I Musei della Rete Museale dei Sibillini
presentano al pubblico milanese “Capolavori Sibillini, Le Marche e i
Luoghi della Bellezza”, a cura di Daniela Tisi e Vittorio Sgarbi.
Una prestigiosa selezione di opere, provenienti dai luoghi marchigiani colpiti dal terremoto del 2016, sarà esposta al Museo Diocesano di Milano, dal 21 dicembre 2017 al 30 giugno 2018.
Una prestigiosa selezione di opere, provenienti dai luoghi marchigiani colpiti dal terremoto del 2016, sarà esposta al Museo Diocesano di Milano, dal 21 dicembre 2017 al 30 giugno 2018.
In mostra capolavori di grandi maestri come Perugino, Fortunato
Duranti, Spadino, Cristoforo Munari, Cristoforo Unterperger, Corrado
Giaquinto, Simone De Magistris, Ignazio Stern, Nicola di Ulisse da
Siena, Salvatore Monosilio, Vincenzo Pagani: ricchezze culturali di un
territorio dove l’arte e la bellezza devono essere preservati.
L’esposizione è realizzata da Regione Marche e Rete Museale dei Sibillini in collaborazione con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo, l’ANCI Marche e l’ANCI Lombardia e il Museo Diocesano di Milano.
Il naturale legame esistente in Italia tra museo e territorio è
testimoniato in modo esemplare dalla Rete Museale dei Sibillini, che
nasce per promuovere in modo unitario il patrimonio artistico e
culturale dei dieci comuni aderenti tra le province di Ascoli Piceno,
Fermo e Macerata. Una rete capillare di musei accompagna il visitatore
alla scoperta del paesaggio culturale dei Sibillini, ricco di preziose
testimonianze archeologiche, straordinari capolavori artistici e di
saperi, usi e costumi delle comunità che li hanno determinati, in un
dialogo continuo tra uomo e natura che plasma e modella da secoli la
regione Marche.
Dopo gli eventi sismici del 2016, la rete museale, assolvendo il
compito di presidio di tutela attiva del territorio, si è impegnata
nell’emergenza, assicurando una rapida messa in sicurezza delle
collezioni conservate all’interno dei musei danneggiati.
Si è potuto così definire un percorso espositivo che vuole portare
all’attenzione del grande pubblico i tesori artistici delle Marche,
gelosamente custoditi nei nostri borghi.
Ciascuna opera riflette la creatività locale, si collega ai luoghi e alle storie dei centri di provenienza, interpretando il territorio nel quale essa vive e a cui appartiene.
Ciascuna opera riflette la creatività locale, si collega ai luoghi e alle storie dei centri di provenienza, interpretando il territorio nel quale essa vive e a cui appartiene.
Il percorso espositivo si articola in cinque sezioni che
rappresentano alcuni territori della Rete Museale dei Sibillini e vuole
trasmettere il sentimento di attaccamento delle comunità verso un
patrimonio sentito, ora più che mai, come un elemento centrale della
propria identità e del proprio futuro.
I capolavori sibillini sono il trait d’union tra
musei e territorio, vero protagonista dell’esposizione con la sua
fragile bellezza densa di tradizioni, arte e natura, che lo rende tra i
più affascinanti d’Italia.
Nei Monti Sibillini verità e leggenda si confondono, rimandando a un
tutto primordiale dal sapore magico, dando corpo ad un’immagine
suggestiva di questa straordinaria terra.