Da mercoledì 15 luglio a domenica 2 agosto 2015, nelle
nuove sale del Quartiere dell’Ospedale Spagnolo al Castello Sforzesco di Milano,
in “parallelo” con la presenza della Lituania a Expo, apre la mostra
“Legami storici tra Milano e la Lituania: Bona Sforza e il Palazzo dei
Granduchi di Lituania”.
La mostra è articolata in tre sezioni:
la prima espone una presentazione della Lituania, dei più importanti
fatti storici e del suo patrimonio culturale; la seconda è dedicata ai
legami storici tra Lombardia e Lituania: Milano e Vilnius, dalla “via
dell’ambra” nell’antichità fino ai giorni nostri; l’ultima sezione è un
racconto sul Palazzo dei Granduchi di Lituania, fulcro dei legami
storici tra la Lituania e l’Italia. Accanto all’iconografia storica,
alle foto moderne, ai commenti testuali e ai modelli delle stufe dei
tempi di Bona Sforza, ricostruite nel Palazzo dei Granduchi di Lituania,
sono esposti in mostra anche oggetti d’arte del XVI sec. che illustrano
i legami tra la Lombardia e la Lituania, Milano e Vilnius. L’esempio
più rappresentativo è l’arazzo con lo stemma combinato del Granduca di
Lituania Sigismondo Augusto, nel cui campo centrale è raffigurato un
biscione che ingoia un fanciullo; si tratta del segno araldico della
madre del sovrano, la principessa di Milano Bona Sforza. La mostra
esporrà mattonelle da stufa della metà del XVI sec., originali e copie,
insieme ad altri manufatti di ceramica associati a Bona Sforza, figura
centrale dei legami tra la Lombardia e la Lituania.
Anche nel padiglione lituano a Expo sono
esposti oggetti associati al nome di Bona, come la mattonella angolare
da stufa del sec. XVI con lo scudo araldico degli Sforza, probabilmente
appartenuta alla sovrana, e una forchetta simbolo delle nuove tradizioni
gastronomiche portate da Bona Sforza dall’Italia alla Lituania. La
figlia di Bona Sforza, Caterina Jagellona, che nel 1562 nel Palazzo di
Vilnius sposò il futuro re di Svezia Giovanni III Vasa, una volta
trasferitasi in Svezia diffuse l’uso della forchetta anche in quel
paese.Bona Sforza, figlia di Gian Galeazzo Sforza e nipote di Ludovico
il Moro, principessa di Milano, Napoli, Bari e Rossano, diventata
granduchessa di Lituania e regina di Polonia, esercitò un’influenza
determinante per la diffusione delle idee e della civiltà del
Rinascimento italiano in Lituania e nelle regioni limitrofe.
L’inizio dei legami storici tra
Lombardia e terre lituane risale all’età del bronzo (II millennio a.
C.). Fu proprio nella Milano medievale che il romano pontefice prese
decisioni importanti per la formazione dello Stato lituano. E sempre
Milano può aver influito anche sul formarsi della leggenda dell’origine
romana dei lituani, diffusasi nel XV e XVI secolo. Gli architetti e gli
altri artisti italiani attivi in Lituania durante il Rinascimento e il
Barocco (secoli XVI–XVIII) erano in prevalenza lombardi o legati alla
Lombardia. È interessante sapere che nel XVIII sec. anche i nunzi
apostolici che risiedettero nella Repubblica delle due Nazioni (stato
comune di Lituania e di Polonia) per lo più provenivano da Milano.
INGRESSO LIBERO
Orario
martedì-domenica 9-19.30 giovedì chiusura alle 22,30
Per informazioni, tel. 02.88463660
Orario
martedì-domenica 9-19.30 giovedì chiusura alle 22,30
Per informazioni, tel. 02.88463660
Web: www.milanocastello.it.
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