Fino a lunedì 28 marzo 2016 a Palazzo Reale nelle sale del Teatro del Falcone è visibile l’esposizione, realizzata dalla Soprintendenza Archeologia della Liguria in collaborazione con la Regione Liguria, il Comune di Genova e il Museo di Palazzo Reale, dal titolo “Storie dalla Terra e dal Mare – Archeologia in Liguria 2000-2015”.
La mostra punta l’attenzione sugli straordinari ritrovamenti
effettuati sul territorio regionale in quindici anni di attività dal
2000 al 2015.
Con oltre duecento pezzi in esposizione la Soprintendenza Archeologia
della Liguria presenta i principali risultati della ricerca
archeologica nel territorio, dimostrandone, anche in quei casi dove gli
scavi hanno comportato disagi e ritardi alle opere pubbliche a cui erano
collegati, l’utilità fondamentale per accedere ad alcune grandi
problematiche storiche della Liguria antica, medievale e moderna.
Non solo Genova è stata in questi anni al centro dell’interesse per
la sua storia sepolta, ma anche i centri storici di Chiavari, Savona,
Albenga, Imperia e Sanremo.
In tema di archeologia subacquea, l’altro grande campo di
applicazione delle moderne tecniche di ricerca archeologica, le indagini
recenti hanno riguardato i porti di Genova, Vado e Imperia con il
ritrovamento di materiali che testimoniano l’importanza di questi
approdi nel corso dei secoli fino ai giorni nostri.
Dalla Preistoria al Medioevo fino all’età industriale, sono numerosi i
nuovi contesti in mostra che offrono preziosi spunti per il dibattito
sulla vita quotidiana in Liguria attraverso i secoli. L’archeologia con
le dirette testimonianze materiali del passato riesce, infatti, a dare
risposte a quesiti sulle forme dell’abitare e sui modi della produzione
che spesso sfuggono alla storia ufficiale. Nella terza sezione della
mostra abitati preistorici (come San Nicolao a Castiglione Chiavarese),
castelli medievali (Torretta e Sesta Godano) e cantine ottocentesche
(Sanremo) rivelano ai visitatori questi aspetti meno noti delle forme
dell’abitare e della produzione.
L’ultima sezione affronta il tema della ritualità in ambito funerario
e cultuale alla luce di recenti rinvenimenti di notevole impatto
evocativo, come in particolare i corredi di sepolture e i contesti
sacrificali delle nuove necropoli liguri di Albenga e Albisola.
Tutti i materiali esposti, freschi di restauro e finora custoditi nei
depositi della Soprintendenza, sono presentati per la prima volta al
pubblico .
Orario di apertura: Dal martedì al sabato 10:30-17:30; domenica 14-19. Lunedì chiuso. Ingresso gratuito.
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