regionale musei della Toscana e il Museo Puškin di Mosca, inaugura venerdì 25 giugno 2021 la mostra "Siena all'alba del Rinascimento. Pittura dalle collezioni della Pinacoteca nazionale di Siena, dall'Archivio di Stato di Siena, da altri musei della Toscana e dal Museo Puškin", curata da Vittoria Markova e Elena Rossoni, in programma fino a domenica 3 ottobre 2021.
L’esposizione
costituisce un’occasione particolarmente importante per valorizzare la
pittura di ambito senese, a partire dalle sue origini duecentesche
scaturite dal dialogo con l’arte bizantina, passando dalla sua gloriosa
fioritura gotica coi grandi maestri del Trecento, sino alla sua
originale evoluzione nel Quattrocento, sviluppatasi in rapporto e a
confronto con le novità del Rinascimento, soprattutto di ambito
fiorentino.
La Pinacoteca nazionale di Siena, da cui provengono la maggior parte delle opere italiane esposte, fra le quali la Madonna con Bambino di Simone Martini, la Crocifissione con dolenti e San Francesco d’Assisi di Ugolino di Nerio, il Cristo benedicente di Benedetto di Bindo o ancora la Madonna dell’Umiltà di
Giovanni di Paolo, è il museo di elezione per percorrere, attraverso i
suoi capolavori, l’età d’oro della pittura senese. Il museo infatti
conserva un patrimonio fondamentale di pittura che, posto in relazione
con le altre numerose testimonianze artistiche nella città e nel
territorio, definisce al meglio la ricchezza di Siena, uno prezioso
scrigno d’arte il cui centro storico è stato dichiarato dall’UNESCO
Patrimonio dell’Umanità.
Alle opere della Pinacoteca di Siena si aggiungono alcuni altri importanti dipinti provenienti dal Museo Nazionale di San Matteo di Pisa e dal Museo Nazionale d’Arte Medioevale e Moderna di Arezzo,
che fanno parte anch’essi della Direzione regionale musei della
Toscana. Notevole è anche il nucleo delle biccherne provenienti dall’Archivio di Stato di Siena.
Il
confronto diretto fra i dipinti riuniti per la mostra costituisce
un’occasione importante sia per far conoscere ai visitatori russi questo
particolare capitolo della pittura italiana, sia per arricchire le
rispettive conoscenze dei nostri musei e collezioni.
La mostra
offre la possibilità di esaminare da vicino generi e tipologie diverse,
come ad esempio le biccherne, di spiccato valore civile, ma anche i
dipinti destinati alla devozione pubblica e privata, in forma di dittici
o trittici di estrema raffinatezza; sino ad arrivare a parti di
polittici destinati agli altari, purtroppo spesso smembrati per le
vicende della storia. Ognuna di queste opere, che dialogano con i grandi
cicli di affreschi ancora presenti nelle chiese senesi e toscane in
generale, rappresenta un tassello di un mondo artistico e sociale
complesso e articolato che, attraverso l’analisi storico-critica,
possiamo ricomporre nella sua bellezza e nella sua varietà.
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