Questa
straordinaria mostra ruota intorno al simbolo del museo, il celebre
Ritratto di giovane donna dipinto da Piero del Pollaiolo intorno al
1470. Considerato uno dei massimi capolavori della ritrattistica
fiorentina del Rinascimento, questo dipinto su tavola viene esposto, per
la prima volta nella sua storia, accanto alle sue tre “sorelle.”
Raccogliendo varie tipologie di opere - come dipinti, disegni, sculture,
gioielli e ricami -, la mostra si propone di mettere in luce il talento
a tutto tondo dei fratelli Pollaiolo, così come la diversità di
tecniche sperimentate nella loro bottega. L’importanza di questa
esposizione risiede non solo nella elevata qualità delle opere riunite,
ma anche nel contributo all’eterno dibattito sulle questioni
attributive. Fino ad oggi, infatti, i critici hanno espresso opinioni
divergenti sulla divisione di mani delle opere tra i due fratelli.
Visitando la mostra Le dame dei Pollaiolo. Una bottega fiorentina del
Rinascimento, avrete l’opportunità di scoprire l’innovativa lettura
critica proposta dai curatori. Mentre Piero viene presentato come
l’assoluto maestro della tecnica pittorica, Antonio viene celebrato per
il suo indiscutibile primato nella scultura e per l’ingegno delle
composizioni.
A corollario e a completamento della mostra sono previste molteplici
iniziative diffuse sul territorio cittadino e rivolte a tutti. Esse
consentono al pubblico di vivere approfondimenti legati al tema della
bellezza femminile dal Rinascimento ad oggi. Tra le attività in
programma sono previsti dibattiti e conferenze, spettacoli teatrali,
itinerari speciali condivisi con i Musei della città, concerti e
shooting fotografici. Questi ultimi – dal titolo “Ad ogni dama il suo
profilo” - sono allestiti in alcuni luoghi simbolo della città e vedono
impegnati protagonisti della scena nazionale accanto a giovani
promettenti fotografi. Il pubblico femminile, invitato a disporsi di
profilo, è protagonista di scatti che sono poi diffusi on line, sui
media istituzionali del Museo e su alcune delle principali testate
nazionali.
L’esposizione, a cura di Aldo Galli, professore di Storia dell’Arte Moderna all’Università degli Studi di Trento, e di Andrea Di Lorenzo, Conservatore del Museo Poldi Pezzoli, è realizzata grazie al sostegno di Fondazione Bracco (Main Partner), Fondazione Cariplo e Regione Lombardia. Al fine di valorizzare i grandi capolavori esposti, l’allestimento curato dagli architetti Luca Rolla e Alberto Bertini sarà di grande impatto emotivo e favorirà un incontro attento ed insieme emozionante con le opere esposte.
L’esposizione, a cura di Aldo Galli, professore di Storia dell’Arte Moderna all’Università degli Studi di Trento, e di Andrea Di Lorenzo, Conservatore del Museo Poldi Pezzoli, è realizzata grazie al sostegno di Fondazione Bracco (Main Partner), Fondazione Cariplo e Regione Lombardia. Al fine di valorizzare i grandi capolavori esposti, l’allestimento curato dagli architetti Luca Rolla e Alberto Bertini sarà di grande impatto emotivo e favorirà un incontro attento ed insieme emozionante con le opere esposte.
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