mercoledì 15 luglio 2015

“Legami storici tra Milano e la Lituania: Bona Sforza e il Palazzo dei Granduchi di Lituania”

Da mercoledì 15 luglio a domenica 2 agosto 2015, nelle nuove sale del Quartiere dell’Ospedale Spagnolo al Castello Sforzesco di Milano, in “parallelo” con la presenza della Lituania a Expo, apre la mostra “Legami storici tra Milano e la Lituania: Bona Sforza e il Palazzo dei Granduchi di Lituania”.
La mostra è articolata in tre sezioni: la prima espone una presentazione della Lituania, dei più importanti fatti storici e del suo patrimonio culturale; la seconda è dedicata ai legami storici tra Lombardia e Lituania: Milano e Vilnius, dalla “via dell’ambra” nell’antichità fino ai giorni nostri; l’ultima sezione è un racconto sul Palazzo dei Granduchi di Lituania, fulcro dei legami storici tra la Lituania e l’Italia. Accanto all’iconografia storica, alle foto moderne, ai commenti testuali e ai modelli delle stufe dei tempi di Bona Sforza, ricostruite nel Palazzo dei Granduchi di Lituania, sono esposti in mostra anche oggetti d’arte del XVI sec. che illustrano i legami tra la Lombardia e la Lituania, Milano e Vilnius. L’esempio più rappresentativo è l’arazzo con lo stemma combinato del Granduca di Lituania Sigismondo Augusto, nel cui campo centrale è raffigurato un biscione che ingoia un fanciullo; si tratta del segno araldico della madre del sovrano, la principessa di Milano Bona Sforza. La mostra esporrà mattonelle da stufa della metà del XVI sec., originali e copie, insieme ad altri manufatti di ceramica associati a Bona Sforza, figura centrale dei legami tra la Lombardia e la Lituania.
Anche nel padiglione lituano a Expo sono esposti oggetti associati al nome di Bona, come la mattonella angolare da stufa del sec. XVI con lo scudo araldico degli Sforza, probabilmente appartenuta alla sovrana, e una forchetta simbolo delle nuove tradizioni gastronomiche portate da Bona Sforza dall’Italia alla Lituania. La figlia di Bona Sforza, Caterina Jagellona, che nel 1562 nel Palazzo di Vilnius sposò il futuro re di Svezia Giovanni III Vasa, una volta trasferitasi in Svezia diffuse l’uso della forchetta anche in quel paese.Bona Sforza, figlia di Gian Galeazzo Sforza e nipote di Ludovico il Moro, principessa di Milano, Napoli, Bari e Rossano, diventata granduchessa di Lituania e regina di Polonia, esercitò un’influenza determinante per la diffusione delle idee e della civiltà del Rinascimento italiano in Lituania e nelle regioni limitrofe.
L’inizio dei legami storici tra Lombardia e terre lituane risale all’età del bronzo (II millennio a. C.). Fu proprio nella Milano medievale che il romano pontefice prese decisioni importanti per la formazione dello Stato lituano. E sempre Milano può aver influito anche sul formarsi della leggenda dell’origine romana dei lituani, diffusasi nel XV e XVI secolo. Gli architetti e gli altri artisti italiani attivi in Lituania durante il Rinascimento e il Barocco (secoli XVI–XVIII) erano in prevalenza lombardi o legati alla Lombardia. È interessante sapere che nel XVIII sec. anche i nunzi apostolici che risiedettero nella Repubblica delle due Nazioni (stato comune di Lituania e di Polonia) per lo più provenivano da Milano.
INGRESSO LIBERO
Orario
martedì-domenica   9-19.30    giovedì chiusura alle 22,30
Per informazioni, tel. 02.88463660

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