martedì 22 marzo 2016

"Fece di scoltura di legname e colorì", mostra agli Uffizi

Il tema del legno dipinto, studiato da Margrit Lisner e da Alessandro Parronchi, trova spazio per la prima volta in una mostra curata da Alfredo Bellandi in programma alla Galleria degli Uffizi di Firenze da martedì 22 marzo a domenica 28 agosto 2016.
Nel Quattrocento la scultura dipinta costituì un modello per tutti gli artisti e fu un punto di riferimento per l'espressione delle successive generazioni.
Questa produzione fu predominante tra gli esponenti della più alta tradizione dell’intaglio ligneo fiorentino: i fratelli Giuliano e Benedetto da Maiano, i Sangallo, i Del Tasso, e Baccio da Montelupo.
Alla mostra nella galleria degli Uffizi molte opere celebri: il Crocifisso della SS. Annunziata di Firenze di Giuliano da Sangallo, quello del Museo Civico di San Gimignano di Benedetto da Maiano dipinto dal pittore Cosimo Rosselli e l'esemplare del Convento di San Marco di Baccio da Montelupo, appartenuto a Savonarola.
L'esposizione ripercorre la collaborazione che intercorreva tra pittori e scultori e che si realizzava anche attraverso i polittici-misti, grandi altari con al centro una statua in legno e pannelli laterali dipinti. Molti scultori, tra cui anche Donatello e Brunelleschi, si rivolgevano ai pittori per dipingere le loro opere.
Esposto anche Il Tondo Doni, simbolo di uno fra i più famosi episodi di collaborazione tra pittore, Michelangelo, e un esponente della più alta tradizione dell'intaglio ligneo fiorentino, Francesco del Tasso.
Anche Neri di Bicci, che aveva a Firenze una bottega avviata in via Porta Rossa, fu uno tra i pittori più richiesti e dipinse busti intagliati da Desiderio da Settignano e crocifissi da Benedetto da Maiano. Di Bicci anche la Maddalena al Museo della Collegiata di Sant'Andrea a Empoli, presente in mostra.
In esposizione altre rivisitazioni del tema con la Maddalena di Desiderio da Settignano della chiesa di Santa Trinita, terminata da Giovanni d’Andrea, un allievo del Verrocchio, e quella di Francesco da Sangallo del Museo diocesano di Santo Stefano al Ponte.
Nella mostra, saranno anche indagate le presenze di maestri stranieri attivi a Firenze, come Giovanni teutonico. Esposto anche il San Rocco della Santissima Annunziata di Veit Stoss, un apprezzato scultore tedesco.
Molte delle opere in mostra sono state restaurate per l'occasione e restituite all'originale policromia, cancellata col passare del tempo da successive ridipinture.
Orario: Da martedì a domenica, ore 8,15-18,50. Chiusura: tutti i lunedì.
Telefono: 055 238 8651
E-mail: ga-uff@beniculturali.it.

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