Il tema del legno dipinto, studiato da Margrit Lisner e da Alessandro Parronchi, trova
spazio per la prima volta in una mostra curata da Alfredo Bellandi in programma alla Galleria degli Uffizi di Firenze da martedì 22 marzo a domenica 28 agosto 2016.
Nel
Quattrocento la scultura dipinta costituì un modello per tutti gli
artisti e fu un punto di riferimento per l'espressione delle
successive generazioni.
Questa produzione fu
predominante tra gli esponenti della più alta tradizione
dell’intaglio ligneo fiorentino: i fratelli Giuliano
e Benedetto da Maiano, i Sangallo, i Del Tasso, e Baccio da
Montelupo.
Alla mostra nella galleria degli Uffizi molte opere celebri: il Crocifisso
della SS. Annunziata di Firenze di Giuliano da Sangallo, quello del
Museo Civico di San Gimignano di Benedetto da Maiano dipinto dal
pittore Cosimo Rosselli e l'esemplare del Convento di San Marco di
Baccio da Montelupo, appartenuto a Savonarola.
L'esposizione
ripercorre la collaborazione che intercorreva tra pittori e scultori e
che si realizzava anche attraverso i polittici-misti, grandi altari con
al centro una statua in legno e pannelli laterali dipinti. Molti
scultori, tra cui anche Donatello e Brunelleschi, si rivolgevano ai pittori per dipingere le loro opere.
Esposto anche Il Tondo
Doni,
simbolo di uno fra i più famosi episodi di collaborazione tra
pittore, Michelangelo, e un esponente della più alta tradizione
dell'intaglio ligneo fiorentino, Francesco del Tasso.
Anche
Neri di Bicci,
che aveva a Firenze una bottega avviata in via Porta Rossa, fu
uno tra i pittori più richiesti
e dipinse busti intagliati da Desiderio da Settignano e crocifissi da
Benedetto da Maiano. Di Bicci anche la Maddalena
al Museo della Collegiata di Sant'Andrea a Empoli,
presente in mostra.
In esposizione altre rivisitazioni del tema con la Maddalena
di Desiderio da Settignano della chiesa di Santa Trinita, terminata
da Giovanni d’Andrea, un allievo del Verrocchio,
e quella
di Francesco da Sangallo del Museo diocesano di Santo Stefano al
Ponte.
Nella mostra, saranno anche indagate le presenze di maestri stranieri attivi a Firenze, come Giovanni teutonico. Esposto anche il San
Rocco
della Santissima Annunziata di Veit
Stoss,
un apprezzato scultore tedesco.
Molte delle
opere in mostra sono state restaurate per l'occasione e restituite
all'originale policromia, cancellata col passare del tempo da successive
ridipinture.
Orario: Da martedì a domenica, ore 8,15-18,50. Chiusura: tutti i lunedì.
Telefono: 055 238 8651
E-mail: ga-uff@beniculturali.it.
Telefono: 055 238 8651
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