Prosegue fino al 3 settembre 2016 al Museo Petrarchesco Piccolomineo di Via della Madonna del Mare 13 (3° piano) l’interessante mostra “La cucina del mortaio e del pestello: alimentazione e salute tra Medioevo e Età moderna”,
curata da Alessandra Sirugo e Cristina Fenu, affascinante itinerario –
con particolare riguardo alla realtà triestina – tra le spezie usate
dagli “aromatari” (i farmacisti del Medioevo), depositari delle
conoscenze sulle loro proprietà e la loro coltivazione. I ‘semplici’,
le piante con riconosciute proprietà medicinali, sono talmente
importanti nella vita di una realtà come quella di Trieste che i
farmacisti, in servizio per la comunità cittadina dal 1413, traggono
profitto dalla professione tutelata dagli Statuti del 1365. Zanino de
Serravalle e Maestro Gasparino sono aromatari e coltivatori dell’orto
loro concesso dal Comune, per il quale tengono aperta la loro bottega di
giorno, di notte e nelle feste comandate.
La mostra, a ingresso libero con accesso privo di barriere architettoniche, è aperta da lunedì a sabato dalle 9,00 alle 13,00; giovedì anche dalle 15,00 alle 19,00. Si prenotano visite didattiche per le scuole e per gruppi turistici (aggiornamenti sul sito www.museopetrarchesco.it e sul profilo Facebook; per informazioni tel. 040-675.8184 e 675.8277; E-mail: museopetrarchesco@comune.trieste.it)
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