Come si
vestivano nel 1300 e nel 1400 gli abitanti e i frequentatori del
Castello Visconteo di Pavia? Quali abiti, calzature e copricapi, quali
accessori e tessuti indossavano i cavalieri e gli umanisti, le dame di
corte e i castellani, i duchi e i loro ospiti illustri? Sono domande che
sorgono spontanee percorrendo i loggiati e le immense sale del
trecentesco castello.
La mostra "Haveria carissimo vedervi in questo habito – dettagli di moda alla corte dei Visconti e degli Sforza" in programma da domenica 19 marzo a lunedì 19 giugno 2017 prova a rispondere a queste domande, proponendo al visitatore un itinerario attraverso tre sezioni dei Musei Civici di Pavia: Bibliothec@ di corte, Pinacoteca Malaspina e Quadreria dell’Ottocento.
La mostra "Haveria carissimo vedervi in questo habito – dettagli di moda alla corte dei Visconti e degli Sforza" in programma da domenica 19 marzo a lunedì 19 giugno 2017 prova a rispondere a queste domande, proponendo al visitatore un itinerario attraverso tre sezioni dei Musei Civici di Pavia: Bibliothec@ di corte, Pinacoteca Malaspina e Quadreria dell’Ottocento.
Questa
mostra, che si disloca in tre sezioni dei nostri Musei Civici, si
presenta come un percorso per suggestioni, dove lo spettatore è guidato
alla scoperta di oggetti, provenienti direttamente da un passato
affascinante e remoto, quali dipinti, miniature, incisioni,
illustrazioni e carte da gioco, che descrivono abitudini e occasioni
della vita di corte, racconti di un mondo di sfarzo e attenzione al
dettaglio pregiato. Tra gli oggetti, spicca una minuscola scarpetta
ritrovata durante i lavori di ristrutturazione del Castello, preziosa
per la rarità del reperto, molto ben conservato, e documenti solo
apparentemente aridi, come i lunghi elenchi di capi d’abbigliamento e
biancheria registrati nei corredi nuziali delle spose legate alla
famiglia ducale, dichiara Giacomo Galazzo, Assessore alla Cultura del
Comune di Pavia.
Le tre sezioni museali corrispondono alle tre parti in cui è suddivisa la mostra: Tesori raccoglie, nell’antica sala che ospitò per più di un secolo la ricchissima Biblioteca visconteo-sforzesca, una minuscola scarpetta ritrovata durante i lavori di ristrutturazione del Castello, preziosa per la rarità del reperto, molto ben conservato, e insieme, alcuni pezzi notevoli come un tessuto con il celebre emblema del biscione visconteo, miniature francesi e un esempio dei Tarocchi cosiddetti del Mantegna.
Le tre sezioni museali corrispondono alle tre parti in cui è suddivisa la mostra: Tesori raccoglie, nell’antica sala che ospitò per più di un secolo la ricchissima Biblioteca visconteo-sforzesca, una minuscola scarpetta ritrovata durante i lavori di ristrutturazione del Castello, preziosa per la rarità del reperto, molto ben conservato, e insieme, alcuni pezzi notevoli come un tessuto con il celebre emblema del biscione visconteo, miniature francesi e un esempio dei Tarocchi cosiddetti del Mantegna.
Fonti presenta
dettagli di moda come le pale d’altare, i dipinti, gli affreschi della
Pinacoteca Malaspina e, oltre le opere della collezione permanente,
esemplari di pregio come una copia quattrocentesca delle Cronache di
Norimberga.
Visioni illustra, nella Quadreria dell’Ottocento, come i
miti, le vicende, i protagonisti della storia milanese e pavese
rivivano attraverso il recupero romantico, intriso di implicazioni
risorgimentali. Pittori come Hayez, Faruffini, Massacra si misurano con
il passato medievale e rinascimentale e ricostruiscono l’apparenza di un
mondo fatto di architetture, gesti, fogge di abiti e accessori. La
messa in scena richiede una regia efficace e un’attenta resa dei
costumi, attraverso un linguaggio, che migra anche sulle pagine dei
libri, nelle illustrazioni di romanzi storici e fiabe, e che va ad
arricchire il nostro immaginario.
In occasione della mostra sono
previste iniziative collaterali, quali itinerari guidati, conferenze e
visite guidate gratuite per le scolaresche, che si possono prenotare
presso Decumano Est: decumanoest@yahoo.it; tel. 3480624218.
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