Sabato 6 dicembre 2014 si inaugura nel castello di Arcidosso una mostra-museo
permanente, frutto delle ricerche svolte dal 2000 al 2013 dagli
archeologi medievali dell’Università di Firenze (ore 15,30 - Arcidosso,
Grosseto). Il percorso espositivo “Il Medioevo. Arcidosso e la nascita
del paesaggio amiatino e maremmano (secc. X – XIV)” verrà inaugurato dal
sindaco del comune amiatino Jacopo Marini, dal soprintendente ai Beni
Archeologici della Toscana Andrea Pessina, dal direttore scientifico e
curatore Michele Nucciotti, ricercatore dell’Università di Firenze, e da
Guido Vannini, ordinario di Archeologia cristiana e medievale
dell’Ateneo fiorentino.
Nella mostra-museo si ripercorre in modo nuovo e approfondito la storia del castello e dei centri della montagna e delle colline del Fiora (da Abbadia San Salvatore a Sovana, da Pitigliano a Manciano) nel quadro delle vicende geo-politiche italiane ed europee, attraverso figure come il marchese Ugo di Toscana, i conti Aldobrandeschi, fino a Guidoriccio da Fogliano che guidò la conquista di Arcidosso da parte dei senesi.
Il progetto è stato finanziato dalla Regione Toscana, dall’Università di Firenze attraverso il Dipartimento di Storia, Archeologia, Geografia, Arte e Spettacolo (SAGAS), dal Comune di Arcidosso e dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali. Il castello è stato valorizzato, attraverso l’Archeologia pubblica, come luogo della memoria storica ma anche del dibattito culturale contemporaneo ed è stato dotato di percorsi di visita per famiglie, testi multilingue, misure di accessibilità per non vedenti e ipovedenti, con il contributo dell’arte contemporanea per la comunicazione storico-archeologica per mezzo delle opere di Riccardo Polveroni. Specifiche informazioni sono offerte sui più recenti metodi della ricerca archeologica medievistica nazionale e internazionale.
Nella mostra-museo si ripercorre in modo nuovo e approfondito la storia del castello e dei centri della montagna e delle colline del Fiora (da Abbadia San Salvatore a Sovana, da Pitigliano a Manciano) nel quadro delle vicende geo-politiche italiane ed europee, attraverso figure come il marchese Ugo di Toscana, i conti Aldobrandeschi, fino a Guidoriccio da Fogliano che guidò la conquista di Arcidosso da parte dei senesi.
Il progetto è stato finanziato dalla Regione Toscana, dall’Università di Firenze attraverso il Dipartimento di Storia, Archeologia, Geografia, Arte e Spettacolo (SAGAS), dal Comune di Arcidosso e dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali. Il castello è stato valorizzato, attraverso l’Archeologia pubblica, come luogo della memoria storica ma anche del dibattito culturale contemporaneo ed è stato dotato di percorsi di visita per famiglie, testi multilingue, misure di accessibilità per non vedenti e ipovedenti, con il contributo dell’arte contemporanea per la comunicazione storico-archeologica per mezzo delle opere di Riccardo Polveroni. Specifiche informazioni sono offerte sui più recenti metodi della ricerca archeologica medievistica nazionale e internazionale.
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