Codice 470 |
Dall’Annunciazione alla Natività nelle miniature della Biblioteca Trivulziana
Castello Sforzesco, Sala del Tesoro
Da venerdì 19 dicembre 2014 a domenica 22 febbraio 2015, dal martedì alla domenica (chiuso il lunedì), orario 9.00-17.30. Ingresso libero
L’Archivio Storico Civico e Biblioteca Trivulziana conserva tra i suoi fondi manoscritti splendidi esemplari di libri d’ore miniati del XV secolo, libri di devozione privata prevalentemente femminile, raccolti in massima parte dall’erudito settecentesco don Carlo Trivulzio e poi acquisiti nel 1935 dal Comune di Milano.
Attraverso le illustrazioni miniate dell’Officio della Vergine nei libri d’ore Trivulziani è possibile documentare l’iconografia rinascimentale dell’annunciazione a Maria, della natività e dell’infanzia di Gesù nel contesto culturale
europeo durante tutto il Quattrocento. I riquadri narrativi che individuano le partizioni testuali dei libri d’ore,
infatti, rappresentano le più celebri scene dei Vangeli sinottici (l’annunciazione, la visita di Maria a Elisabetta, la
natività, l’annuncio ai pastori, l’adorazione dei Magi, la presentazione di Gesù al tempio, la fuga in Egitto e la
strage degli innocenti) realizzate nell’ambito di alcune fra le più attive botteghe di miniatori dell’epoca, principalmente di scuola francese o franco-fiamminga, ma anche italiana.
L’esposizione delle più belle carte selezionate tra i libri d’ore Trivulziani consentirà di ripercorrere la storia sacra della nascita di Cristo, ammirando le splendide miniature di esemplari di eccezionale valore artistico come il codice Trivulziano 2164, decorato a Parigi nell’atelier dell’anonimo Maestro del Duca di Bedford intorno al 1430-1440, oppure come l’altrettanto straordinario codice Trivulziano 446, illustrato dal Maestro di Sir John Fastolf durante la sua attività a Rouen verso il quarto decennio del Quattrocento. Ancora di area francese è il codice Trivulziano 449, miniato a Lione dal Maestro del Roman de la Rose intorno al 1430-1435 e caratterizzato da cieli blu scuro pieno senza sfumature, mentre il codice Trivulziano 448 sembra piuttosto alludere alla cultura eterogenea del ducato sabaudo durante la seconda me
tà del XV secolo.
All’attività artistica delle Fiandre rimandano i due originalissimi codici Trivulziani 474 e 470, con miniature in semi-grisaille realizzate probabilmente nella medesima bottega di Gand tra il 1440 e il 1460, e il codice Trivulziano 481, eseguito intorno al 1480-1490 per la famiglia dei Van Bakerweerde da anonimi artisti gravitanti attorno al Maestro delle Ore di Dresda. Di uno straordinario impatto visivo, dettato dall’intento illusionistico ravvisabile nella morfologia dei fregi a trompe l’oil, è anche il piccolo Libro d’Ore fiammingo prodotto in una bottega ganto-bruggese verso la fine del XV secolo (codice Trivulziano 473).
codice Trivulziano 2164 |
Completamente diverso, ma altrettanto affascinante è lo stile iconografico delle miniature realizzate in Italia. Di area napoletana sono le miniature del codice Trivulziano 467 (Maestro di Isabella da Chiaromonte, 1460 circa) e del manoscritto Trivulziano 442, illustrato da Cristoforo Majorana, un miniatore attivo per la corte dei re d’Aragona nella seconda metà del Quattrocento.
Infine, splendido rappresentante della miniatura lombarda nella fase di transizione da una tradizione tardogotica ancora vitale alle prime aperture rinascimentali (ottavo-nono decennio del Quattrocento) è il Libro d’Ore Trivulziano 466, un volumetto membranaceo di piccolo formato con iniziali figurate e raffinati riquadri miniati realizzati da una mano che rientra nell’orbita stilistica della bottega dei fratelli de Predis.
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