Da sabato 25 maggio 2019 la Fortezza di Montepulciano ospita la mostra dal titolo Leonardo in Valdichiana: il disegno del territorio e la scienza delle acque, curata dal Museo Galileo di Firenze. L’esposizione è promossa dal Comune di Montepulciano e dalla Fondazione Cantiere Internazionale d’Arte di Montepulciano, su progetto del Museo Galileo di Firenze, con l’organizzazione di Opera Civita.
Nella sua lunga vita Leonardo da Vinci fu impiegato anche come cartografo, numerose, infatti, sono le mappe da lui disegnate. La carta della Valdichiana (Windsor,
RL, 12278) è uno dei più raffinati prodotti cartografici di Leonardo.
Fu disegnata tra il 1502 e il 1503 quando l’artista era al servizio di
Cesare Borgia coma architetto e ingegnere militare. E’ una carta che si
distingue per la ricchezza dei contenuti topografici e idrografici ma
anche per la particolare rappresentazione a volo d’uccello che ne fa una
sorta di fotografia aerea ante litteram.A dare l’impressione della
tridimensionalità è la rappresentazione prospettica dei castelli e dei
rilievi montuosi, nonché lo schiacciamento evidente del territorio
volterrano, compresso ad arte per estendere la rappresentazione
cartografica fino al mare. I numerosi toponimi permettono di individuare
254 luoghi geografici, tra città, castelli, e fiumi distribuiti in un
territorio esteso tra Firenze, l’Aretino, il Trasimeno, il Chianti
senese, il Volterrano, la Val d’Orcia e la val di Cecina. Il principale
oggetto della rappresentazione, tuttavia, è la grande palude che dal
Medioevo affliggeva la Val di Chiana con aria malsana. Leonardo
evidenziò la zona paludosa con un azzurro chiaro in modo da rendere ben
visibili, con un azzurro più scuro, i numerosi corsi d’acqua che
confluivano verso il canale maestro della Chiana, l’antico fiume Clanis
che dà il nome alla regione e che da circa tre secoli allagava la
pianura circostante. La funzione idrografica della mappa è ben
evidenziata in un foglio di studio (Windsor, RL, 12277) in cui Leonardo
rileva un canale in secca, già emissario del Trasimeno verso la Val di
Chiana, annotando che fu chiuso dal signore di Perugia Andrea
Fortebracci: “Braccio da Montone lo chiuse”. La chiusura di questo
canale era uno dei tentativi di bonifica della Val di Chiana che si
susseguirono fino al Settecento. Fortebracci lo chiuse riaprendo nel
contempo l’antico emissario a sud del Trasimeno, occluso in un breve
tratto percorso in galleria, che fin dall’epoca romana permetteva di far
defluire le acque del lago verso il Tevere.
E’ probabile che la mappa di Leonardo
dovesse servire come studio preliminare per un intervento risolutivo di
bonifica del territorio delle Chiane.
Una seconda ipotesi è che lo studio
idrografico di quel territorio fosse destinato a trasformare la palude
malsana in un grande serbatoio idrico per garantire la navigabilità
costante del Canale di Firenze, il progetto che Leonardo elaborò nello
stesso periodo per la Repubblica fiorentina.
In questa seconda ipotesi, la carta della
Valdichiana si lega alle altre mappe del territorio toscano in cui
Leonardo elabora il progetto del canale navigabile da Firenze al mare.
Sono le carte della Valdinievole e Valdarno Inferiore (Windsor, RL
12685) dove un segno a matita traccia il percorso del canale che da
Firenze, passando per Prato, Pistoia, Serravalle e il padule di
Fucecchio, avrebbe raggiunto il mare a Pisa, o nei pressi di Livorno. A
suggerire il legame tra la bonifica della Valdichiana e il canale
navigabile è una nota contenuta nel Codice Atlantico: “Facciasi alle
Chiane di Arezzo tali cateratte che mancando acqua la state in Arno il
canale non rimanga arido”.
La mostra alla Fortezza di Montepulciano
sarà aperta al pubblico dal 25 maggio all'8 settembre 2019, tutti i giorni,
dalle 10,30 alle 19,30. Biglietto d’ingresso euro 5,00.
Per tutte le informazioni visito il sito ufficiale della mostra: www.leonardomontepulciano.it.
Per tutte le informazioni visito il sito ufficiale della mostra: www.leonardomontepulciano.it.
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