Spazi Medina Roma fino a martedì 15 maggio 2018 le
opere di Patrizia Gioia realizzate con l’antica tecnica dell’affresco.
Durante il periodo di esposizione e oltre si terranno anche seminari e
laboratori per apprendere l’antica arte dell’affresco.
Apertura al pubblico: Lun.- Ven. 10:00-13:00 e 15:00-19:00
“L’antica arte dell’affresco”
‘Il più vago e il più dolce lavorar che sia’
Cennino Cennini XV secolo
L’antica arte dell’affresco è una tecnica pittorica affascinante che regala grandi emozioni e soddisfazioni a quanti la ammirano e a quanti la praticano e le ragioni sono molteplici. Utilizza materiali semplicissimi e naturali, che sono rimasti immutati nei secoli, calce e terre naturali. E’ il sistema pittorico che ha resistito più a lungo nei tempi, frutto quindi di una tradizione secolare e grande patrimonio dell’arte italiana ed è la tecnica più impegnativa fra le tecniche artistiche, la madre di tutte le tecniche.
Richiede una summa di competenze per arrivare ad un buon risultato finale del quale la pittura vera e propria è solo una fase, infatti tutte le fasi contribuiscono a rendere l’opera in affresco eterna ed eccellente. La complessità di questa tecnica fa sì che la qualità e le competenze dell’affreschista siano legate all’esperienza, alla conoscenza dei materiali e dei colori e non solo alla sua sensibilità e abilità nel disegno.
L’insieme di questi motivi fa sì che il dipingere in affresco rappresenti molto di più del solo gesto pittorico, esigendo dall’affreschista conoscenze e competenze non comuni ed una rigorosa e attenta pianificazione del lavoro. Ogni fase del lavoro deve essere studiata con metodo, devono essere eseguiti bozzetti, disegni preparatori e provini di colori, per far proprio il soggetto in modo che nella fase pittorica vera e propria l'esecuzione avvenga con quella sicurezza della quale parlava il Vasari.
Il disegno e il colore vanno studiati in maniera dettagliata senza lasciare spazio alla casualità e all’errore in fase di esecuzione. Una caratteristica importante della tecnica è la variazione del tono, della saturazione e della luminosità del colore una volta asciutto l’intonaco. Il lavoro non può essere interrotto per essere poi ripreso in un secondo momento e impegna fisicamente per ore senza certezza del risultato. Ciò che rende questa tecnica così affascinante è il mezzo sul quale si dipinge ovvero l'intonaco fresco.
L’emozione, la lavorazione artigianale e artistica alla base della realizzazione di un affresco, sono uniche, come unico e irripetibile è il risultato del lavoro. Gli affreschi sono pitture murali di grandi dimensioni tramite le quali si raccontavano storie, miti o leggende grazie alle immagini dipinte comprensibili da tutti dall’uomo del medioevo e dall’uomo contemporaneo. Dovremmo tornare ad essere il punto di riferimento a livello internazionale per l’insegnamento e la divulgazione e non solo per quanto riguarda il restauro degli affreschi. In mostra presso gli
Apertura al pubblico: Lun.- Ven. 10:00-13:00 e 15:00-19:00
“L’antica arte dell’affresco”
‘Il più vago e il più dolce lavorar che sia’
Cennino Cennini XV secolo
L’antica arte dell’affresco è una tecnica pittorica affascinante che regala grandi emozioni e soddisfazioni a quanti la ammirano e a quanti la praticano e le ragioni sono molteplici. Utilizza materiali semplicissimi e naturali, che sono rimasti immutati nei secoli, calce e terre naturali. E’ il sistema pittorico che ha resistito più a lungo nei tempi, frutto quindi di una tradizione secolare e grande patrimonio dell’arte italiana ed è la tecnica più impegnativa fra le tecniche artistiche, la madre di tutte le tecniche.
Richiede una summa di competenze per arrivare ad un buon risultato finale del quale la pittura vera e propria è solo una fase, infatti tutte le fasi contribuiscono a rendere l’opera in affresco eterna ed eccellente. La complessità di questa tecnica fa sì che la qualità e le competenze dell’affreschista siano legate all’esperienza, alla conoscenza dei materiali e dei colori e non solo alla sua sensibilità e abilità nel disegno.
L’insieme di questi motivi fa sì che il dipingere in affresco rappresenti molto di più del solo gesto pittorico, esigendo dall’affreschista conoscenze e competenze non comuni ed una rigorosa e attenta pianificazione del lavoro. Ogni fase del lavoro deve essere studiata con metodo, devono essere eseguiti bozzetti, disegni preparatori e provini di colori, per far proprio il soggetto in modo che nella fase pittorica vera e propria l'esecuzione avvenga con quella sicurezza della quale parlava il Vasari.
Il disegno e il colore vanno studiati in maniera dettagliata senza lasciare spazio alla casualità e all’errore in fase di esecuzione. Una caratteristica importante della tecnica è la variazione del tono, della saturazione e della luminosità del colore una volta asciutto l’intonaco. Il lavoro non può essere interrotto per essere poi ripreso in un secondo momento e impegna fisicamente per ore senza certezza del risultato. Ciò che rende questa tecnica così affascinante è il mezzo sul quale si dipinge ovvero l'intonaco fresco.
L’emozione, la lavorazione artigianale e artistica alla base della realizzazione di un affresco, sono uniche, come unico e irripetibile è il risultato del lavoro. Gli affreschi sono pitture murali di grandi dimensioni tramite le quali si raccontavano storie, miti o leggende grazie alle immagini dipinte comprensibili da tutti dall’uomo del medioevo e dall’uomo contemporaneo. Dovremmo tornare ad essere il punto di riferimento a livello internazionale per l’insegnamento e la divulgazione e non solo per quanto riguarda il restauro degli affreschi. In mostra presso gli
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