L’esposizione fotografica “SGUARDI DI MEDIOEVO” in mostra all'Istituto Storico Italiano per il Medioevo da martedì 7 a venerdì 31 maggio 2019 presenta ritratti in
primo piano di persone in abiti medievali raccolti durante una ricerca,
durata due anni e realizzata nelle diverse celebrazioni storiche. I
soggetti ritratti assumono pose, espressioni del volto in un gioco di
rappresentazione di sé, all’interno di un dialogo tra epoche diverse.
Le
riprese fotografiche sono state effettuate con uno sfondo nero alle
spalle del soggetto per drammatizzarne l’impatto visivo ed accentuare il
legame della fotografia con la ritrattistica pittorica dell’epoca. Una
selezione delle immagini raccolte, diventa una mostra itinerante in
varie città d’Italia e 5 ritratti vengono scelti da FIOF per
rappresentare i fotografi italiani alla Art Photography Festival di
Lishui in Cina.
Roberto Campanaro negli anni Settanta frequenta Enzo Ghiringhelli e nel suo studio impara le tecniche di ripresa e stampa. In seguito, diventa fotografo di scena per la cooperativa Mocambo film.
Il suo lavoro lo porta a viaggiare e completa così alcuni reportage uno dei quali verrà pubblicato nel libro “BNCOLOR INDIA dal bianco e nero al colore”.
Dopo una personale in Giappone allo Shinjuku Nikon Salon di Tokyo, le sue foto vengono distribuite dall’agenzia Goro International Press.
In Italia fotografa alcuni paesi del Lazio per la “Storia dell’arte italiana” di Einaudi e inizia una ricerca sui monumenti ai caduti della Grande Guerra a Roma e nel Lazio, che diventa il libro “La memoria perduta” curato dall’Università la Sapienza; le stampe della ricerca sono attualmente conservate presso il Museo storico Piana delle Orme di Latina.
Roberto Campanaro negli anni Settanta frequenta Enzo Ghiringhelli e nel suo studio impara le tecniche di ripresa e stampa. In seguito, diventa fotografo di scena per la cooperativa Mocambo film.
Il suo lavoro lo porta a viaggiare e completa così alcuni reportage uno dei quali verrà pubblicato nel libro “BNCOLOR INDIA dal bianco e nero al colore”.
Dopo una personale in Giappone allo Shinjuku Nikon Salon di Tokyo, le sue foto vengono distribuite dall’agenzia Goro International Press.
In Italia fotografa alcuni paesi del Lazio per la “Storia dell’arte italiana” di Einaudi e inizia una ricerca sui monumenti ai caduti della Grande Guerra a Roma e nel Lazio, che diventa il libro “La memoria perduta” curato dall’Università la Sapienza; le stampe della ricerca sono attualmente conservate presso il Museo storico Piana delle Orme di Latina.
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