L’esposizione "Alto Medioevo Appenninico" è dedicata al
mondo altomedievale e alle attestazioni che di esso sono state rinvenute
nella valle casentinese. I reperti esposti sono principalmente elementi
architettonici decorati pertinenti a chiese altomedievali, rinvenuti
durante le campagne di scavo o di recupero che nel corso degli ultimi
tre decenni hanno interessato alcuni siti ecclesiastici del territorio. I
reperti presenti richiamano direttamente momenti salienti dello
sviluppo della decorazione scultorea nel passaggio dalla fase
altomedievale (ancora pressoché ignota o scarsamente documentata) a
quella romanica.
I reperti Casentinesi sono inoltre contestualizzati all’interno di una più ampia cornice appenninica, attraverso l’esposizione di analoghi frammenti altomedievali provenienti dal Museo Civico ‘Mambrini’ di Galeata e recuperati nel territorio della Val Bidente. Speciale attenzione è rivolta ai confronti tematici e formali fra i reperti dei due Comprensori, oltre che alla figura di Ellero, Santo patrono di Galeata di origine toscana, eremita e fondatore dell’omonima abbazia (da cui provengono gran parte dei reperti altomedievali galeatesi).
"Alto Medioevo Appenninico", oltre a contribuire alla scoperta e alla presentazione al pubblico di un periodo ancora oscuro o, per lo meno, scarsamente conosciuto dal punto di vista documentale per il Casentino, si propone come ponte fra museo e territorio, fra la storia antica e il medioevo e di creare finalmente un legame fra il Casentino degli etruschi e quello delle pievi e dei castelli, che viene proposto come vero e proprio itinerario territoriale esterno. Infine, il confronto con un consimile comprensorio, quello della Val Bidente, è l’opportunità per far emergere come nel passato i crinali montani fossero delle cerniere e dei punti di contatto più che delle barriere.
I reperti Casentinesi sono inoltre contestualizzati all’interno di una più ampia cornice appenninica, attraverso l’esposizione di analoghi frammenti altomedievali provenienti dal Museo Civico ‘Mambrini’ di Galeata e recuperati nel territorio della Val Bidente. Speciale attenzione è rivolta ai confronti tematici e formali fra i reperti dei due Comprensori, oltre che alla figura di Ellero, Santo patrono di Galeata di origine toscana, eremita e fondatore dell’omonima abbazia (da cui provengono gran parte dei reperti altomedievali galeatesi).
"Alto Medioevo Appenninico", oltre a contribuire alla scoperta e alla presentazione al pubblico di un periodo ancora oscuro o, per lo meno, scarsamente conosciuto dal punto di vista documentale per il Casentino, si propone come ponte fra museo e territorio, fra la storia antica e il medioevo e di creare finalmente un legame fra il Casentino degli etruschi e quello delle pievi e dei castelli, che viene proposto come vero e proprio itinerario territoriale esterno. Infine, il confronto con un consimile comprensorio, quello della Val Bidente, è l’opportunità per far emergere come nel passato i crinali montani fossero delle cerniere e dei punti di contatto più che delle barriere.
Alto Medioevo Appenninico
Bibbiena (AR), Museo Archeologico del Casentino
11 luglio - 1 novembre 2015.
Bibbiena (AR), Museo Archeologico del Casentino
11 luglio - 1 novembre 2015.
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