lunedì 17 ottobre 2016

Il borgo medievale di Certaldo alto in un plastico

Giampiero D’Amico con il suo plastico
Un plastico custodito nel sottosuolo dell'ex convento degli Agostiniani a Certaldo alto e che raffigura lo stesso borgo medievale. Curato in ogni minimo dettaglio e che consente di rivedere un paese come era nello splendore del suo passato, con parti oggi non più visibili. Una opera che ha impegnato ben tre anni e mezzo di tempo per Giampiero D'Amico, certaldese e custode, assieme e Patrizia Pepe con la cooperativa Girasole, del museo di arte sacra da 5 anni.
Un’opera che adesso servirà a far conoscere il borgo medievale ai turisti e agli studenti che in migliaia visitano il museo. Tutto comincia il 23 luglio 2013 quando Giampiero, grande appassionato di modelli e miniature, decide di gettarsi in questa avventura che lo vede impegnato nella ricerca di documenti, cartine e mappe dall'alto per avere una fotografia più chiara e completa possibile della Certaldo ai tempi del medioevo, nel massimo dello splendore.
Una ricerca lunga ed affannosa come il tempo speso per dar vita a un plastico che è composto di cartapesta, colla, oltre 100 litri di vernici e colori acrilici, polvere di mattone e gesso. E' lui stesso a scherzarci sopra: «Se lo mettessimo sotto l'acqua, starebbe in piedi». Una riproduzione perfetta e fedele di Certaldo alto che è cominciata in casa per poi spostarsi nei cunicoli dell'ex convento degli Agostiniani, dove potrebbero esservi al di sotto, tombe delle suore che in passato vi vivevano.
Il sito dove si trova il plastico, già visitabile, è lo stesso dove avvengono alcuni spettacoli a numero limitato di Mercantia, e vi si accede una discesa che conduce a una sala dove sono conservati anche in alcune bacheche gufi reali e barbagianni impagliati. Il plastico così appare tutto nella sua grandezza e fedeltà nei dettagli, dando la possibilità di cogliere sfumature e punti di vista che nella Certaldo alto di oggi non si possono cogliere. Da un lato il borgo, con le sue parti, che erano assai complicate da espugnare, dall'altra una parte più fragile, facile preda per l'assalto dei nemici. Si può girare attorno al plastico e vederlo così in ogni sfaccettatura: «Sono innamorato di questo paese e quando ho visto lentamente i frutti di questa idea ho pensato di non fermarmi più. Ho speso 3 anni e mezzo in questo plastico ma adesso è giunto il momento di mostrarlo ai tanti turisti che vengono a vedere le nostre ricchezze».

Nessun commento:

Posta un commento