La mostra Gentucca e il complesso conventuale di San Francesco tra testimonianze letterarie e realtà sepolte,
presenta, con un apparato rivolto al grande pubblico, i materiali
restituiti dallo scavo e gli aspetti della vita lucchese negli anni di
Gentucca che possono essere ricostruiti integrando i documenti
archeologici con le fonti letterarie ed iconografiche. Viene ospitata
negli ambienti espositivi realizzati nell’area absidale del San
Francesco e rimarrà aperta il sabato e la domenica e nei giorni festivi
negli orari di apertura del Complesso (dalle ore 10,00 alle ore 19,00)
fino al 31 ottobre 2015 (salvo proroghe successive).
Perché Gentucca? Che c’entra la “dama” lucchese celebrata da Dante
nel Purgatorio con la chiesa di San Francesco? Perché nel corso della
campagna di scavi condotti dagli archeologi è apparsa l’iscrizione
funeraria della famiglia lucchese dei Morla, a cui apparteneva Gentucca.
Al suocero della “dama”, Lazzaro Fondora, si deve tra l’altro la
costruzione della chiesa detta oggi di San Franceschetto – che egli
dedicò ‘alla Vergine e a San Francesco’ – completata nel 1309, come
dichiara l’iscrizione splendidamente restaurata sull’architrave della
chiesa. Con questa si concludeva quasi un secolo di imprese
architettoniche che aveva conferito al complesso conventuale
l’estensione che ancora conserva.
Leggere i nomi dei Morla, rileggere la dedica di Lazzaro Fondora,
correre a ritrovare le pagine con cui il Minutoli, nell’Ottocento, aveva
ricostruito il profilo ‘familiare’ di Gentucca, riconoscere nella terra
le ombre di una storia degli anni di Dante, fu immediato ed
emozionante, per chi vede l’archeologia non solo come sequenza di strati
o di forme di vasi.
Le emozioni, tuttavia, devono essere disciplinate con la ricerca,
prima di essere condivise. Sono stati necessari due anni di indagini sui
materiali, di analisi incrociate delle evidenze degli strati e delle
strutture – documentate in modo minuzioso grazie alla disponibilità
della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca – perché l’emozione provata nella primavera 2013
davanti all’iscrizione dei Morla venisse fatta decantare.
Nessun commento:
Posta un commento