martedì 24 marzo 2015

A Rouen il museo dedicato a Giovanna d’Arco

Non solo “Pulzella d’Orleans”, Giovanna d’ Arco, la più popolare eroina di Francia, è legata anche al borgo di Rouen, nel nord, per aver liberato la città assediata dagli inglesi durante la Guerra dei cent’anni. Finalmente la città rivendica il legame con la giovane morta sul rogo, dedicandole un museo. Dopo tre anni di lavori costati 10 milioni di euro, si è aperto il 21 marzo 2015 in questa cittadina dell’alta Normandia, l’Historial Jeanne d’Arc, mille metri quadri di spazi espositivi nel Palazzo medievale dell’Archevechè, dietro la famosa cattedrale, per ripercorrere la vita, la storia e il mito di questo personaggio.
“Mentre il mondo intero associa Giovanna d’Arco a Rouen, abbiamo dovuto attendere il 1928 affinchè un monumento nella città le rendesse omaggio e solo oggi c’è finalmente un luogo di memoria”, afferma il ministro degli Esteri, Laurent Fabius, ex presidente del Rouen District Council, un aggomerato di diversi comuni della Normandia, che fu l’iniziatore del progetto. Fu proprio nel palazzo arcivescovile della città che ebbe luogo il processo di riabilitazione postumo dell’eroina, 25 anni dopo la condanna al rogo per eresia nel 1431. Fu quindi elevata al rango di martire, poi beata e infine santa. Profondamente credente, visionaria, la sua figura è ben vista sia dalla sinistra, che la vede come eroina del popolo tradita dal re e bruciata viva dalla Chiesa, che dalla destra, in quanto fervente cattolica e monarchica. In particolare l’estrema destra si è appropriata fin dai tempi dell’Action Francaise della sua eredità, poi trasferita al Fronte nazionale, che da oltre 20 anni organizza ogni primo maggio una cerimonia con manifestazione a Parigi.
“L’Historial vuole permettere a ciascuno di riflettere sulla nostra storia e al modo in cui si è scritta – ha proseguito Fabius durante l’inaugurazione – si tratta anche di preservare Giovanna d’Arco da ogni tentativo di appropriazione politica”. Il percorso espositivo, su 5 piani, tra cripta, cucine e vari saloni, comincia con una scenografia multimediale in 3d che riproduce i momenti più importanti del processo del 1456 di riabilitazione della donna. Poi si narra la vita della giovane, dalla nascita al momento in cui è diventata simbolo della resistenza francese nella guerra dei cent’anni. Beatificata nel 1909 da Pio X e canonizzata nel 1920 da Benedetto XV, Giovanna fu proclamata patrona di Francia. Si passa poi al mito dell’eroina, con bronzi, oggetti dipinti, romanzi e locandine di film.

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