sabato 7 settembre 2019

Oltre il duomo. Il pozzo del vano ipogeo e le sue ricchezze

Si presenta con una spinta innovativa la mostra-evento 2019/2020 “Oltre il duomo. Il pozzo del vano ipogeo e le sue ricchezze”, allestita e pensata come un percorso a tappe che si snoda tra Grosseto, Roselle e Alberese e che estende l’atto di assemblare i frammenti archeologici per ricomporre “l’unità” anche a pezzi di città e di territorio, per ricostituirne l’identità.
La mostra, organizzata dal Comune di Grosseto, è il risultato di un progetto decennale portato avanti dalla Diocesi e dalla Soprintendenza, che oggi, grazie alla collaborazione di più Enti, si presenta finalmente alla comunità. Tutto è scaturito dalla scoperta, nel 2010, di un ambiente sotterraneo e di un pozzo di butto sotto la Cattedrale. Da qui lo scavo archeologico e l'eccezionale recupero di un contesto ricco e variegato in grado di restituire preziosissime informazioni sullo stile di vita e la quotidianità della Grosseto di XV secolo.
Il progetto, curato dall'architetto Barbara Fiorini con il Comune di Grosseto capofila, è condiviso con la Diocesi di Grosseto, la Soprintendenza Archeologia Beni Culturali e Paesaggio delle province di Siena Grosseto Arezzo, la Facoltà di Agraria dell’Università la Sapienza di Pisa, Fondazione Grosseto Cultura, la Facoltà di Archeologia di Siena (sede distaccata di Grosseto), la Società Speleologica Naturalistica Maremmana, il Polo Museale della Toscana, l'Ente Parco Regionale della Maremma, ClarisseArte, Terre Regionali Toscane, Promocultura oltre ad altri partners privati coinvolti fin da subito in questo lavoro.
Il luogo ove saranno raccolti tutti i materiali recuperati e restaurati è il Museo Archeologico e d’Arte della Maremma-Museo d’Arte Sacra della diocesi di Grosseto, contenitore perfetto per l’esposizione e la narrazione di tutti i reperti archeologici, faunistici e botanici rinvenuti.
Lo scopo della mostra è non solo dare risalto all’unicità di questo recupero, ma soprattutto restituire alla Comunità un contesto ricco e importante che, dopo quello del Cassero nella Fortezza Medicea e quello del progetto di Archeologia Urbana, vada ad arricchire maggiormente e con linee ancora differenti i tratti di una Civitas.
La mostra si sviluppa anche al di fuori del museo in un percorso che mette in rete diversi luoghi della città e del territorio.
Fino al  2 febbraio 2020 al Museo Archeologico e d'Arte della Maremma.

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