Un capolavoro, dai colori teneri e luminosi. La “Madonna della
Cintola” di Benozzo Gozzoli è tornata a casa dopo 167 anni e uno
scintillante restauro.
Fino a venerdì 1 gennaio 2016, si potrà ammirare nella chiesa museo di San Francesco di Montefalco, affascinante borgo medievale in provincia di Perugia.
Fino a venerdì 1 gennaio 2016, si potrà ammirare nella chiesa museo di San Francesco di Montefalco, affascinante borgo medievale in provincia di Perugia.
La preziosa pala, dal 1848 è custodita nei Musei Vaticani: i
montefalchesi la donarono a Pio IX quando il papa concesse al piccolo
borgo il titolo di città.
Fu padre Antonio, un francescano di Montefalco che rischiò anche di diventare papa, a commissionare l’opera, nel 1450, al giovane Benozzo per l’altare maggiore della Chiesa di San Fortunato.
Fu padre Antonio, un francescano di Montefalco che rischiò anche di diventare papa, a commissionare l’opera, nel 1450, al giovane Benozzo per l’altare maggiore della Chiesa di San Fortunato.
L’artista seguì dettami del grande Leon Battista Alberti, secondo il
quale una pala d’altare doveva essere semplice, quadrata, costruita in
modo impeccabile e dipinta in una “amistà di colori”: nell’italiano del
tempo voleva dire che i colori dovevano essere “tra loro amici” e che il
gioco cromatico poteva cambiare al variare della luce.
Il risultato non tradì le attese. La tempera e oro su tavola
raffigura la Vergine che dona la cintola a San Tommaso, come prova della
sua assunzione al cielo.
Tutte le informazioni sono visibili nel sito del Museo.
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