Vista d'iniseme della Cappella |
La storia del restauro della Cappella di Teodolinda costituisce un
prodigioso esempio di mecenatismo privato, capace negli anni di
dialogare con la Soprintendenza, la Regione, la Diocesi, la Fondazione
Cariplo e il World Monuments Fund per raccogliere fondi (2.450.000 euro)
ed investirli nella valorizzazione delle pitture murali degli
Zavattari, il più imponente ciclo gotico presente in Italia che ha fatto
guadagnare alla Cappella del Duomo il titolo di “Sistina del Nord
Italia”.
Grazie all’impegno della Fondazione Gaiani, ente responsabile della gestione e della tutela del patrimonio artistico del Duomo, e al suo solido progetto di restauro, nel corso di sette anni ha preso forma un cantiere in cui sono state condotte importanti analisi diagnostiche e ricerche scientifiche ed è stata portata avanti un’opera di sorprendente recupero con l’impiego delle tecnologie più avanzate in ogni fase dei lavori.
L’illuminata amministrazione della monumentale riqualificazione del gioiello pittorico che ripercorre le più importanti tappe della vita della regina dei Longobardi che cristianizzò i pagani e con il Duomo fondò la prima chiesa, giunge oggi a felice conclusione e, nell’anno dell’Expo, riapre le porte in due battute. Il pubblico potrà ammirare la rilucenza dei mantelli e delle armature, dei broccati e delle architetture di sfondo delle 45 scene distribuite lungo 500 metri già dal 15 gennaio 2015 (previa prenotazione al numero 039.32.63.83 o via e mail: info@museoduomomonza.it) quando sarà consentito l’accesso ai ponteggi utilizzati per il cantiere. Dopo Pasqua si provvederà poi a smantellare le impalcature per l’inaugurazione ufficiale.
Grazie all’impegno della Fondazione Gaiani, ente responsabile della gestione e della tutela del patrimonio artistico del Duomo, e al suo solido progetto di restauro, nel corso di sette anni ha preso forma un cantiere in cui sono state condotte importanti analisi diagnostiche e ricerche scientifiche ed è stata portata avanti un’opera di sorprendente recupero con l’impiego delle tecnologie più avanzate in ogni fase dei lavori.
L’illuminata amministrazione della monumentale riqualificazione del gioiello pittorico che ripercorre le più importanti tappe della vita della regina dei Longobardi che cristianizzò i pagani e con il Duomo fondò la prima chiesa, giunge oggi a felice conclusione e, nell’anno dell’Expo, riapre le porte in due battute. Il pubblico potrà ammirare la rilucenza dei mantelli e delle armature, dei broccati e delle architetture di sfondo delle 45 scene distribuite lungo 500 metri già dal 15 gennaio 2015 (previa prenotazione al numero 039.32.63.83 o via e mail: info@museoduomomonza.it) quando sarà consentito l’accesso ai ponteggi utilizzati per il cantiere. Dopo Pasqua si provvederà poi a smantellare le impalcature per l’inaugurazione ufficiale.
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